
Che cosa cambia il 26 aprile – Sul Coronavirus, dal Post
Il prossimo 26 aprile inizierà un programma di
riaperture, deciso dopo un lungo confronto nel governo.
Le novità sono state anticipate oggi dal presidente del Consiglio, Mario Draghi,
nel corso di una conferenza stampa con il ministro della
Salute, Roberto Speranza. Vediamo quelle principali, ricordando che mancano
ancora molti dettagli e che le nuove misure entreranno gradualmente in vigore
tra una decina di giorni.
Le scuole di ogni ordine e grado riapriranno in presenza nelle aree gialle e
arancioni, in modalità mista (in parte a distanza) nelle zone rosse.
Bar e ristoranti potranno aprire a pranzo e anche a cena per il servizio
all’aperto (Draghi e Speranza non lo hanno detto esplicitamente, ma da quanto
si capisce questa possibilità varrà solamente nelle aree gialle, che saranno
reintrodotte per le Regioni a rischio più basso).
Saranno permessi lo sport e gli eventi e spettacoli, purché all’aperto.
Rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.
Draghi ha anticipato che saranno nuovamente permessi gli spostamenti tra
regioni gialle senza giustificazione, mentre ha parlato genericamente di un
“pass” per gli spostamenti tra regioni di colore diverso.
Speranza ha poi dato delle date provvisorie per altre riaperture: le piscine
all’aperto dal 15 maggio, le attività delle palestre dal primo giugno, le fiere
dal primo luglio.
Vorremmo darvi informazioni più precise, ma al momento sono queste le notizie
ufficiali, annunciate durante la conferenza stampa. Nelle prossime ore e nei
prossimi giorni emergeranno nuovi dettagli e li potrete trovare sul Post, ma anche
nelle prossime newsletter, promesso.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa di oggi a Roma (Roberto Monaldo / LaPresse
Mai più
Come sapete, nelle scorse settimane lo scrittore Alessandro Baricco ha pubblicato sul Post “Mai più“, una riflessione su come la pandemia abbia scoperchiato definitivamente i limiti di quella che Baricco chiama «intelligenza novecentesca», aggiungendo alle sofferenze causate dalla malattia quelle causate dalla nostra inadeguatezza nella sua gestione e comprensione. Gli articoli di Baricco hanno raccolto molte attenzioni, così abbiamo pensato di farli diventare anche un singolo podcast, e di affidarne la lettura all’attore Luca Bizzarri. Potete ascoltarlo qui e nelle prossime ore lo troverete anche sulle piattaforme per i podcast, da Apple a Spotify passando per Google.

La settimana
Nell’ultima settimana i nuovi casi positivi sono continuati a diminuire,
seppure con un calo meno marcato rispetto ai sette giorni prevedenti: 108.568
rispetto a 110.534, una riduzione dell’1,8 per cento. Gli effetti
della campagna vaccinale, che ha l’obiettivo di ridurre drasticamente il
numero di pazienti in gravi condizioni e i morti, non sono ancora così
evidenti: il calo dei contagi, dei ricoverati in terapia intensiva e dei
decessi è molto simile a quello registrato nelle prime due ondate, soprattutto
per effetto delle misure restrittive.

Nell’ultima settimana i decessi sono stati 2.818,
il 6,5 per cento in meno rispetto ai sette giorni precedenti. Il dato
sulle morti ha qualche problema: venerdì 9 aprile la Sicilia ha notificato 258
decessi di persone morte negli ultimi mesi, causando un picco che ha alterato
il monitoraggio.
Le regioni che hanno superato l’incidenza di 250 casi settimanali ogni 100mila
abitanti, una soglia d’allerta fissata dal governo per introdurre misure
restrittive come le aree rosse o per consentire ai presidenti delle Regioni di
decidere l’eventuale chiusura delle scuole in alcune aree più circoscritte,
sono state due: Valle d’Aosta e Puglia. Negli ultimi sette giorni in Valle
d’Aosta sono stati notificati 319 nuovi positivi ogni 100mila abitanti, in Puglia
261.
Come mostra il grafico qui sotto, negli ultimi sette giorni l’incidenza dei
nuovi casi è aumentata in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna,
Sicilia e leggermente in Puglia e in Umbria. Il pallino azzurro indica
l’incidenza dei casi per 100mila abitanti della settimana scorsa, quello
arancione quella di questa settimana, con la variazione percentuale.

