I FANTASTICI INCONTRI DI “LETTERATITUDINI” NEL CORSO DELLA STAGIONE CULTURALE 2016/2017

Cancello ed Arnone (Elisa Cacciapuoti) – La coordinatrice del gruppo, Matilde Maisto, a chiusura dell’anno culturale 2016/2017, (che va da Ottobre a Maggio dell’anno successivo) fa un bilancio delle varie attività messe in cantiere nel corso dell’ultimo anno,   facendo chiarimenti e parlando dei mutamenti che l’Associazione ha  maturato nel corso degli anni.

Letteratitudini – lei dice – è un’Associazione culturale che nasce sul territorio di Cancello ed Arnone, esattamente il 30 Aprile 2009.

Promotrice del sodalizio appunto Matilde Maisto, che ancora oggi coordina il gruppo con   impegno, ed anche con  grande soddisfazione per le ottime serate che si riescono ad organizzare, incontri che hanno l’obiettivo di arricchire culturalmente i vari componenti, ma anche di trascorrere una piacevole serata in allegria ed amicizia.

I partecipanti, diciamo ‘storici’ dell’aggregazione sono in ordine alfabetico: Giannetta Capozzi, Lella Coppola, Arkin Jasufi, Felicetta Montella, Raffaele Raimondo, Laura Sciorio, Marinella Viola, oltre, ovviamente , a Matilde Maisto, che ricopre il ruolo di coordinatrice del gruppo e di ospite/ospitante, dal momento che gli incontri avvengono presso il salotto di casa sua che può considerarsi a tutti gli effetti “Il salotto letterario di Cancello ed Arnone”.

Gli incontri sono mensili e ognuno di essi vede un tema ed un relatore per la serata. Moltissimi sono gli argomenti sin’ora trattati, ma in questa sede ricorderemo solo quelli riferiti all’anno in corso.

E’ bello constatare – dice la Maisto – che ad oggi i soci che amano la letteratura sono sensibilmente aumentati, infatti al gruppo iniziale si sono aggiunti: Mattia Branco, Pina Ciaramella, Rita Ciaramella, Raffaele De Lucia, Mina Iazzetta, Italia Iovine, Franco Martino, Giovanna Paolino, Paola Starace.

E’ anche opportuno ricordare alcuni relatori d’eccezione per alcune serate particolarmente illuminanti come: il docente di storia e filosofia prof. Mario Damiano che ha parlato de “La questione meridionale e la figura di Don Luigi Sturzo”. Oppure il Professore Aldo Cervo che ha parlato della “Poesia e faziosità nell’Iliade di Omero”. Ed ancora l’avvocato Gaetano Iannotta che in un primo incontro ha parlato di “Astrologia tra la letteratura, filosofia e psicologia” ed in un successivo incontro ci ha deliziato con “L’eloquenza Antica in Atene e Roma tracciando un parallelo tra l’oratoria greca e quella romana, con particolare riferimento alle figure di Demostene e Cicerone”.

Abbiamo anche avuto delle serate dedicate alla presentazione di libri, come “Versi fuori corso”: l’opera prima di Giuseppe Bocchino e “Il napoletano” riconosciuto come lingua dall’Unesco dal libro “Zig Zag tra due lingue” di Paola Starace.

Inoltre nell’incontro del mese di Gennaio 2017 abbiamo avuto il piacere di ospitare lo scrittore Alessandro Zannini autore di molti romanzi; il suo ultimo lavoro, “L’amante di Cristo”, è stato recentemente presentato a Cancello ed Arnone presso l’Istituto Comprensivo “Ugo Foscolo” (Ad oggi Zannini è un assiduo partecipante delle serate di Letteratitudini).

Volendo quindi fare una cronistoria degli argomenti trattati ricordiamo che:

 

