GRAZZANISE: FESTA DELL’ASSUNTA: UNA SERENATA ALLA MADONNA CON CANTI POPOLARI

Alle ore 22 del 15 agosto, in Via Volturno, ad iniziativa del prof. Tiziano Izzo, una serenata alla Madonna con canti popolari, in tandem con l’associazione “Figli di Cibele”, ritorna la recita del Rosario in dialetto

GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – Tra “Buon Ferragosto” e “Buona Festa dell’Assunta” corre un’abissale differenza, la stessa che fortemente distingue il desiderio di relax-svago-divertimento ad oltranza-trionfo dell’effimero dalla religiosa aspirazione ad inneggiare alla Vergine Maria nel giorno dell’anno in cui la Chiesa cattolica celebra la sua Assunzione in Cielo in corpo ed anima.

Ebbene su questo secondo versante si colloca, proprio per il 15 agosto, l’iniziativa di preghiera che, da qualche anno, propone  il prof. Tiziano Izzo (docente di teologia a Milano e grazzanisano purosangue, nel senso che avverte profondamente il valore delle sue origini e, quando torna in paese, si adopera “toto corde” per organizzare attività di carattere storico, sociale e soprattutto religioso).

Così, nel 2019, si è recitato, presso l’abitazione della famiglia di Rosario Terribile, il tradizionale Rosario dell’Assunta in dialetto: riscoperta, indubbiamente coinvolgente, di un rito prediletto dalle generazioni dell’antica civiltà contadina locale. Quest’anno – fa sapere il prof. Izzo attraverso una nota-stampa – alle 22 del 15 agosto, in Via Volturno, davanti alla statua dell’Immacolata posta là dove un tempo s’imboccava l’abbattuto ponte di ferro e legno, “ci sarà una serenata alla Madonna con canti della tradizione popolare napoletana, a partire dal ‘700 e fino al ‘900, resi famosi anche dal maestro Roberto De Simone e da Marcello Colasurdo”.

Il prof. Izzo, infatti, intende “riprendere la tradizione del canto a ‘fronn e limon’ caro ai campi e ai cortili del sud e carico di una forte valenza antropologico-culturale che nasce dai culti pagani e viene cristianizzato da diversi artisti cristiani”.

Spiega infine il promotore: “Grazie alla generosità economica di alcune famiglie di Grazzanise e con l’entusiasmo e la disponibilità degli abitanti del rione, coordinati dalla signora Rina Parisi Pezzera e dal sempre disponibile Centro Anziani “N. D’Abrosca”, nella serata di sabato 15 l’associazione ‘Figli di Cibele’ della vicina Trentola Ducenta animerà il rosario in dialetto che è un vero e proprio esorcismo benefico popolare. L’esistenza di questa associazione è frutto della passata esperienza musicale dei suoi aderenti; la sua attività si focalizza sulla ricerca delle radici ancestrali della cultura meridionale e sulla riproposizione e divulgazione della tradizione musicale popolare, veicolo di un sapere antico tramandato oralmente. Grazzanise ha dunque l’opportunità di rivivere un pezzo della sua storia con canti eseguiti nelle campagne proprio a ‘fronn e limon’. Rispettando il distanziamento e le altre dovute precauzioni imposte dal Covid 19, aspetto una nutrita partecipazione”. Auspichiamo quindi che non rimanga delusa la vibrante attesa.

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