Nell’ultima settimana i ritmi di vaccinazione sono rimasti piuttosto stabili, dopo la flessione registrata nella settimana delle festività pasquali: ci si è assestati intorno alle 300mila somministrazioni al giorno.

Qui trovate tutti gli altri dati, suddivisi per Regione.
DEF
Giovedì il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di programmazione economica e finanziaria (DEF) con cui il governo anticipa quello che intende fare negli anni successivi, anche sulla base di ciò che si aspetta dall’economia. È previsto il ricorso all’indebitamento per il 2021 di 40 miliardi di euro e in media di circa 6 miliardi di euro all’anno per il periodo 2022-2033.
Lo scostamento di bilancio, ovvero la richiesta al Parlamento di ricorrere a un deficit maggiore rispetto a quello autorizzato nella legge di bilancio approvata a fine 2020, era ampiamente previsto. I 40 miliardi serviranno principalmente ad aumentare i fondi già impegnati per il cosiddetto “Decreto Sostegni” approvato a fine marzo, che prevedeva 32 miliardi di euro di finanziamento a sostegno di aziende e lavoratori messi in difficoltà dalla pandemia.
Speranza
Intanto Fratelli d’Italia, l’unico partito attualmente all’opposizione del governo Draghi, ha avviato una raccolta firme per una mozione di sfiducia in Parlamento contro il ministro della Salute, Roberto Speranza. Da settimane Speranza è criticato duramente per la gestione dell’epidemia anche da Matteo Salvini della Lega, alleata di Fratelli d’Italia nel centrodestra, ma entrata nella maggioranza: la scelta di Giorgia Meloni (FdI) è stata ampiamente interpretata come un tentativo di consolidare il proprio ruolo di unica leader di opposizione e contemporaneamente mettere in difficoltà Salvini. Il segretario leghista ha già infatti in parte ritrattato gli attacchi a Speranza, perché dare seguito alle critiche delle scorse settimane sostenendo la mozione di sfiducia significherebbe aprire una crisi di governo che con ogni probabilità lo farebbe uscire dalla maggioranza.
Tre cose dal mondo
🇨🇳 Secondo l’Istituto nazionale di statistica della Cina, nel primo trimestre dell’anno il PIL del paese è aumentato del 18,3 per cento rispetto al primo trimestre del 2020: è il più alto livello di crescita su base trimestrale mai registrato in Cina, che mostra la forza della ripresa dopo la crisi provocata dalla pandemia da coronavirus.
🇮🇳 In India la pandemia non ha fermato il grande bagno rituale nel Gange: centinaia di migliaia di persone hanno partecipato a una festa induista nella città di Haridwar: molte erano positive al coronavirus.
🇩🇰 La Danimarca non somministrerà più AstraZeneca, a nessuno: è il primo paese a farlo, dopo la segnalazione di rarissimi casi di trombosi emersi nei giorni scorsi.
Trombosi
A proposito di AstraZeneca, ricercatori e medici sono al lavoro per capire meglio le cause dei rari problemi circolatori (trombosi) per i quali è sospettato un possibile legame con questo vaccino contro il coronavirus e da qualche giorno con quello di Johnson & Johnson (J&J). Come sapete da assidui lettori della newsletter, queste reazioni avverse – riscontrate in pochissimi casi – hanno indotto vari paesi compresa l’Italia a consigliare l’uso del vaccino di AstraZeneca tra le persone con più di 60 anni, ritenute meno a rischio perché i casi finora riscontrati si sono verificati tra i più giovani. L’impiego del vaccino di J&J è stato sospeso da lunedì negli Stati Uniti, così come l’invio delle prime forniture per l’Europa in attesa di chiarimenti da parte delle autorità sanitarie e di controllo.
In alcuni individui, sembra che i vaccini di AstraZeneca e di J&J stimolino la produzione di anticorpi che inducono le piastrine a legarsi insieme, portando alla formazione dei coaguli di sangue e alle trombosi. Questo fenomeno fa sì che si riduca poi la quantità di piastrine in circolazione nel sangue determinando di conseguenza i problemi circolatori. Lo abbiamo spiegato bene qui, senza ansie e allarmismi, andando a vedere che cosa si è scoperto finora. (È molto più rischioso non vaccinarsi.)

