Capodrise, Parco “Rodari” verso la riapertura. Crescente: «Era ora!»
CAPODRISE. «Ho sempre pensato che il parco “Gianni Rodari” sia un angolo prezioso del patrimonio pubblico e che non meriti di essere lasciato al suo destino». Esordisce così Angelo Crescente, il leader di “Centro Città” e sindaco di Capodrise fino al 12 marzo scorso. «Nella Capodrise che ho in mente, una città policentrica e inclusiva, le aree verdi rivestono un ruolo fondamentale. Bene ha fatto, quindi, il commissario straordinario, Maria Luisa Fappiano, ad attivare la procedura di riapertura del parco; la viceprefetto ha firmato un articolato atto di indirizzo che esorta i dirigenti del Comune dei settori interessati a svolgere delle azioni che, speriamo quanto prima, riconsentiranno l’accesso al pubblico. Da cittadino – prosegue Crescente – non ho mai trascurato l’importanza che il parco riveste per la nostra comunità e da sindaco, nonostante le difficoltà di bilancio, ne ho garantito la fruibilità dal maggio 2011 al dicembre 2014. Mi auguro, quindi, che la riapertura del “Rodari” sia un momento di gioia e non diventi oggetto di strumentalizzazione politica: se oggi i cancelli sono ancora chiusi e l’area versa in uno stato di abbandono, lo dobbiamo a chi ha deciso di sovvertire il voto democratico degli elettori e provocare lo scioglimento prematuro del consiglio comunale. Il problema del parco, infatti – aggiunge Crescente -, non è mai stato il servizio di apertura e di chiusura, che, come dicevo, ho sempre assicurato. Sempre! Piuttosto, la tutela dei bambini e delle famiglie, la vigilanza dell’area (spesso oggetto di incursioni vandaliche), la manutenzione e, se si vuole, la riqualificazione della struttura. Chi avrà la pazienza di leggere la delibera della dottoressa Fappiano si renderà conto della complessità degli adempimenti che precedono la gestione di un parco come il “Rodari”; con i giochi non più a norma, con la polizza di assicurazione scaduta, con i bagni e i lampioni in quello stato e senza un’adeguata vigilanza, a gennaio sarei stato un folle a spalancare i cancelli. Lo avrei fatto; non appena, però, il Consiglio avesse approvato il bilancio e destinato le risorse minime per rimetterlo in sicurezza. Ciò che sfugge a qualcuno, bravo a ripiegare nella polemica spicciola – conclude Crescente -, è che la responsabilità di governo, talvolta, obbliga a scelte impopolari».
Capodrise, 16 maggio 2015
Centro Città Capodrise
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