Dal libro di Matilde Maisto ‘HO BISOGNO DI SOGNARE’: “Lettera aperta a mia sorella Mena”

(Attimi di Malinconia!)

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LETTERA APERTA

A MIA SORELLA MENA

 

Mia cara Mena,

ti scrivo questa lettera perché in questo momento non so che cos’altro fare per te!

Voglio che tu senta, anche a così tanta distanza, il bene che ti voglio. Noi siamo una famiglia numerosa. Io ho altre due sorelle e tre fratelli, ma tu SEI SPECIALE!

Sei, sì, mia sorella, ma anche la mia migliore amica e, nel contempo, sei anche la persona che ha saputo farmi da mamma, che mi ha coccolata e viziata, ma anche sgridata, quando ce n’è stato bisogno.

Sei la persona che ha saputo consolarmi quando ho avuto dei problemi, che ha pianto e gioito con me nei momenti belli ed in quelli brutti della mia vita.

Il destino ha voluto legarci indissolubilmente con un filo invisibile e poi ci ha portate così lontane l’una dall’altra.

La lontananza ha fatto soffrire molto di più te, Mena. Hai sentito la mia mancanza come si può sentire la mancanza dell’aria. Io, invece, pur essendo la più piccola fra le due, ho avvertito di meno la distanza, ma non perché io non ti voglia “un bene dell’anima”, ma solo perché io sono una persona che riesce sempre a trovare interessi nuovi, che mi impegnano sempre molto e riescono a riempirmi la vita.

A volte sono stata un poco antipatica con te, ti ho detto che eri esagerata, che dovevi vivere la tua vita, perché comunque io stavo vivendo serenamente la mia; eppure, sai, ora voglio rivelarti che questo l’ho detto con la speranza che tu arrivassi quasi ad odiarmi, Mena; non volevo che tu soffrissi a causa mia, piuttosto avrei preferito che tu mi mandassi al diavolo!

Ma ora, mia cara sorella, sento il forte bisogno di dirti che anche tu mi sei sempre mancata, anche nelle cose più semplici, nella quotidianità; guardo perciò con occhio molto benevolo due sorelle che magari stanno facendo una passeggiata o che prendono un gelato al bar o che preparano insieme i dolci…

Io ho imparato a mie spese a stare da sola ed in realtà sono stata semplicemente più pratica di te; tu invece hai contiuato a dire a tutti quanto io ti mancassi. Mi dispiace, Mena, non avrei voluto mai e poi mai farti soffrire, eppure l’ho fatto!

Perdonami, ti prego e sappi, una buona volta, che, sebbene io stia qui e tu là, io ti sono e ti sarò sempre vicino, perché

TI VOGLIO BENE!

E’ probabile che coloro che leggeranno questa lettera resteranno un po’ meravigliati e magari qualcuno dirà: Ma quante storie! Voglio dirti subito che a me non importa nulla del parere degli altri, desidero solo che il mio messaggio arrivi a te.

Ti abbraccio forte, forte! Tilde

 

8 aprile 2008

 

N.B. Oggi, 6 Ottobre 2016, mia sorella Mena non c’è più, è partita per il suo lungo viaggio senza ritorno!

Ora io sento solo un cuore colmo di malinconia e solitudine.

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