Buon Venerdì

Buon Venerdì con allegria e speranza con l’augurio che la vita sorrida a tutti con il fiore della Ginestra

Un fiore bello, caldo, interessante.  Una fioritura primaverile ed estiva i cui petali, caratterizzati da un giallo intenso, sono in grado di rendere impareggiabile qualsiasi tipologia di giardino o vaso. Fiori che portano allegria. E che sono connotati da una simbologia ben precisa.

L’amore per questa fiorescenza è nato ai tempi dei greci e dei romani, che usavano coltivarle con dovizia ed abbondanza per attirare le api ed ottenere così un ottimo miele. Questa non è però la loro unica peculiarità. In diverse parti d’Europa, infatti, secondo la specie di appartenenza, le ginestre venivano utilizzate per profumare ambienti e vestiti ed in alcuni casi anche utilizzate per confezionarli. Dalla fibra delle radici era, infatti, possibile ottenere sia alcune tipologia di indumenti pesanti e resistenti, sia del materiale per produrre delle corde da utilizzare sulle navi.

In tutta l’area mediterranea, ad esempio, venivano spesso utilizzati i rami spogli per farne delle scope. Nel linguaggio dei fiori, questa pianta acquisisce diverse sfumature di significato. Quello principale è rappresentato dall’umiltà, ma le leggende ad essa legate ci insegnano, con la loro storia, che ogni paese fa della sua presenza una tradizione differente. Un esempio tra tutti? In Sicilia, nella nostra Italia, le ginestre sono considerate un fiore “non gradito”. Questo perché secondo una leggenda a sfondo religioso questa pianta fu ripresa da Gesù Cristo mentre si trovava nell’orto di Getsemani a pregare per il rumore che la stessa faceva.

Per Plinio, noto autore romano, le ceneri della ginestra contenevano oro: una convinzione derivante dal colore dei suoi fiori, molto accesi e splendenti. Un’altra leggenda, di origine scozzese e di tutt’altro stampo rispetto alla precedente, vuole che in Scozia, un uomo, prima d ufficializzare la sua storia con una donna, richiedesse la “prova d’amore” per dimostrare che la ragazza fosse ancora intatta e vergine. Quest’ultima, indecisa su cosa fare, decise di rivolgersi ad una strega, che le consigliò di accettare la prova, ma solo se fosse avvenuta in un bosco di ginestre. I due si recarono al suo interno ed iniziarono a baciarsi, ma dopo qualche minuto, stordito dal profumo dei fiori, il ragazzo cadde in un sogno profondo. Al risveglio, convinto di aver posseduto la ragazza come voleva, acconsentì alle nozze.

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