Cancello ed Arnone: festività di Santo Stefano Protomartire

Oggi 31 luglio 2018 è iniziato il Triduo di preghiera in onore di Santo Stefano Protomartire in attesa della celebrazione della festività del 3 agosto.

Il programma della festività del 3 agosto prevede la celebrazione di due Sante Messe di cui una alle 8,00 ed un’altra alle 19,00 celebrate da Don Sabatino Sciorio nella parrocchia Maria Regina di tutti i Santi. Dopo la Messa delle 19,00 è prevista una breve processione con la statua di Santo Stefano per le vie principali del paese.

Dal libro “Squarci di vita ecclesiale a Cancello ed Arnone” scritto da don Sabatino Sciorio, parroco della comunità Maria Regina di tutti i Santi, leggiamo che Santo Stefano, ebreo di nascita, fu il primo dei sette diaconi ai quali la comunità cristiana delle origini affidò il compito di aiutare gli apostoli nel servizio della carità. La vigorosa affermzione di Stefano sulla divinità del Cristo proferita di fronte ai Giudei provocò la sua condanna a morte per lapidazione, facendone il primo martire della Chiesa.

Sin dall’antichità, il culto di Santo Stefano era molto diffuso: il possesso di una parte del suo corpo rappresentava l’orgoglio di qualsiasi diocesi. Uno dei suoi maggiori devoti fu Sant?Agostino, che nel “De civitate Dei” ricorda numerosi miracoli attribuiti al Protomartire. Le sue reliquie furono subito considerate un mezzo potente per ottenere l’intercessione. Ma a causa delle persecuzioni scatenate da Saulo (poi Paolo di Tarso) che addirittura volle essere presente alla lapidazione, se ne persero ben presto le tracce, finché nel 415 fu ritrovato il suo corpo per opera del presbitero Luciano.

A Capua si celebravano tre feste solenni in onore di Santo Stefano con Sant’Agata, eletta protettrice della città. Egli è il patrono principale dell’intera Chiesa di Capua insieme a San Roberto Bellarmino.

La festa principale si celebrava, fino a pochi decenni fa, il 26 dicembre, dies natals, e nella ricorrenza si amministrava anche la cresima. Solenne era anche la rievoczione che si teneva la prima domenica di maggio, in ricordo della traslazione del corpo del Santo da Costantinopoli a Roma, ai tempi di papa Pelagio I (554-560). Appunto nella prima domenica di maggio si era soliti indire a Capua pure il Sinodo, una volta provinciale, ora diocesano. La festa era chimata Domenica delle ghirlande, perché i sacerdoti in ricordo della traslazione avvenuta con grande letizia, portavano corone di rose e di altri fiori sospese alle mani o infilate nelle braccia o poste sul capo. Allora il braccio destro di Santo Stefano era portato in processione dall’arcivescovo, mentre i diaconi recavano a spalla l’arca d’argento con le reliquie del primo vescovo San Prisco. In quel giorno solenne tutti i vescovi della provincia, con le mitrie e i bastoni pastorali, solevano andare al Sinodo di Capua.

In occasione del rinvenimento del corpo (In festo revelations, 3 agosto), tutti i fedeli delle chiese minori della città rendevano omaggio alla chiesa cattedrale con una veglia, alla quale si partecipava Cum faijs (faci, fiaccole, lanterne).

Dalla Visita Pastorale del 10 maggio 1874, effettuata nella comunità parrocchiale Maria Regina di tutti i Santi dall’arcivescovo di Capua, Francesco Saverio Apuzzo, si apprende che a Cancello “non vi era patrono particolare di detto casale, perciò si fa festa del protettore diocesano Santo Stefano”.

Nella Visita Pastorale del 1931 compiuta da Baccarini presso la parrocchia Maria SS. Assunta in Cielo, Santo Stefano risulta primo nell’elenco del patrono e nella Relazione per la III Visita Pastorale di Baccarini del 1953-1954, stilata dal parroco padre Clemente Terlizzi, si registra che il campanile della chiesa Maria SS. Assunta in Cielo aveva tre campane, una di esse è dedicata anche a Santo Stefano.

Il 3 agosto, giorno del Rinvenimento delle sue sacre spoglie, la comunità Maria Regina di tutti i Santi si riunisce in festa non solo per la celebrazione della Santa Messa in suo onore, ma anche in processione con la statua per le vie principali del paese. L’effigie che la comunità di Cancello possiede è di cartapesta: fu fatta realizzare nel 1955 da Pietro Bincolella e Antonio Perone e collocata in chiesa nel medesimo anno, con grande venerazione di popolo.

Data memorabile anche quella del 29 luglio 2012, allorché la statua del Santo, restaurata con il contributo economico di tutti i fedeli,  fu accolta festosamente alla discesa del ponte Garibaldi e benedetta dal compianto arcivescovo di Capua, Bruno Schettino, che  poi guidò il corteo verso la chiesa, dove  presiedette alla celebrazione eucaristica. La diretta presenza dell’arcivescovo, nonché delle locali autorità religiose e civili,  conferirono un’indimenticabile solennità all’evento.

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