Convegno di bioetica: la procreazione assistita tra scienza e religione

Procreazione assistita. Quali limiti per la scienza?
Mondo accademico, giuridico e religioso a confronto a Roma il 25 ottobre
Il 25 ottobre p.v., presso l’Hotel Minerva a piazza della Minerva a Roma, si terrà il quinto Convegno di Bioetica dal titolo “Di chi sono questi figli? Problematiche della Procreazione medicalmente assistita”.
CONVEGNO DI BIOETICA
in Roma il 25 ottobre 2014
Hotel della Minerva, Piazza della Minerva, Roma
“DI CHI SONO QUESTI FIGLI?
“Problematiche della Procreazione medicalmente assistita”
Introduzione al Convegno da parte del Prof. Avv. Antonio Binni della Gran Loggia d’Italia.
Presentazione degli Atti del Convegno di Bioetica del 2013 “Bioetica dell’alimentazione”.
0re 10,30: Prof. Luisella Battaglia (professore ordinario di ‘Filosofia Morale’ e di ‘Bioetica’ presso l’Università di Genova. Membro del Comitato Nazionale per la Bioetica) “La procreazione assistita nel dibattito bioetico”.
Ore 11,00 Prof. Avv. Ivan Iurlo (Direttore del dipartimento di bioetica dell’università di Ryki – Varsavia) “La procreazione medicalmente assistita nel panorama legislativo e giurisprudenziale italiano”
Ore 11,30 Prof. Giovanni Colpi (Unità di Andrologia, Ospedale San Paolo – Polo Universitario, Milano Direttore Scientifico dell’ISES, Milano ) “Procreazione medicalmente assistita, stato dell’arte”.
Ore 12,00: Prof. Edoardo Boncinelli (Genetista. Docente presso Ist.S. Raffaele, Milano. Ordinario di Biologia. Già Direttore della SISSA, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati): “Presente e futuro della Genetica”.
Modera Renato Ariano, medico internista e Presidente della Commissione di Bioetica della GLdI.
A seguire Tavola rotonda “Panoramica sulle prospettive future della Procreazione medicalmente assistita”con i rappresentanti del mondo religioso cattolico e valdese e di associazioni laiche.

Un’analisi e un confronto sulle ragioni che negli ultimi anni hanno portato i temi della bioetica sotto i riflettori. Una materia diventata oggetto di attenzione anche da parte dei Governi e dei Parlamenti di molti paesi, nonché di Istituzioni internazionali come il Consiglio d’Europa, la Commissione delle Comunità Europee, il Parlamento Europeo e quello italiano.
“Anche in Italia occorre favorire un più ampio dibattito nazionale sui temi della bioetica, un dibattito che coinvolga tutta la società civile in ogni sua articolazione, istituzionale e spontanea, come accade già negli USA e in altri paese europei” – sottolinea il Professor Antonio Binni, avvocato e promotore dell’iniziativa per conto della Gran Loggia d’Italia.
Il vertiginoso sviluppo scientifico e tecnologico delle scienze mediche e biologiche ha generato, in questi ultimi decenni, problematiche etiche e comportamentali nuove che ci obbligano ad altrettanto nuove riflessioni e scelte. Difatti, grazie appunto a questi straordinari progressi, l’umanità comincia ad avere il controllo dei processi biologici, con conseguenze spesso difficilmente prevedibili, a volte pericolose per la dignità della persona e giudicate diversamente, secondo i diversi paradigmi etici.
“Per un’associazione come la Massoneria, che si propone come patto etico-morale tra persone libere che lavorano insieme al bene e al progresso della Patria e dell’Umanità, l’accostamento ai temi bioetici è uno sbocco naturale e fisiologico” rileva il professor Binni.
La scelta del tema, diverso da quello dei precedenti convegni, appare quanto mai attuale se si ricorda la recente decisione della Consulta che ha stabilito che il divieto di fecondazione eterologa è incostituzionale, dichiarando l’illegittimità della norma (articoli 4, comma 3, 9, commi 1 e 3 e 12, comma 1) che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta. Questo provvedimento ha creato una situazione di confusione generale anche a causa della disparità di vedute tra Governo e alcune Regioni (come la Toscana).
Le problematiche bioetiche che scaturiscono da questa situazione sono numerose e complesse. Occorre chiarire alcune questioni cruciali: la gestione delle differenze tra le diverse “forme” della genitorialità, il diritto all’anonimato dei donatori contrapposto al diritto dei generati a conoscere la propria origine, la gestione dei possibili conflitti tra le diverse “maternità” che entrano in gioco (com’è successo recentemente con lo scambio di embrioni nell’Ospedale Pertini di Roma), le eventuali derive eugenetiche che potrebbero generarsi, in futuro.
Sono evidenti quindi le notevoli connessioni di questi temi con la religione ed altrettanto evidenti le cause delle reazioni dei non credenti al riguardo. La bioetica cattolica ufficiale si muove all’interno del paradigma della sacralità e indisponibilità della vita. Alle interpretazioni bioetiche religiose, tuttavia, si aggiunge quella laica.
Occorre sempre considerare le complessità della realtà che viviamo. Nella nostra società, che tende a diventare sempre più polietnica e multiculturale, convivono visioni diverse dell’uomo e della morale. Per questo è difficile pensare possa esistere un canone morale a vocazione universale.
Una visione massonica dei problemi bioetici, ispirata alla ragione e alla tolleranza, non potrà mai imporsi a coloro che credono in valori e principi diversi. Anche se la dialettica delle idee rendesse inevitabile il contrasto, la scelta massonica sarà di non trasformarlo mai in conflitto, cercando un accordo e un rispetto reciproco. A questo proposito, accettare un pluralismo d’idee non va confuso con il relativismo, come troppo spesso sostengono i nostri critici. Difatti, i parametri di comportamento che guideranno le nostre riflessioni e le nostre scelte, saranno sempre rappresentati dalla libertà di ricerca, dall’autonomia delle persone, dalla tolleranza ei confronti delle idee altrui.
Per questi motivi, dal 2008, la Gran Loggia d’Italia ha contribuito fattivamente a questo dibattito generale, costituendo una propria Commissione Nazionale di Bioetica, che raccoglie i contributi di diversi fratelli esperti del settore in Quaderni di Bioetica annuali e in un Convegno nazionale pure annuale. La Commissione ha già organizzato quattro convegni a carattere nazionale: il primo a Torino, nel 2010, sul tema del “Fine Vita”; il secondo, nel 2011, a Genova, sul tema “Ambiente e Biodiversità”; un terzo, nel 2012, a Udine,dal titolo “Vita e pensiero dei momenti ultimi”; il quarto, a Grosseto, nel 2013, intitolato “Non di solo pane. Bioetica dell’alimentazione”. Di questo Convegno sono appena stati pubblicati gli Atti, che saranno a disposizione dei partecipanti al convegno, presso il desk di iscrizione al Congresso oppure inviati in seguito, via mail, in formato PDF a chi ne facesse richiesta alla segreteria di Roma.

 

 

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