Crollo del ponte di Albiano, Konsumer: “Basta giocare con la vita delle persone”

Il Crollo del ponte di Albiano, che univa le vallate della Val di Magra e della Val di Vara, al confine tra Toscana e Liguria, rappresenta un nuovo fallimento nella gestione delle opere pubbliche italiane ed un nuovo simbolo di degrado ed incuria. Passato due anni fa dalla Provincia all’Anas, la situazione è collassata in tutti i sensi, arrivando a ferire due persone. Una catastrofe annunciata e denunciata sia dai cittadini che dalle istituzioni, nonostante il ponte fosse stato stranamente promosso dall’Anas, senza nemmeno una riduzione dei carichi. Fabrizio Premuti, Presidente Konsumer Italia, sul caso ha dichiarato: “Un ponte crolla in un istante preciso, ma per una manutenzione che manca negli anni. È inammissibile lo scaricabarile a cui assistiamo ed è inaccettabile che dopo il crollo del Ponte Morandi non si sia provveduto in alcun modo, nonostante le numerose segnalazioni. Solo le misure di contenimento per il Coronavirus hanno evitato una vera e propria tragedia. Grazie alle disposizioni anti contagio infatti, che hanno quasi azzerato la circolazione dei mezzi, non sono morti altri innocenti come a Genova.”

“Intanto, mentre si combatte l’emergenza da Covid – continua il capo della Konsumer – rischiamo di dimenticare le emergenze croniche di questo Paese, e tra queste proprio la manutenzione delle infrastrutture, che non solo grava economicamente sui cittadini, ma rappresenta un pericolo costante per la vita degli stessi.”

“La politica, che prima del Coronavirus si intratteneva con chiacchiere populiste, deve garantire l’apertura dei cantieri, altrimenti si verseranno sempre e solo lacrime di coccodrillo” ha concluso Premuti.

Ufficio Stampa Konsumer Nazionale

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