Carlo Marino: sono pronto ad ascoltare proposte migliori delle mie. Quello che non sopporto è la finta caciara

by giovanna paolino

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sorte in seguito alla presentazione dei punti del suo programma elettorale e, in particolare, del progetto di costituzione della Azienda Speciale dei Servizi Sociali e della Azienda Speciale dei Rifiuti, Carlo Marino, candidato alle primarie Pd per la carica di Sindaco di Caserta, scende in campo per dire la sua . E lo fa portando a sostegno della suo programma la Delibera di Giunta Regionale n. 869 del 29.12.2015 con la quale e’ stato approvato il Piano Sociale Regionale 2016/2018 . Piano Sociale Regionale nel quale sono indicati i punti essenziali della sua campagna elettorale : sistema regionale integrato – integrazione con il sistema socio-sanitario, disabilita’, non autosufficienza – poverta’ e inclusione sociale – prevenzione e interruzione del circolo vizioso dello svantaggio sociale.

Alla base delle sue proposte, e, dunque, alla base della proposta della Azienda Speciale dei Servizi Sociali e Azienda Speciale dei Rifiuti , Carlo Marino pone il testo della delibera di giunta regionale n.869 che recita quanto segue:
“Come già visto, nel triennio della nuova Programmazione sociale regionale 2016-2018, la Giunta
regionale intende rafforzare l’esercizio associato delle funzioni dei comuni e favorire processi di
riorganizzazione sovracomunale dei servizi, delle funzioni e delle strutture, in una direzione che
garantisca il massimo grado di integrazione tra i comuni, anche attraverso forme di incentivazione
da prevedere di un apposito fondo di bilancio dedicato.
Si rende pertanto necessario che gli Ambiti Territoriali (anche con Comuni superiori ai 3000-5000
abitanti) assumano forme associative più strutturate della Convenzione ex articolo 30 del TUEL,
più adeguate ai compiti e alle funzioni che ad essi si richiede, con propria veste giuridica,
autonomia organizzativa e di bilancio.
Tali forme associative e/o di gestione sono individuabili o nei Consorzi di cui all’ex articolo 31 del
TUEL, secondo le norme previste per le aziende speciali di cui all’articolo 114 del TUEL, o
nell’Unione di Comuni di cui all’articolo 32 del TUEL .
Fermo restando che occorre sia definito con chiarezza il quadro degli assetti istituzionali e della
nuova ripartizione di materie attribuite alle Regioni dalla riforma costituzionale in corso, e che
dunque anche il quadro normativo regionale è suscettibile di novità e modifiche, gli obiettivi della
prossima programmazione triennale sono stati così individuati:
 favorire il massimo grado di integrazione tra i comuni, attraverso il potenziamento delle forme
associative, sostenendo i processi di aggregazione dei comuni di minori dimensione
demografica;
 promuovere le unioni di comuni, senza alcun vincolo alla successiva fusione, prevedendo
comunque ulteriori benefici da corrispondere alle unioni che autonomamente deliberino, su
conforme proposta dei consigli comunali interessati, di procedere alla fusione;
 promuovere i Consorzi di cui all’art. 31 e 114 del TUEL, anche alla luce degli indirizzi
introdotti dalla sentenza della Corte Costituzionale 236 del 24 luglio 2013”.

E, partendo da questo testo, Carlo Marino spiega la ratio delle sue proposte .
” I decreti Madia e le scelte auspicate sia dal governo Renzi che dal Governatore De Luca- dice- invitano (forse qualcosa di più di un invito) alla rapida semplificazione del sistema delle partecipate pubbliche. Le scelte nazionali e regionali sono la cornice essenziale di ogni discorso,come potete costatare dalle note che ho distribuito – unico tra i candidati -durante la mia presentazione. Questo significa avviare un lavoro molto serio su come riorganizzare gran parte della gestione di servizi essenziali per i cittadini (acqua, gas,rifiuti,trasporti) colpendo sprechi, doppioni e tentativi di aggirare la trasparenza necessaria negli affidamenti pubblici. Ciò vale anche per il settore dell’assistenza sociale, che assorbe risorse
considerevoli, e su cui è giunto il momento di verificare l’efficacia degli
interventi e la congruità dei costi. In questo senso continuo a considerare di “sinistra” la scelta che le
politiche sociali siano saldamente nelle mani pubbliche e che ci sia la totale
trasparenza su come queste attività vengono svolte. Non piace l’idea di una azienda speciale? Non avete letto i decreti Madia e le direttive della giunta regionale? E va bene, ma proponete altro, non
limitatevi a essere sempre “contro””.

Poi non le manda certamente a dire ad Enrico Tresca e ad Enzo Battarra.
” In questa citta’ – commenta – lo sport ufficiale e’ essere contro. Non ho fatto a tempo ad affermarlo che subito mi è stato offerto l’esempio concreto. “A prescindere”, direbbe Totò”. Parole che non lasciano scampo ad Enrico Tresca e ad Enzo Battarra , suoi avversari di partito alle primarie Pd del prossimo 6 marzo, quelli che egli, col sorriso sempre troppo diplomatico, chiama “i miei amici con cui condivido la partecipazione alle primarie del Pd”. ” Io mi ero limitato – dice Carlo Marino – ad annunciare un mio punto di vista : l’esigenza di affrontare, ancora prima dei progetti faraonici di cui spesso si riempiono le
campagne elettorali, la grande emergenza della nostra città, e cioè un piano a
favore dei più deboli e indifesi, un rafforzamento delle politiche sociali.Gli strumenti per farlo possono essere tanti, ma quello che è indifendibile è la situazione attuale, che i miei critici sembrano preferire I miei amici, poi,hanno ritenuto giusto iniziare il nostro confronto “programmatico” dichiarando
la loro “contrarietà” ad una mia proposta.
Gli strumenti per farlo possono essere tanti, ma quello che è indifendibile è
la situazione attuale, che i miei critici sembrano preferire. Io ho grande rispetto per “gli esperti” che ho sentito evocare, ma francamente ritengo che la politica sia scegliere e correre il rischio di
sbagliare, ma certo non può delegare ai tecnici le decisioni strategiche e
l’indicazione delle priorità”.

” Sono pronto ad ascoltare a a valutare proposte migliori delle mie – conclude Carlo Marino -Quello che non accetto è una finta “caciara” che ha il solo scopo di gettare schizzi di fango, un po’ qua e un po’ là, così, tanto per non abituarci troppo all’idea che possiamo aspirare a svolgere, anche a Caserta, un confronto leale tra di noi”.

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *