Comunali Portici. Attesa biblica per il candidato di centrodestra, arriverà il Messia o un falso profeta ?

Ci vorrebbe un miracolo, o meglio, ci vorrebbe la persona della provvidenza. Qualcuno capace di riunire la coalizione, di tirarla fuori dalle secche nelle quali si è impantanato il centrodestra locale negli ultimi quindici anni. Ben intesi, un ricambio generazionale vero e proprio non c’è mai stato ed anche quei giovani, alcuni dei quali ormai quarantenni, che pareva potessero interpretare la nuova generazione si sono persi nei rivoli della foga che li voleva candidati ad ogni costo, e così tutti hanno conosciuto l’abboccamento con il sindaco in carica o l’innamoramento del presidente della regione. Molti hanno corso nelle liste del primo, macchiando quell’immagine di coerenza che quantomeno tra gli adepti della destra storica garantisce immacolatezza o distrugge carriere. Sono pochi quelli che hanno resistito alle sirene, quelli che piuttosto di varcare il Rubicone, si sono ritirati a vita privata o che si sono dedicati ad altro. Basterebbe un passo, basterebbe un cenno, la benedizione di quelli che ad essere generosi definiremo “sedicenti maggiorenti cittadini dei partiti” per ricostruire un’area politica che con la scintilla giusta potrebbe davvero concorrere per vincere. Un’idea nuova per la città, una cittadina o un cittadino fuori dai giochi comunali e sganciato dalle logiche del notabilato, delle consorterie provinciali e nazionali potrebbe farcela a patto di poter concorrere con le sue idee e con la collaborazione di tutti, qualcuno in grado di parlare una lingua diversa, uno o anche una senza legami insomma. Dovrebbero essere sguainati i vessilli di tutti i partiti che dovrebbero giocare senza tatticismi, senza paura di perdere, semplicemente gettando il cuore oltre l’ostacolo. La verità è che dopo il 1996, un’era fa, non c’è mai stata partita e tutto si è lentamente dissolto. In assenza di un’illuminazione messianica, che non può essere contrabbandata con la scelta di una grigia figura d’apparato, gli egoismi, i salti della quaglia, i ritorni, i veti potrebbero risultare ancora una volta determinanti e lasciare il tutto nell’oblio.   

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Lucia Dello Iacovo

Freelance

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