Carpazi rumeni

I Carpazi rumeni sono l’ideale per chi cerca una vacanza attiva e all’aria aperta, camminando tra montagne innevate, foreste di faggi e splendidi laghi.

Con la loro lunghezza di oltre 1500 chilometri, i monti Carpazi rappresentano la terza catena montuosa europea per estensione, dopo gli Urali e i monti Scandinavi. Abbracciano numerosi paesi dell’Europa centrale e orientale, come la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Poonia, l’Ungheria, la Serbia e la Romania, ed è proprio qui che si trova la parte principale: i Carpazi rumeni comprendono infatti esattamente il 50% dell’intera catena montuosa.La cima più alta dei Carpazi romeni è il picco Moldoveanu, situato ad un’altitudine di 2544 metri, nel cuore di quelle che sono le montagne Făgăraș. Visitare questa zona della Romania è decisamente soddisfacente dal punto di vista turistico e naturalistico: verdi vallate, cime innevate, laghi e fiumi, in un contesto idilliaco e ancora poco battuto dal turismo di massa, ma l’ideale per chi cerca una vacanza attiva e all’aria aperta.

Cosa vedere nei Carpazi rumeni

I Carpazi rumeni si estendono per circa 750 chilometri, la metà della lunghezza totale dell’intera catena montuosa; pertanto, le cose da vedere sono davvero tante. Ecco quali sono le loro principali attrazioni.

Parco nazionale di Retezat

l Parco Nazionale Retezat, il più antico delle Romania, si trova al confine tra la Transilvania e l’Oltenia, nella catena dei Carpazi meridionali, e si sviluppa tra gli 800 e i 2500 metri. Il parco si estende per 38.047 ettari tra valli e laghi glaciali, in tutto 80 di cui 58 permanenti, e ospita 1190 specie di piante superiori, 12 specie di pesci, 185 specie di uccelli, 55 specie di mammiferi.Il lago di Bucura è il più grande mentre il lago di Zanoaga è il più profondo. Nei laghi vivono alcune specie di pesci che si trovano solamente in Romania.Tra le piante più preziose ci sono la scarpetta di Venere, alcuni tipo di genziana, lo sparviere, il fiordaliso e la stella alpina.Tra gli uccelli che perlustrano dall’alto il Parco di Retezat ci sono la magnifica aquila reale, il falco pellegrino, l’aquila anatraia, il biancone, il gallo cedrone, il gufo reale, la civetta nana e la cicogna nera.Tra la fauna mammifera si incontrano lupi, l’orso bruno, la lince, il gatto selvatico, ma anche il camoscio, il cervo, il capriolo, la lontra e la marmotta.Passeggiando nelle grotte del Parco di Retezat si possono ammirare alcune specie di pipistrello, tra le quali il rinolfo maggiore (rhinolophus ferrumequinum) e il serotino bicolore (vespertilio murinus).Il Parco Nazionale Retezat comprende due aree tra cui una a carattere scientifico dove l’accesso è consentito solo con il permesso del Consiglio dei Monumenti della Natura.


Parco nazionale Cozia

Il parco nazionale Cozia si trova nella zona nord-est della regione di Valcea, nel cuore del paese. E’ solcato dal fiume Olt, e con un’area di 171 chilometri quadrati, è area protetta sin dal 2000.Vi si arriva attraverso la strada nazionale DN7, attraversando Râmnicu Vâlcea, Bujoreni, Malu Vârtop, Gura Văii, Călimănești e Păușa. Dal punto di vista turistico, oltre ai sentieri di montagna, ai laghi e ai bellissimi boschi, ci sono anche una serie di siti culturali molto interessanti da visitare, tra cui la chiesa dedicata alla nascita della Vergine Maria di Ostrov a Călimănești, risalente al 1521, e i monasteri di Cozia, Stanniooara e Berislavvesti.

