DOMANI MATTINA, 23 OTTOBRE, OLTRE DIECIMILA STUDENTI AVERSANI AL VOTO PER DARE UN NUOVO VOLTO ALLA COSIDDETTA ‘TERRA DE FUOCHI’

di Daniele Palazzo

AVERSA-Nonostante le gravi e note problematiche da cui la Terra, cosiddetta “dei Fuochi”, è interessata ogni giorno,  le emergenze che, la interessano, rischiano di sopravanzare il lavoro delle Istituzioni e delle Associazioni  di Volontariato che ne coadiuvano e condividono l’azione, si registrano nuove ed efficaci misure di approccio alla non certo rosea situazione. Tra queste, quella assunta, fin dal 2015, dalla Diocesi di Aversa e, in primis, dalla sua massima guida spirituale, S.E. Mosignor Angelo Spinillo, che punta tutto si bambini, che, poi, alla fin fine,  sono e rappresentano la società del domani. La trovata del presule aversano, che ha mietuto plausi e consensi un po’ dovunque, nel lambito del territorio diocesano, troverà nuova linfa domani mattina, 23 ottobre, quando un esercito di oltre 10.000 mila studenti, medi ed elementari, dell’intera estensione territoriale della diocesi di Aversa, saranno impegnati in una speciale molto attesa espre4ssione di voto per la costituzione dei Parlamentini dei diversi Istituti di appartenenza. Al fine di rendere migliore servizio ai nostri affezionati lettori, riportiamo ampi sprazzi del Comunicato- Stampa, di presentazione dell’evento in trattazione. “Martedì, 23 ottobre, oltre 10mila bambini e ragazzi, delle classi che vanno dalla terza elementare alla terza media, espressioni di 20 Scuole e 14 Comuni del territorio, andranno al voto per formare i vari Parlamentini d’Istituto. Per i piccoli elettori, sarà un voto vero, la prima espressione di voto della loro vita, che si inquadra in quella che è la prima tappa del percorso “A Piccoli Passi”, promosso dalla Diocesi di Aversa già dal 2015. Il voto si svolgerà con regole concordate, ovvero osservando un Regolamento condiviso per la partecipazione studentesca territoriale. Dopo il voto, infatti, le assemblee di classe saranno presiedute e verbalizzate dagli eletti. I Parlamentini d’Istituto convergeranno poi in un Parlamento territoriale, mentre le sedute dei singoli Parlamentini saranno richieste dagli studenti o convocate dal Dirigente scolastico. Si attiva, così, una rete democratica fondamentale per l’ascolto dei bisogni e per la pratica della partecipazione alle decisioni. Gli organi eletti saranno orientati a occuparsi non solo di questioni interne, ma anche della vita della città e del territorio. Problemi veri, non simulati, che, alla fine dell’anno scolastico, saranno portati all’attenzione delle diverse Amministrazioni Comunali, sotto forma di osservazioni e proposte. Con i Comuni disponibili, inoltre, saranno aperti tavoli di “A Piccoli Passi” per la soluzione di problemi della città. Il percorso, si evince ancora dal documento diffuso dalla Curia aversana, è sostenuto da un partenariato sociale territoriale, coordinato dall’Ufficio per la Pastorale Sociale della Diocesi, la cui funzione sarà quella di supportare, con competenze specifiche, il lavoro degli insegnanti, aprendo un dialogo con la cittadinanza, che nelle comunità scolastiche vede l’unico vero luogo d’incontro permanente. Scuole incubatrici d’innovazione sociale, dunque: questo è il senso della scommessa.” Le operazioni di voto, in quanto tali,“si svolgeranno operando nel solco della testimonianza di vita del compianto collega Giancarlo Siani, giovane reporter del quotidiano “Il Mattino”, ucciso, non ancora trentenne, dalla camorra dell’hinterland napoletano. Il voto di domani è stato nuovamente presentato, questa mattina, nella sala consiliare del Comune di Aversa, dove, alla presenza, di Monsignor Spinillo, si sono confrontati, con argomentazioni molto valide ed incisive, i Signori Paolo Siani e Marisa Diana, le cui persone, per la notorietà che, purtroppo, gli è piombata addosso, non hanno bisogno di altre presentazioni, nonchè Maria Liguori, moglie del Vigile di Acerra che aveva eroicamente combattuto l’inquinamento della sua terra. Tutti, con il titolare della diocesi aversana, hanno sottolineato l’importanza dell’argomento medesimo, a patto, però, che hanno affermato, all’unisono e con parole loro, “ogni elemento del nostro tessuto sociale lavori nella medesima direzione, che, poi, altro non è che liberare le nostre terre dal business dei rifiuti e di che, camorra compresa, attentando continuamente alla salute dei suoi simili, ne ricava illeciti profitti.”

 

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