Buon Lunedì

Buongiorno a tutti i miei cari lettori. Questa mattina vi propongo le opere di Camille Pissarro, grande artista dell‘Impressionismo.

Camille Pissarro nasce a Saint-Thomas, il 10 luglio 1830 e muore a Parigi, il 13 novembre 1903. Pittore, autore di stampe e disegnatore francese, nato nelle Indie Occidentali, dove i suoi genitori (padre ebreo e madre creola) avevano un emporio ben avviato. E’educato in un collegio di Passy, nei pressi di Parigi e nel 1847, finiti gli studi, Camille Pissarro torna a Saint-Thomas per occuparsi degli affari di famiglia. Deciso a dedicarsi all’arte, nel 1852 fugge a Caracas, al seguito del pittore danese Fritz Melbye e, nel 1855, lascia definitivamente il Sudamerica e si trasferisce a Parigi.

 Camille Pissarro, fino allora autodidatta, frequenta l’École des Beaux-Arts, studia intensamente le opere di Camille Corot e frequenta l’Académie Suisse. Su consiglio di Corot, si reca a dipingere all’aria aperta nelle piccole cittadine di provincia e lungo i fiumi. Entra in contatto con Claude Monet, diventa amico di Cézanne e Guillaumin.

Come molti altri pittori, è un assiduo frequentatore del Café Guerbois, il locale di Batignolles dove si tengono accese discussioni sull’arte, esercitando una forte influenza su alcuni compagni, tra cui Monet e Cézanne.
Schizzo Camille Pissarro
Nei quadri di Pissarro alle atmosfere cupe risultanti dalle influenze del realismo Barbizon, appaiono un colorismo più libero, un anticipo dell’impressionismo. Dalla relazione sentimentale con Julie Vellay, ha dei figli (alla fine saranno otto) e la situazione economica della famiglia è difficile, pertanto, nel 1866 Pissarro e la famiglia lasciano Parigi e si trasferiscono a Pontoise. A contatto diretto con la natura la sua pittura si fa sempre più sciolta e luminosa. Nel 1867 Pissarro è escluso dal Salon ufficiale. Firma, quindi, una petizione per un nuovo Salon des Refusés. Con lui sono anche Monet, Bazille, Renoir e Sisley.

Durante la guerra franco-prussiana del 1870-71, quando la sua abitazione a Louveciennes è depredata dagli invasori tedeschi e molti dei suoi dipinti sono distrutti, Pissarro raggiunge Monet in Inghilterra dove rimane per parecchi mesi fino a quando, nel 1872 torna in Francia a Pontoise, dove insegna a Cézanne la pittura all’aperto. Pissarro in quegli anni viaggia molto, mentre il suo stile evolve dall’Impressionismo al neoimpressionismo, tornando, verso il 1890, allo stile impressionista, con pennellate più libere rispetto alle prime opere. Da questo momento, dopo le avversità degli inizi, comincia a guadagnare molto e verso la fine della sua carriera le sue opere si vendono bene sia in Germania e negli Stati Uniti che in Francia.

Negli ultimi dieci anni di vita, Pissarro che non può più dipingere all’aperto a causa di una malattia agli occhi, si riduce a dipingere scene urbane di Parigi e altrove, dipinte dalla finestra (di solito d’albergo). Oltre a un’immensa produzione di dipinti e disegni, di paesaggi, vedute cittadine, ritratti, nature morte e scene di genere, fu il più prolifico autore di stampe tra gli impressionisti, cimentandosi in varie tecniche, a volte mescolandole.

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