Continuano i successi per Pizzarelle a Go Go

Deliziosa innovazione e proseguimento di successi per il concorso di Luigi Farina

La 6^ tappa della manifestazione Pizzarelle a Go Go, ideata e realizzata da Luigi Farina presidente dell’Associazione Spaghetti Italiani e portata avanti con la collaborazione della moglie Angela Viola, ha toccato il territorio di Frattamaggiore ospitata dalla Pizzeria & Ristorante “Pala Pizza” dove ospiti e concorrenti hanno goduto oltre al solito piacere di degustazione delle pizzarelle anche dell’innovazione portata da Farina di una leggiadra presentatrice che ha promesso di seguire anche le altre serate in programma. E’ stato così che nonostante il caldo torrido che attanaglia la nostra nazione ed anche tanti altri paesi, si è potuto gustare le sei pizzarelle proposte; 3 dallo chef Antonio Arfè e 3 dal pizzaiuolo Enrico Di Pietro artefice anche dell’ospitalità, accompagnate dal vino “Spuma66” offerto dall’Azienda Cantine Mediterranee di Napoli, e alla fine gustare il caffè Nero Oro offerto da Pielle Caffè, accompagnati dalla brillante e luminosa in tutti i suoi aspetti presentatrice Ilaria Taliano. A vincere la tappa di Frattamaggiore, alla quale hanno chiesto di partecipare anche alcuni giornalisti, è stato proprio uno di loro, Roberto Esse che ha divorato oltre 6 pizze aggiudicandosi i premi in palio per la serata: 1 confezione speciale con 2 bottiglie di “Spuma66” prodotto da Cantine Mediterranee, 1 confezione di cialde di caffè Nero Oro offerto da Pielle Caffè, 1 Zizzona di Battipaglia offerta dal “Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP” prodotta dal “Caseificio Colonne” di Castel Volturno.
La classifica generale che permetterà ai primi classificati di disputare la super tappa finale con l’assegnazione dei super premi delle varie aziende sponsor della manifestazione, vede primeggiare il Cav. Giuseppe Di Napoli seguito da Giuseppe Liguori ed ancora da Dante Di Domenico.

