Caserta. La protesta degli ITP esclusi dal concorso scuola 2016

by GIOVANNA PAOLINO

Il nuovo concorso scuola 2016 per il reclutamento dei docenti parte con una grave ipoteca : l’esclusione degli Itp -Insegnanti Tecnico Pratico – dalla partecipazione al concorso stesso. La politica, dunque, non ha sciolto o non ha voluto sciogliere il nodo degli Itp , che non hanno mai avuto percorsi ordinamentali , anche se la norma, nella sua redazione finale, prevedendo come unica eccezione il personale educativo, li esclude.

Nei giorni scorsi gli Itp della provincia di Caserta hanno manifestato nei pressi della Prefettura di Caserta chiedendo la rimodulazione della normativa che consenta loro di partecipare al concorso scuola 2016 . Gli ITP, dunque, sono una categoria fortemente penalizzata da questo concorso : molti diplomati non hanno potuto partecipare a corsi abilitanti semplicemente perché non ve ne sono stati.

” Noi chiediamo di partecipare al concorso – hanno detto i docenti – perche’ siamo parte integrante del processo didattico della scuola. Questo concorso presenta numerose contraddizioni in violazione dei principi costituzionali di uguaglianza e di miglioramento dei parametri lavorativi di ciascun dipendente”.

Il CSPI, nell’esprimere motivato parere, non vincolante, sui decreti dell’ormai prossimo concorso a cattedra, si sofferma sull’ambiguita del termine “idoneità” in relazione al titolo di accesso per le classi di concorso per ITP.

Sappiamo dalla legge 107/2015 che il titolo richiesto per l’accesso al concorso a cattedra 2016 sarà il possesso dell’abilitazione per la classe di concorso per la quale si chiede di concorrere, e nella bozza di valutazione di titoli tali requisiti sono esplicitati in maniera chiara, tranne appunto per gli ITP.

Laddove si parla sempre di abilitazione, per gli ITP il titolo diventa infatti “Titolo di idoneità all’insegnamento nella specifica classe di concorso”.

Il CSPI rileva che poichè per idoneità si intende inclusione in graduatoria di merito di precedente concorso, andrebbe aggiunto anche il termine specifico “abilitazione”.

Sulla tematica e sull’ambiguita’ del termine idoneita’ interviene il Dott. Bruschi del Miur.

“Quanto al punto A.4.1 (ove si parla di “idoneità” per gli ITP, anziché abilitazione), il CSPI ha PERFETTAMENTE ragione -dice- .Si tratta di uno dei casi di oscillazione nell’utilizzo della terminologia che rappresenta una delle “colpe” della normazione scolastica, e che sarebbe il caso di “sanare” con la “reductio ad unum” dei vari sinonimi (abilitazione, titolo abilitante, idoneità…) che tali, per la scienza giuridica, non sono. “

E ancora a proposito di docenti ITP il CSPI rileva che l’esclusione dei non abilitati dalle procedure concorsuali potrà essere oggetto di contenzioso, dal momento che nel 2012 non furono bandite tutte le classi di concorso. In particolare viene segnalato il caso degli ITP, per i quali non è mai stato istituito un percorso abilitante ordinario.

Rimane l’ingiustizia , grave, ai danni di questi docenti che nessuna istituzione e nessuna organizzazione sindacale e’ riuscita veramente a tutelare. Come dire : dove inizia e dove finisce la legalita’, bandiera ormai di tutti i progetti scolastici ?

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