Cancello ed Arnone – Festività di ferragosto nella parrocchia dedicata a Maria SS. Assunta in cielo

(Cancello ed Arnone – Matilde Maisto)  Eccezionale il lavoro  che hanno attuato i componenti del Comitato Organizzatore della  festività  di Maria SS. Assunta in Cielo nella parrocchia di Arnone. Molte le persone che hanno lavorato assiduamente  per la realizzazione della bella festa che, come sempre, vede il connubio tra fede e folklore.

Intanto siamo lieti di fornire alcune notizie tratte dal libro di Don Sabatino Sciorio “Squarci di vita ecclesiale a Cancello ed Arnone” inerenti la statua della bellissima Madonna.

“La statua lignea dell’Assunta è citata per la prima volta nell’Inventario dei beni mobili del 1773 dove si afferma che in una nicchia è riposta la statua della santissima Vergine Assunta con i vetri davanti.

La sacra rappresentazione non ha bisogno di commento illustrativo dal momento che l’armonica sinfonia dei suoi colori (rosa, azzurro e oro), il volto e lo sguardo alzati verso il cielo, la presenza degli angeli e della nube, tutto dice di questa elevazione verso il cielo in unione con il Suo cuore protesto verso il Suo Figlio divino.

Sicché, a giusta ragione, si può definire l’Assunzione della Vergine, così ben raffigurata in questa statua, un vero trionfo e quasi un riverbero della mirabile visione che di Lei ebbe Giovanni a Patmos allorché la vide coronata di dodici stelle.

Nella parrocchia di Arnone dedicata a Maria SS. Assunta in Cielo è di rilevante importanza il dipinto su tavola che presenta la scena della Sacra Unzione amministrata alla Vergine morente. L’opera è sicuramente una delle più interessanti non solo per le qualità pittoriche e stilistiche, ma anche per essere fra le rare rappresentazioni della scena della sacra unzione della Madonna. Certamente il nostro, ignoto, si è rifatto all’opera della Dormitio Virginis, attribuita a Silvestro Buono (1480), un artista napoletano.

Il quadro mostra la Vergine in primo piano, giacente sulla lettiga,  corpo coperto, ed evidenzia il copricapo con la tipica stella alla bizantina ricamata sulla destra, segno della regalità. Il volto di Maria non presenta sofferenza, anzi è beato, Pietro, al centro degli apostoli, rivestito con paramenti pontificali, trattiene con l’indice della sinistra il rituale ed il contenitore dell’olio e nella destra lo stilo intinto. Nel regitro superiore della tavola si osserva la visione giovannea dell’Apocalisse. In alto, a destra, Giacomo, già morto, va incontro alla Vergine.

Nell’Inventario dei beni mobili del 1° settembre 1773 si parla per la prima volta di un quadro in cui è dipinta la morte della Vergine. L’ultima notizia del dipinto si trova nella Relazione del padre Clemente Terlizzi per la V visita Pastorale di Salvatore Baccarini dell’anno 1959: “nella sacrestia della chiesa di Arnone è collocato il quadro del transito della beata Vergine Maria”. Intorno al 1995 il quadro fu restaurato. Oggi è collocato sulla parete destra della chiesa, in alto a sinistra della nicchia che custodisce la statua di San Biagio.

Dopo queste doverose notizie, concludiamo con alcune foto delle festività precedenti e con i complimenti a tutti gli organizzatori.



 

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