Una donna nella Letteratura: Penelope

Penelope è una figura della mitologia greca, figlia di Icaro e di Policaste, moglie di Ulisse, madre di Telemaco, Poliporte e Arcesilao. Discendeva da parte di padre dal grande eroe Perseo (Icaro era suo nipote) ed era cugina di Elena. Prende il nome da un mito riguardante la sua infanzia: quando nacque fu gettata in mare per ordine del padre,  fu salvata da alcune anatre che, tenendola a galla, la portarono verso la spiaggia più vicina. Dopo questo evento, i genitori la ripresero con loro e le diedero il nome di Penelope, che significa appunto anatra.

Attese per vent’anni il ritorno di Ulisse, partito per la guerra a Troia, crescendo da sola il piccolo Telemaco e evitando di scegliere uno tra i proci, nobili pretendenti alla sua mano, anche grazie al famoso stratagemma della tela: di giorno tesseva il sudario per Laerte, padre di Ulisse, mentre di notte lo disfaceva. Avendo promesso ai proci che avrebbe scelto il futuro marito al termine del lavoro, rimandava all’infinito il momento della scelta.

L’astuzia di Penelope, tuttavia, durò “solo” per poco meno di quattro anni a causa di un’ancella traditrice che riferì ai proci l’inganno della regina. Alla fine, Ulisse tornò, uccise i proci e si ricongiunse con la moglie

Tornato nuovamente a casa dopo l’estremo viaggio, Ulisse potè nuovamente godere della moglie e secondo una versione la rese incinta di altri due figli: Poliporte e Arcesilao.

La mattina dopo l’uccisione dei proci, Ulisse si recò dal vecchio Laerte  lo portò alla reggia. Non erano finite le ostilità: alcuni cittadini itacesi cercarono di vendicare la morte dei Proci, ma ancora una volta intervenne Pallade Atena; grazie al suo aiuto venne sigillato un patto di pace tra Ulisse e il suo popolo, e finalmente, dopo tanti anni, tornarono la serenità e la calma sull’isola di Itaca e nell’animo inquieto ed errabondo di Ulisse.

Penelope è il simbolo per antonomasia della fedeltà coniugale femminile.

Approfondimenti:

Il mito più diffuso la vuole come madre affettuosa e moglie fedele, ma alcuni miti narrano che Penelope tradì Ulisse col dio Ermes e che unitasi a lui generò il dio Pan (Cicerone, “La natura degli dèi”).

In un’altra versione del mito, Penelope si era unita con tutti i pretendenti, generando un bambino mostruoso cui imposero il nome Pan e Ulisse al suo ritorno, disgustato dalla mostruosità del nato, riprese rapidamente il suo peregrinare.

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