I tre interessanti personaggi hanno suscitato l’interesse di sentire, a viva voce, delle loro impressioni sulla serata e comunque di approfondire una loro conoscenza. Le interviste sono partite dal 58enne gran Mestro chef Antonio Artfè, dell’Associazione Cuochi Professionali Italiani, che svolge la professione di cuoco da 35 anni circa, iniziata nella propria azienda ricevuta poi in eredità. Arfè ha dichiarato: “Quella che dapprima era una salumeria di gran prestigio, è poi cresciuta ancora e secondo le esigenze del mercato unitamente alla mia passione è stata portata ad un punto di riferimento per la gastronomia del Gran Gusto, in via Giacomo Piscicelli, nel centro di Napoli tra piazza Amedeo e la Riviera de Chiaia. Attualmente elaboriamo specialità gastronomiche per l’intero anno con particolare incremento per quelle natalizie e pasquali per le quali, come per tutta la nostra cucina, riusciamo a conservare le tradizioni aggiungendo quel tocco in più di modernità, ma sempre senza stravolgere la struttura e l’essenzialità delle tradizionali ricette così come create all’epoca da grandi maestri della cucina. L’uso dei prodotti di prima qualità ed i metodi artigianali sono il successo del nostro lavoro. Questa sera, anche con le pizzarelle che elaborerò in alternanza a quelle proposte da Enrico Di Pietro, offrirò agli ospiti della serata ideata da Luigi Farina quel tocco delle mie creazioni, dando una esaltazione, come è nel mio spirito creativo, ai prodotti campani e alle delizie del golfo de Napoli”. Alla domanda: i tuoi impegni partecipativi? Arfè risponde ”Rivesto la carica di Consigliere nazionale dell’APCI ed ho da non molto partecipato ad una serata dall’intento che – Uniti si vince- svoltasi a -Villa Lucrezio a Posillipo- dove chef patron è il presidente regionale Campano dell’APCI Arturo Fusco, creata dal presidente provinciale dell’APCI Fabio Ometo, ed in giuria insieme a Roberto Carcangiu, presidente nazionale del sodalizio che ha fortemente sostenuto l’idea, ho offerto il mio contributo all’iniziativa che insieme all’AIRC ha permesso di devolvere integralmente il ricavato della serata al sostegno della ricerca sul cancro. Ci sono ora molti progetti in cantiere ed il prossimo sarà il 39° Host di Milano, in programma dal 23 al 27 ottobre.”
Approfondiamo la conoscenza del maestro pizzaiuolo Enrico Di Pietro, titolare del ristorante-pizzeria Pala Pizza di Frattamaggiore
con delle domande postegli alle quali così risponde: “Ho conosciuto a Parma al “Campionato Mondiale della Pizza” il Maestro Arfè e ci siamo molto stimati sin dall’inizio per cui ho colto l’opportunità di invitarlo a partecipare a questo evento che Luigi Farina mi ha proposto di svolgere nella mia pizzeria. Amo la pizza ed esercito questo mestiere con passione e professionalità ed avendo appena incontrato lo Chef Antonio Arfè, nel quale ho riconosciuto la grande passione di lavoro con le proprie mani e la propria arte che io ho per la pizza applicata alla cucina, ne è nata subito una grande simpatia e solidarietà. Essendo una manifestazione originale, quella delle Pizzarelle a Go Go, sia io che Arfè l’abbiamo realizzata con uno spirito di grande collaborazione. A Parma ho gareggiato e fra tanti concorrenti per la Pizza STG sono giunto decimo ed è stata per me una grande soddisfazione sia l’aver partecipato che l’aver raggiunto un risultato decisamente positivo. Per le mie pizze adopero la Farina Caputo 00 Blu e realizzo un impasto diretto con 10/12 ore di lievitazione. Collaboro con l’Associazione Pizzaioli Napoletani della quale è presidente Sergio Miccù, che da anni svolge, con proselitismo, questo lavoro di approfondimento, sviluppo, e diffusione dell’autentica pizza napoletana in Campania, in Italia e nel Mondo ed io stesso ne sono artefice perchè partecipo alla formazione di nuovi talenti dell’arte della pizza napoletana. Unitamente al sodalizio dell’APN al quale sono iscritto ed insieme a miei colleghi grandi maestri pizzaiuoli e super premiati nel mondo come ad esempio ne cito uno Umberto Fornito che oltre ad essere mio amico è a pochi passi da me e vanta il titolo di primo campione del mondo dell’STG, stiamo sostenendo il percorso per il riconoscimento dell’”Arte dei Pizzaiuoli Napoletani”, presentato alla Commissione italiana Unesco, perchè raggiunga l’ok definitivo all’inserimento della pizza nella lista Unesco del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, cosa che ritengo possa dare anche uno sviluppo all’economia italiana”.
