BUON LUNEDI’

IN QUESTO INIZIO DELL’ANNO 2022, PER DARVI IL BUONGIORNO IN QUESTO MESE DI GENNAIO 2022, HO PENSATO DI ILLUSTRARVI IMMAGINI ED ANCHE QUALCHE NOTIZIA CHE FACCIANO RIFERIMENTO ALLA NATIVITA’ NELLA STORIA DELL’ARTE.

ALLORA INIZIAMO COSI’:

L’etimologia del termine Natale è da ricondursi all’aggettivo latino natalis, col significato di natalizio, nel senso di “qualcosa che riguarda la nascita“.

La festa del Natale entrò nel calendario cristiano molto tardi, nel 354 d.C., con l’imperatore Costantino. Nei primi secoli, infatti, i cristiani non avevano altra festa che la Pasqua, che veniva chiamata “Giorno del Sole” perché ricordava la resurrezione di Cristo.
Il 25 dicembre era il giorno in cui a Roma veniva celebrata la festa del solstizio d’inverno e dell’approssimarsi della primavera. Era una festa caratterizzata da un’incontenibile gioia perché il sole ricominciava a splendere. I cristiani presero questa festa pagana perché consideravano Gesù il sole venuto a visitarci dall’alto, per illuminare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte.

Secondo il cristianesimo infatti, il Natale è una festività che cade il 25 Dicembre e celebra la nascita di Gesù.

IL NATALE SECONDO LA RELIGIONE CRISTIANA

Cosa ci dice la storia?
Che dopo nove mesi esatti dall’annuncio dell’arcangelo Gabriele, (25 marzo, giorno dell’Annunciazione), il 25 dicembre Gesù nasce a Betlemme.

“Maria dette alla luce il figlio, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia perché per loro non c’era posto nell’albergo”.

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Natività, III secolo d.C., Catacombe di Priscilla, Roma

Il racconto ci è pervenuto attraverso i vangeli secondo Luca e Matteo, che narrano l’annuncio dell’arcangelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia, l’adorazione dei pastori e la visita dei magi.

Senza dimenticare la grotta, la stella cometa, il bue e l’asinello che risalgono invece a tradizioni successive e a racconti presenti nei vangeli apocrifi.

IL NATALE NELLA STORIA DELL’ARTE

Tra le scene più rappresentate in pittura la Natività è sicuramente nei primi posti della classifica.
Il raccoglimento della famiglia intorno al nuovo nato diventa in questo soggetto una celebrazione stessa della vita, fatto che fu ed è ancora molto esaltato dalla dottrina cristiana. La scena della Natività di Gesù, nella storia dell’arte, è quella più dolce e tenera, più densa di significati e simboli iconografici

Così viene rappresentata da duemila anni la natività: una grotta, un uomo, una donna, un piccolo bambino deposto in una mangiatoia, con solo un bue e un asino a scaldarlo nella sua prima, gelida notte nel mondo.

Tanti pittori dal Medioevo al Rinascimento, dal Barocco all’arte contemporanea, si sono cimentati nel delicatissimo tema creando dei veri e propri capolavori senza tempo.

La natività nel medioevo: Giotto

Pensiamo alla Natività di Giotto, bellissimo esempio di arte medievale, nella Cappella degli Scrovegni di Padova.

Un affresco dal paesaggio scarno e roccioso: l’armonia è data dai colori del cielo e del mantello della Madonna. L’azzurro del mantello indossato da Maria la collega al cielo, all’immensità dell’infinito e al mondo divino.

N.B. nella foto in evidenza:
Natività, Giotto, 1305, Cappella degli Scrovegni, Padova

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