Turismo
Con l’avvicinarsi della stagione calda, molti paesi hanno iniziato a pensare a come incentivare il turismo, pur mantenendo cautele e provvedimenti per ridurre il rischio dei nuovi contagi. Regno Unito (in particolare l’Inghilterra) e Israele, due tra i paesi ad avere finora vaccinato di più, hanno annunciato alcune prime iniziative.
Il governo inglese, per esempio, ha annunciato che a partire dal 17 maggio potranno riprendere i voli internazionali e che nei primi giorni di maggio sarà pubblicata una mappa in cui ogni paese sarà colorato di verde, giallo o rosso: per ogni colore sono previste diverse regole come l’obbligo di test o di quarantena per chi torna o arriva in Inghilterra dall’estero. Nel viaggio di ritorno dai paesi in verde, le persone dovranno sottoporsi a un test rapido alla partenza ottenendo un documento che ne certifichi il risultato negativo. Entro due giorni dal loro arrivo in Inghilterra, dovranno fare un tampone molecolare. Se non risulteranno positive, non dovranno stare in quarantena.
Chi arriva dai paesi in giallo starà obbligatoriamente in quarantena per dieci giorni all’arrivo in Inghilterra, e inoltre dovrà fare un test rapido prima del viaggio di rientro e due tamponi molecolari dopo: il primo entro due giorni dall’arrivo, il secondo entro otto giorni. Viene concessa anche la possibilità di fare un tampone molecolare privato il quinto giorno per uscire prima dall’isolamento. Saranno più restrittive e costose le misure per i viaggiatori in arrivo da un paese in rosso: dovranno stare dieci giorni in un hotel predisposto per accettare persone in quarantena, oltre a sottoporsi al test rapido prima della partenza e al doppio tampone all’arrivo.
A partire dal 23 maggio in Israele sarà consentito l’ingresso nel paese solo ai gruppi di turisti che dimostreranno di essere stati vaccinati o di essere guariti. Saranno ammessi solo i gruppi perché sono considerati più semplici da controllare in caso di un eventuale tracciamento dei contagi.
Sport I grandi fondi di investimento avevano iniziato a interessarsi allo sport professionistico già nel corso dell’ultimo decennio, attratti dalle crescenti opportunità offerte da un settore in forte crescita e con caratteristiche particolarmente attraenti. Gli effetti della pandemia sui bilanci di campionati, squadre e federazioni hanno accelerato questo processo a tal punto che gli investimenti dei fondi ai più alti livelli dello sport possono essere considerati il primo grande impatto a lungo termine che la pandemia ha avuto sul settore. In volo Negli ultimi mesi alcune compagnie aeree hanno cercato nuovi modi per far fronte alla crisi del settore dovuta alla pandemia da coronavirus: alcune hanno consegnato a domicilio i piatti che si consumano a bordo dei voli a lungo raggio, altre li hanno serviti a bordo degli aerei rimasti a terra negli aeroporti, come fossero dei ristoranti. Anche se non possono compensare le enormi perdite subite dalle compagnie aeree, secondo alcuni esperti queste iniziative sono comunque utili: fidelizzano il cliente e ricordano quanto possa essere piacevole viaggiare in aereo. A voi manca il cibo degli aerei? Per non sentire la nostra mancanza fino a martedì prossimo, vi lasciamo con queste foto fantastiche da vedere. Se avete in programma un giro a piedi della Luna, tornate per tempo. Buon fine settimana, ciao! |
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