CONFERENZA-STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE PER IIL XXV° ANNIVERSARIO DELLA BARBARA UCCISIONE DEL SACERDOTE ANTICAMORRA, DON PEPPINO DIANA

IL 24 NOVEMBRE PROSSIMO, PRESSO IL SALONE DELLA CURIA VESCOVILE DI AVERSA

di Daniele Palazzo

CASAL DI PRINCIPE-In occasione del 25° anniversario del brutale assassinio del Sacerdote anticamorra, Don Peppino Diana, che pagò con la vota il suo attaccamento ai valori evangelici e la sua grande coerenza nell’istruire i fedeli della Parrocchia di San Nicola di Bari, in Casal di Principe, sull’unico modo di vivere e, quindi, testimoniare la loro vocazione alla vita cristiana, la Diocesi di Aversa, con a capo il Vescovo, Monsignor Angelo Spinillo, unitamente al Comune di Casal di Principe, al Comitato “Don Peppe Diana”, alla famiglia dell’eroico prete e alle Associazioni religiose operanti sull’intero territorio diocesano(tra queste, ricordiamo ‘”Azione Cattolica Italiana”, “Libera”, “AGESCI”, “Foulards Bianchi”, “Scuola di Pace”, “Eupolis” e la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali), invitano tutta la comunità, ecclesiale e civile, a partecipare alla manifestazione di memoria celebrativa del 19 marzo 2019, data nella quale la mano, bieca ed assassina, della camorra pose fine alla vita dell’amato Sacerdote del Signore. E’ di questi giorni, in largo anticipo, come si vede, che la Diocesi aversana e la sua massima guida spirituale il  Comunicato-Stampa di presentazione dell’evento. “Il programma della manifestaszione, in corso di definizione(estrapoliamo dal  corposo documento diramato da Monsignor Spinillo e compagnia, sarà presentato sabato 24 novembre 2018, alle ore 10.30, presso il Salone della Curia Vescovile (Strada Santa Maria a Piazza, 49) nel corso di una conferenza stampa”. Per l’occasione, il Presule aversano presenterà la lettera pastorale da lui redatta proprio per il XXV° dell’uccisione di Don Diana.”L’apposito Comitato, di cui sono parte attiva tutti i soggetti, sociali e religiosi, organizzanti(seguitiamo ad attingere dal documento fatto circolare dal Capo della Chiesa aversana e daquanti ne hanno sposato la la causa), intende favorire e coordinare lo stesso intenso coinvolgimento, vissuto ogni anno nel giorno dedicato alla memoria di Don Peppino Diana, e incoraggiare la vitalità della partecipazione che ha caratterizzato le proposte e le attività di ciascuna delle realtà che si sono ispirate a lui e al suo sacrificio. Il passare del tempo non ha fatto dimenticare nessuna delle vittime innocenti dell’assurda e terribile violenza camorrista, anzi, sempre più è cresciuta la consapevolezza delle drammatiche conseguenze della prepotenza che, per gli interessi di pochi, ha sparso tanto sangue ed ancora è causa di enormi sofferenze per le nostre terre. Siamo, dunque, tutti grati ai cittadini che, insieme ad Augusto Di Meo, che è stato vicino a Don Peppe Diana, anche nel momento della sua uccisione, sono stati voce di legalità e di cittadinanza attiva. La memoria di Don Peppino Diana porta in sé i segni di un martirio, ovvero di un’intensa testimonianza di adesione e di fedeltà alla vocazione sacerdotale ed alla propria dignità di cittadino partecipe e protagonista della vita della società civile. Il memoriale di Don Peppino porta in sé la testimonianza di vita di un sacerdote che, di fronte al grido di sofferenza del suo popolo, non si è tirato indietro, non si è nascosto dietro pretestuose forme di giustificazione della propria egoistica indifferenza. Con la sua presenza di sacerdote e di cittadino, l’autenticità della sua testimonianza di vita cristiana ha infranto un muro, ha aperto un varco alla possibilità di far penetrare una luce di speranza e forza di giustizia in territori dominati dal silenzio dell’omertà e dalla rassegnazione al male. Continuando a camminare sulle tracce indicate dalla sua testimonianza, vogliamo essere come sentinelle che vigilano e come profeti che annunciano verità, giustizia e speranza per tutta quella parte di umanità che, con noi, condivide la possibilità di vivere su questa splendida parte della terra, e di custodirla perché sia veramente “Campania Felix”. Il programma degli eventi è aperto al contributo di tutti coloro che volessero esserne partecipi: a questo scopo sarà possibile consultare il sito della Diocesi di Aversa o di ciascuno dei comitati o associazioni membri del progetto  medesimo”.Questo il cuore e l’essenza di una manifestazione che, ad imperitura memoria del sacrificio di un Sacerdote del Signore che, ligio alle sue promesse di vita cristiana e religiosa aveva fatto del Vangelo di Gesù Cristo e della Giustizia divina le sue uniche ragioni di vita.

 

 

 

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