Degrado villetta Via Avellino e Comitato Rionale Acquaviva. Il Comune non è punibile

Degrado Rione Acquaviva e Villetta di Via Avellino. Il Pubblico Ministero di Santa Maria C.V. ,Dott. Gennaro Damiano, ha chiesto l ‘ archiviazione del procedimento intrapreso da Pietro D’Alessandro, Componente del Comitato Rionale Acquaviva, di cui e’ Presidente Antonio Rea, contro l’Amministrazione Comunale di Caserta .Il procedimento aveva avuto inizio con l’atto di denuncia presentato da Pietro D’Alessandro per l’atteggiamento omissivo del Comune rispetto allo stato di degrado e di incuria di un parco pubblico nonche’ per la mancata esecuzione di un provvedimento giurisdizionale che imponeva a Palazzo Castropignano di adottare tutte le misure necessarie. Un vero e proprio ceffone a questo quartiere abbandonato dalle istituzioni da molti anni e che solo recentemente torna alla ribalta delle cronache , ovvero in prossimita’ della campagna elettorale. Pietro D’Alessandro , legalmente rappresentato dall’Avvocato Luigi Pace, ha sempre cercato di tutelare la Villetta di Via Avellino, spesso meta di sbandati, provvedendo a proprie spese anche alla manutenzione della stessa. Ma niente di fatto. “La Magistratura- spiega Luigi Pace- ha affermato che in questo caso da parte del Comune non si configura il requisito della indifferIbilita’ e dell’ urgenza dell’atto necessario per dare un segnale di riqualificazione del quartiere Rione Acquaviva”. Il PM Damiano ha infatti affermato che in questo caso manca la necessita’ da parte del Comune di Caserta di eseguire l’ordine del giudice di provvedere di provvedere ad eliminare il degrado del parco pubblico. In altri termini , anche se si parla di degrado del quartiere Acquaviva, il Comune di Caserta non e’ punibile dal momento che non risulta punibile la mera omissione di atti rientranti nelle attribuzioni di soggetti pubblici . Risulta punibile, invece, solo il rifiuto da parte dell’ente pubblico di quegli atti che devono essere compiuti con urgenza e senza ritardo per la tutela degli interessi collettivi. ” Il Giudice- spiega l’Avvocato Pace- aveva indicato al Comune di provvedere alla salvaguardia del parco e alla nomina id un custode senza indicazioni temporali o la fissazione di termini temporali”. Dunque nessuna punibilita’ per il Comune di Caserta. E il degrado continua.

GIOVANNA PAOLINO

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