Buon Venerdì
Buona giornata con la Madonna del Magnificat di Sandro Botticelli.
Sandro Botticelli, celebre pittore del Quattrocento, ha realizzato tanti importanti lavori durante la sua vita, molti dei quali sono passati alla storia come dei grandissimi capolavori e tutt’oggi sono ammirati da tutto il mondo, come ad esempio la Nascita di Venere e la Madonna del melograno . Oggi continueremo a studiare e conoscere lo stile di Botticelli analizzando tutto ciò che riguarda uno dei maggiori capolavori di questo artista, intitolato Madonna del magnificat .
Qui potrete leggere tutto quello che c’è da sapere sulla Madonna del magnificat Botticelli , leggendo prima data di realizzazione, dimensioni e luogo di conservazione, per poi scoprire invece qualche cosa in più sulla storia di quest’opera ed infine il magnificat significato .
Data di realizzazione: 1481
Dimensioni: 118 x 118 cm
Dove si trova: Galleria degli Uffizi, Firenze
Riguardo questa Botticelli Madonna del magnificat non ci sono fonti che possano confermare la vera storia dell’opera, ma solo alcune ipotesi.
Secondo questa ipotesi, questa Madonna di Botticelli sarebbe identificabile con Lucrezia Tornabuoni, moglie di Piero de’ Medici, poi il giovane con il calamaio sarebbe Lorenzo il Magnifico; accanto a quest’ultimo sarebbe il fratello Giuliano de’ Medici, poi alle spalle dovrebbe esserci Maria di Piero de’ Medici, e successivamente Bianca e Nannina de’ Medici, sorelle di Maria, le quali stanno reggendo la corona; infine, il Bambino sarebbe identificabile come Lucrezia de’ Medici, figlia di Lorenzo de’ Medici.
Gesù Bambino accompagna il braccio di Maria con cui sta scrivendo: questo gesto simboleggia la perfezione tra l’alleanza di Maria e Dio.
Facendo bene attenzione al libro su cui la Vergine sta scrivendo, è possibile notare alcune parole del cantico Benedictus di Zaccaria, il quale era il marito di Elisabetta; tale cantico riguardava la nascita di Giovanni Battista, il loro figlio.
Spostando lo sguardo su Gesù, è possibile notare che nella mano lontana dal libro, aiutato da sua madre, sta reggendo un melograno: tradizionalmente questo frutto allude alla regalità poiché è un frutto con la corona, e successivamente, i numerosi grani rossi presenti all’interno di quest’ultimo alludono alla Passione; infine, i chicchi del melograno, tutti vicini tra loro sotto la buccia, ricordano la forza e l’unità della Chiesa.
In secondo piano, sullo sfondo, si nota un tranquillo paesaggio fluviale, mentre il primo piano, oltre che dalla Vergine con il Bambino, è dominato da cinque angeli.
Inoltre, Botticelli, dipinge la figura della Vergine e del Bambino più grandi rispetto agli altri protagonisti della scena, richiamandosi alla tradizione pittorica medievale.
Questo legame con la pittura antica è dovuto all’influsso delle critiche del Savonarola, il quale, proprio dopo la morte di Lorenzo il Magnifico, stava guadagnando potere ed influenza nella società fiorentina, influenzando anche lo stile pittorico di Botticelli.
I colori brillanti della composizione ricordano lo stile di Filippo Lippi, ed allo stesso modo, anche le espressioni malinconiche dei protagonisti; quest’ultima caratteristica, in realtà, è una presenza costante nella produzione di Botticelli.
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