Buona Domenica delle Palme


„La giornata che dà il via alla Settimana Santa affonda le sue radici in tradizioni bibliche antichissime ma l’ulivo benedetto è un’introduzione molto più recente della festa cristiana“


I festeggiamenti ricordano l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme per andare incontro alla morte, narrata in tutti e quattro i vangeli anche se con alcune varianti. Nonostante si chiami Domenica delle palme, al termine della messa ai fedeli viene consegnato un ramoscello di ulivo e non di palma“


La celebrazione odierna rimanda alla festività ebraica di Sukkot, la “festa delle Capanne”, in occasione della quale i fedeli arrivavano in massa in pellegrinaggio a Gerusalemme e salivano al tempio in processione. Ciascuno portava in mano e sventolava il lulav, un piccolo mazzetto composto dai rami di tre alberi, la palma, simbolo della fede, il mirto, simbolo della preghiera che s’innalza verso il cielo, e il salice Spesso attaccato al centro c’era anche una specie di cedro, l’etrog (il buon frutto che Israele unito rappresentava per il mondo).

L’ulivo, per praticità, è stato adottato negli anni come simbolo universale di pace in alternativa ai rami di palma, molto più difficili da reperire in diversi Paesi di fede cattolica. La palma, in Palestina, è ancora oggi una pianta molto diffusa e non è raro trovare anche in Italia diverse parrocchie che continuano a celebrare questa importante ricorrenza pre-pasquale con rami di palmizio benedetto. La variante dell’ulivo è però oggi la più diffusa anche per la forma delle sue foglie simili alle bocche chiuse dei fedeli, raccolti nel dolore che precede gli ultimi giorni di vita di Gesù Cristo. Una tradizione religiosa molto sentita dai fedeli in attesa della Pasqua, uno dei momenti più importanti di tutta la cristianità.

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