Alla puntata di Pizzarelle a Go Go, che d’ora in poi propone una nuova nota di professionalità aggiungendo alle serate anche un personaggio che le presenta, non poteva mancare un’intervista a quella che è stata l’attrattiva, la vivalizzatrice e la coloratrice, con grande professionalità, d’una serata dove il caldo ha fatto da padrone e se non fosse stato per questa bellezza sopraggiunta forse non si sarebbe neppure riusciti ad affrontarla. Certamente perchè l’attraente e fascinosa Ilaria Taliano, con la sua cordialità e simpatica briosità, unita alle personali doti di bellezza fisica, è riuscita a fare sopportare agli ospiti le problematiche, che continuiamo a riscontrare in tanti locali di Napoli, dovute alla mancanza de una climatizzazione degli ambienti, cosa estremamente necessaria perchè un buon cibo servito possa essere tranquillamente gustato. Dopo tanto parlare, a termine serata, la 29enne Ilaria Taliano ci ha svelato un po’ della sua giovane vita dicendo: ”Mi sono trovata qui per caso, perchè essendo amica di un’ospite della serata creata dall’Associazione Spaghetti Italiani presieduta da Luigi Farina, la figlia del gran maestro chef Antonio Arfè, mi è stato proposto di presentare l’evento ed io ho accettato di buon gusto affrontando un compito che ho svolto solo poche volte. Penso che abbia ottenuto un buon piazzamento vista l’attenzione rivolta dal pubblico ai miei interventi di presentazione ed i conseguenti applausi ricevuti. Nella vita svolgo tutt’altro lavoro perchè faccio la segretaria, ho studiato Beni Culturali, studio canto e chitarra, mi dicono che ho una bella voce ed a volte mi diletto a cantare ed anche in questo settore professionale ricevo applausi e valide considerazioni di apprezzamento, ma devo aggiungere che non mi occupo di Enogastronomia e quindi se sono stata scelta nel mondo di Farina è solo per un positiva sua considerazione della mia persona.
L’Italia penso che, più d’ogni altra nazione, sia il paese che vanta da millenni invenzione e creazione ed il fatto che attualmente ci sia un fermo culturale spaventa un po’ noi giovani. Perchè l’Italia più di qualsiasi paese al mondo vanta la creazione artistica culturale in generale come anche quella enogastronomica per fare riferimento anche a questa circostanza nella quale ci troviamo a parlare. Siamo il paese che a livello enogastronomico ha dato di più, in generale, basti pensare alla Dieta Mediterranea, la più ricca di valori di alimentazione che permettono di allontanare o addirittura debellare i danni procurati da un aumento di colesterolo e tanto altro. Il mio papà calabrese e mia mamma napoletana di Mergellina mi hanno dato i natali sul fianco di Partenope, sono stata partorita infatti all’Ospedale Fatebenefratelli, in una delle zone più panoramiche e belle della mia Napoli che sin da piccola ho amato sempre per le sue tante potenzialità che esprime e che potrebbe esprimere, a mio avviso, molto ma molto di più, basti pensare che oltre alle bellezze paesaggistiche possiede tanti siti culturali, storici e di grande interesse ed a tutto questo si aggiunge il dialetto che è una vera lingua ed ancora la prestigiosa ed accattivante sua enogastronomia espressa dai suoi vini, dai suoi piatti, dai suoi dolci e dalla irresistibile Vera pizza che solo a Napoli si può assaporare veramente con i suoi gusti anche perchè mangiata a Napoli o nel suo interland dobbiamo dire è nata cosa!”. Terminando alla superdinamica Ilaria dall’aspetto ancor più giovanile dei non certo tanni anni d’età che ha, a mò di bambina nella quale abbiamo scoperto tante potenzialità di sviluppo e crescita per il suo futuro chiediamo: da grande cosa ti piacerebbe fare? E la Taliano risponde: “Voglio peregrinare da una cosa all’altra perchè la monotonia certamente non la gradisco, mi piace spostarmi in generale seguendo l’idea di cambiare, cosa che permette di evolversi e non rimanere sempre legata ad un lavoro che svolgo con piacere a Napoli e mi auguro di poter continuare a farlo, ma che certamente se non devessi avere altre possibilità per sviluppare la mia persona, la mia personalità e per dare sfogo ai miei interessi professionali e poterli esprimere al meglio dopo averli approfonditi, penso che valuterei anche opportunità di lavoro all’estero, se veramente vantaggiose e non parlo solo dal lato finanziario ansi questo lo vedo come secondario rispetto al vero successo professionale che desidero in primis possa essermi riconosciuto. Certamente non riuscirei a stare molto tempo lontana da Napoli, poi non so, ma so che mi piace tanto viaggiare ed approfondire le mie conoscenze e questo l’ho fatto e continuo a farlo con grande interesse però provo sempre una mancanza della mia Napoli quando mi allontano e non vedo l’ora di tornarvi. Perchè Napoli possiede le proprietà per farti fare un complesso ed eclettico viaggio, noi facciamo muovendoci in Napoli, un viaggio nel viaggio , ogni volta si notano in lei delle particolarità, delle sfaccettature, monumenti che non avevi visto e poi il popolo napoletano con grande teatralità e la stessa teatralità della città dalle mille sfaccettature, proprio come affermava l’indimenticabile Pino Daniele con il suo brano “Napule è mille culure”.
Il prossimo appuntamento per ”Pizzaarelle a Go Go”, in collaborazione con l’AVPN, avrà luogo lunedì 7 settembre, alle ore 20,30 a Acerra, ospitato dalla pizzeria “Bella Napoli”, con il pizzaiolo Vincenzo Di Fiore ed uno chef ancora da definire.

Giuseppe De Girolamo

 

1Al centro la figlia di Arfè

2da sin. Arfè, Taliano e Di PIetro

3da sin. Arfè, Taliano, Farina e Di Pietro

4Le sei pizzarelle della serata

5Roberto Esse riceve i premi

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