Condivise le preoccupazioni del candidato a sindaco della lista civica l’Unione, Vito Gravante

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Le preoccupazioni manifestate nei giorni scorsi dal candidato sindaco Vito Gravante, della lista civica l’Unione, sono ampiamente condivisibili, perché mettono in risalto le gravi difficoltà, nelle quali si trovano le Amministrazioni Comunali a lavorare.
Vito Gravante,sottolinea e precisa come le riforme che negli ultimi anni hanno interessato gli Enti Locali, hanno comportato anche un profondo mutamento gestionale per coloro che ricoprono il delicato ruolo di Amministratori.
Amministrare un Comune oggi non significa più solo scrivere indirizzi politico-strategici per il territorio che si rappresenta, poiché ad ogni Ente Locale è conferita una potestà tributaria, in funzione della quale dovrebbe corrispondere una riduzione del centralismo dello Stato.
Il nostro ente locale dotato di autonomi poteri, funzioni e responsabilità, dovrà porre in essere azioni di reperire le risorse economiche necessarie per finanziare le spese.
Tale necessità si giustifica con la riduzione dei trasferimenti da parte degli Enti sovraordinati (Stato e Regioni); questo implicherà necessariamente una diversa organizzazione dell’Ente, proprio per il reperimento di provvidenze finanziarie, volte a garantire i fondamentali servizi alla persona, da sempre assicurati dai Comuni, anche se le trascorse amministrazioni non hanno viaggiato in questa direzione.
Una così profonda innovazione strutturale a carico degli Enti Locali induce gli Amministratori ad attuare un modus operandi completamente diverso rispetto al passato, prevedendo altresì competenze specialistiche al passo con i tempi. Un buon amministratore dovrà disporre dunque dei mezzi e delle conoscenze adeguate, nonché di collaboratori sempre in grado di reperire nuove risorse; dovrà cimentarsi al meglio nella ricerca di finanziamenti europei, statali e regionali; dovrà mostrare elasticità e capacità progettuali, ponendosi sempre l’obiettivo di ridurre i costi in ogni singola fase del percorso amministrativo.
Se verrà data piena attuazione al progetto del federalismo fiscale, si assisterà ad una sempre più drastica riduzione dei trasferimenti erariali, per conferire spazio invece alla voce relativa ad entrate autonome dell’Ente Locale.
Occorre quindi puntare tutte le attenzioni sulla efficace gestione delle entrate tributarie, per compensare così il trasferimento di minori risorse, da parte dello Stato.
Bisognerà, come da noi programmato, mettere in atto un nuovo indirizzo strategico di reperimento di nuove forme di finanziamento in quanto è mutato il ruolo del servizio finanziario, che non potrà basare gli obiettivi del bilancio di previsione sui trasferimenti statali, con la conseguente attesa di erogazione degli stessi in tempi lunghissimi e con non poche tensioni di cassa.
Sarà indispensabile dare corso ad una nuova programmazione finanziaria, che permette di pianificare gli interventi per scongiurare il sistema di anticipazione di cassa analizzando nuove forme di finanziamento e nuove politiche per le tariffe. Occorrerà attivare così un processo di coinvolgimento di risorse provenienti da imprenditori e privati cittadini nell’ambito dei servizi locali.
Si dovrà guardare nella prospettiva di procedere con l’esternalizzazione di servizi, attraverso accordi di programma, con obiettivi mirati a raggiungere una gestione delle risorse disponibili in termini di efficacia ed efficienza.
Non dimentichiamo, sottolinea Raimondo, che a seguito di una grave recessione economica in atto si è assistito al crollo delle borse mondiali; coloro che hanno condotto una gestione delle finanze in modo, per così dire “troppo creativo”, ora sono costretti a ridimensionare le loro strategie e ad invitare tutti alla massima prudenza.
Alla luce di tutto questo si può ben comprendere che Amministrare non è cosa facile e non solo! I Sindaci e le amministrazioni,anche la nostra,dovrà cambiare completamente l’impostazione gestionale dell’Ente,invertendo a 360 gradi la rotta rispetto al passato; dovrà assumere un’ottica “imprenditoriale”, mentre ai dirigenti compete la gestione dei servizi pubblici in modo assolutamente innovativo, fondata su un’altrettanto innovativa forma di progettazione.
Questa tendenza porterà la nostra amministrazione a lavorare su nuovi campi: la politica continua a ritenere questo ruolo come l’ultimo di un lungo elenco di competenze. La nostra compagine è pronta per la sfida amministrativa, in quanto formata,indiscutibilmente, da persone serie e preparate in tutti i campi che riguardano la vita amministrativa dell’Ente

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