Parco nazionale di Domogled-Valea Cernei

Situato nella zona ovest della Romania, non lontano dal confine con la Serba, il parco nazionale Domogled-Valea Cernei si trova tra le contee di Caraş-Severin, Gorj e Mehedinţi, nel bacino idrografico del fiume Cerna.Il parco nazionale si estende su un’area di oltre 60 mila ettari, e vi si possono ammirare alte montagne, valli, cascate e un’ampia varietà di flora e fauna, con alcune specie endemiche. All’interno, il parco Domogled-Valea Cernei è diviso in una serie di aree protette, la più estesa delle quali è Coronini-Bedina, che da sola occupa quasi 4000 ettari.

Monti Rodna

I monti Rodna, o munţii Rodnei in lingua romena, fanno parte dei Carpazi orientali interni, nella Romania del nord, nella regione del Maramures. Prendono il nome dal villaggio di Rodna Veche, e si estendono per 50 chilometri da est a ovest; il picco più alto è il monte Pietrosul, con un’altezza di 2303 metri.Sui monti Rodna ci si va d’estate per camminare e d’inverno per sciare, sfruttando come base la località di Borsa; tuttavia, i monti Rodna sono famosi per la lunghissima durata della stagione sciistica, tanto che alcuni anni è stato possibile sciare persino fino a luglio.E’ possibile percorrere a piedi il giro dei monti Rodna seguendo una serie di sentieri; il percorso si compie in 3-5 giorni, a seconda del grado di allenamento. Interessante una sosta presso la Izvorul Tăuşoarelor, la grotta più profonda della Romania, che arriva fino a 479 metri sottoterra.L’intera zona dei monti Rodna è parte del parco nazionale Rodna e riserva della Biosfera, che si estende per 567 chilometri quadrati.

Strada Transfăgărășan

La strada DN7C, o Transfăgărășan, è una delle strade più famose della Romania. Lunga 90 chilometri, inizia vicino al villaggio di Bascov, e arriva fino all’imbocco della strada DN1, passando a fianco delle due vette più alte della Romania, i monti Moldoveanu e Negoiu.La Transfăgărășan collega le regioni della Transilvania e della Valacchia, e fu costruita negli anni ’70 del secolo scorso per scopi militari, durante il regime di Nicolae Ceausescu. Arriva ad un’altitudine di 2042 metri, e ciò la rende la seconda strada più alta della Romania dopo la Transalpina. I suoi leggendari tornanti la rendono un must per gli appassionati di strade di montagna e per i motociclisti; c’è anche chi osa sfidarne le pendenze in bicicletta, ma per farlo occorre essere davvero allenati.A causa delle condizioni climatiche della zona, la strada Transfăgărășan è chiusa da metà ottobre a fine giugno: tenetelo in conto se volete pianificarne una visita.

Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi

Infine, vale la pena menzionare le foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa, un patrimonio dell’umanità dell’UNESCO condiviso tra ben 12 paesi europei, e uno dei più estesi territorialmente dell’intera lista. In Romania le foreste protette fanno spesso parte di parchi nazionali, e sono: Cheile Nerei-Beușnița: fa parte dell’omonimo parco nazionale nella regione di Caraș-Severin, e si estende su una superficie di 4292,27 ettari. Foresta secolare Şinca: nella regione di Brașov, e si estende su 338,24 ettari. Foresta secolare Slătioara: nella regione di Suceava, si estende su 609,12 ettari Cozia: fa parte del parco nazionale Cozia, nella regione Vâlcea, e si estende su 109,58 ettari Domogled – Valea Cernei: situata all’interno del parco nazionale Domogled – Valea Cernei, a cavallo tra le regioni Mehedinți, Caraș-Severin e Gorj, è la foresta di faggi più grande della Romania, con un’estensione di ben 9732,26 ettari Groșii Țibleșului: parte del parco nazionale Groșii Țibleșului, nella regione del Maramureș, si estende su 346,37 ettari. Izvoarele Nerei: parte del parco nazionale Semenic-Cheile Carașului, nella regione Caraș-Severin, si estende su 4677,21 ettari.
Strîmbu Băiuț: all’interno del parco nazionale omonimo, nella regione del Maramureș, si estende su 598,14 ettari

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