Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno

PERMANE LO STATO DI AGITAZIONE DEI DIPENDENTI DA 11 MESI SENZA STIPENDIO.

BY GIOVANNA PAOLINO

Permane lo stato di agitazione dei dipendenti del Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno dove da ben 11 mesi non vengono pagati gli stipendi all’intero personale. Negativo, intanto, e’ stato l’esito della procedura di raffreddamento.Nella giornata di ieri i dipendenti dell’Ente hanno tenuto un sit in di protesta nei pressi della Prefettura di Caserta per segnalare il mancato rispetto dei diritti costituzionali e sindacali , in primis il diritto alla retribuzione. A protestare dirigenti, impiegati e maestranze una cui delegazione e’ stata poi ricevuta dal Vice Prefetto Immacolata Delle Curti, che ha ribadito la posizione del Palazzo di Governo nella intera vicenda : la Prefettura si e’ dichiarata disponibile ad organizzare un tavolo per sollecitare i Comuni al pagamento degli stipendi nei confronti dei dipendenti del Consorzio. In ogni caso, la responsabilita’ del mancato pagamento e’ e rimane a carico dei Comuni. Nel pomeriggio la protesta dei dipendenti del Consorzio si e’ trasferita a Villa di Briano dove ieri si e’ recato Fulvio Bonavitacola , VicePresidente della Regione Campania .

La situazione dei dipendenti del Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno e’ molto critica. L’ ente, per istituzione, deve garantire sicurezza idrogeologica ad un Comprensorio del quale fanno parte aree di ben 4 Province campane: la provincia di Caserta, che rappresenta la parte piu’ vasta del comprensorio, la provincia di Benevento,la provincia di Napoli e la provincia di Avellino. Fino al 2003 era la Regione Campania che elargiva il finanziamento al COnsorzio garantendo anche glis tipendi per i suoi dipendenti . Dal 2003 , per disposizione normativa, sono stati incaricati del finanziamento dell’ente i 78 Comuni facenti parte del Comprensorio in base alla imposizione di un tributo di bonifica riconosciuto sulla base di convenzioni siglate con l’ente. A tutt’oggi, pero’ , i Comuni si sono resi latitanti . L’ente e’ attualmente amministrato da un organo composto dai proprietari terrieri del comprensorio individuati sulla base di elezioni che si sono svolte 4 anni fa. ” CHiediamo il nostro stipendio – dicono i dipendenti del Consorzio – e chiediamo che lo Stato, attraverso la Prefettura, attraverso la Regione e attraverso i Comuni si assuma le sue responsabilita’ verso di noi come lavoratori e come cittadini”.

Altra purtroppo triste storia di malaamministrazione in un Meridione che non riesce a trovare la strada dello sviluppo.

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