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MESE DI OTTOBRE 2016 – tema dell’incontro:  Il ‘napoletano’ riconosciuto come lingua dall’Unesco dal libro: “Zig zag tra due lingue” di Paola Starace. La relatrice della serata è stata appunto la signora Paola Starace, nata e vissuta a Bagnoli, quartiere alla periferia di Napoli. Di lei leggiamo che fin da piccola ha dimostrato una forte inclinazione per il disegno, le attività manuali e la creatività in genere, diplomata “maestra d’arte” ha continuato a spaziare in ambito artistico facendo esperienze in svariati settori e continuando a coltivare le sue tante passioni, come leggere, scrivere, cucinare, collezionando corsi, diplomi e attestati, ma senza mai trascurare il suo ruolo di madre. La Starace nel suo libro “Zig zag tra due lingue” spiega che l’Unesco ha riconosciuto il “napoletano” come lingua, quindi non fa parte più di tutti i dialetti storici presenti in Italia. Proprio nella nostra nazione questa nuova lingua (il napoletano) è seconda solo all’italiano, in pratica è la seconda lingua parlata più diffusa nel nostro Paese., in onore di questo avvenimento – Paola prosegue – ho voluto pubblicare questa breve raccolta di poesie, alcune scritte in lingua napoletana e alcune scritte in lingua italiana, che sono state proprio il tema conduttore della serata di Letteratitudini.

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1-bis

MESE DI NOVEMBRE 2016 – . La bravura, il sapere e l’oratoria utilizzata dall’avvocato Iannotta è stata di grandissimo spessore culturale e giuridico. Il nostro relatore  ha parlato dell’eloquenza  Antica in Atene e in Roma con un linguaggio scioltissimo, facendo riferimento alla storia, alla filosofia, alla retorica e all’eloquenza nell’antica Grecia e nell’antica Roma, con una competenza minuziosa , ricca di dettagli, di precisazioni, di nomi che solo una persona coltissima ed amante della cultura può avere. In sintesi l’Avvocato Iannotta ci ha precisato che  la retorica è l’arte del parlar bene  ovvero è la disciplina che studia il metodo di composizione dei discorsi.  Lo scopo della retorica è la  persuasione, intesa come approvazione della tesi dell’oratore da parte di uno specifico uditorio.

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 -MESE DI DICEMBRE 2016 –  “I Poeti e le Poetesse della porta accanto”. -versi declamati da Mattia Branco, Matilde Maisto, Felicetta Montella (x Nicola Montella), Paola Starace, Raffaele Raimondo.  Poesie semplici che hanno voluto esprimere emozioni, gioia, dolore, speranza, rimpianti di persone che non si professano ‘Poeti’, ma che dimostrano di possedere sensibilità poetica, capaci di emozionare ed emozionarsi.

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MESE DI GENNAIO 2017 – In occasione di un viaggio a New York della prof.ssa Marinella Viola, amica della prima ora, del gruppo di Letteratitudini, si è pensato di organizzare l’incontro del mese di Gennaio 2017, accennando proprio a Dicembre a New York. Ma oltre ai ricordi di viaggio, obiettivo della serata è affrontare la letteratura statunitense ed esattamente    parlare di Francis Scott Fitzgerald a 120 anni dalla nascita. Considerato uno dei più grandi scrittori americani del Novecento, Francis Scott Fitzgerald mette in luce uno dei periodi storici più contraddittori del paese delle “grandi opportunità”. In tutto ciò che scrive si riscontra la sua esistenza, vissuta in modo estremo, negli anni compresi tra la Prima Guerra Mondiale e la Grande Depressione.

5

MESE DI FEBBRAIO 2017 – Enzo Papa e Raffaele De Lucia si sono sapientemente espressi su Ugo Foscolo: l’uomo, il poeta, il combattente. Categorico Enzo Papa che in sintesi si è espresso in modo molto favorevole  sul Foscolo sia per la sua poetica che per la sua personalità umana, che lo ha visto intrepido uomo del suo tempo. Egli – dice Papa – è uno dei poeti più influenti della letteratura italiana dell’Ottocento. E’ tra i massimi esponenti della letteratura del neoclassicismo e del primo romanticismo, infatti nella sua produzione si distinguono due linee letterarie principali: una di indirizzo romantico (i sonetti “In morte de fratello Giovanni”, “A Zacinto”, “Alla sera” e il carme “I Sepolcri”), l’altra di indirizzo neoclassico (le odi “A Luigia Pallavicini caduta da cavallo” “All’amica risanata e il poema incompiuto “Le Grazie”). Il Foscolo – egli continua – ebbe sempre un forte impegno politico ed anche un carattere ribelle e impetuoso, sosteneva gli ideali della rivoluzione francese e fece parte anche dell’esercito napoleonico. Deluso da Napoleone, dopo la firma del trattato di Campoformio, decise di scappare prima a Milano poi a Bologna ed infine in Toscana. Infine quando nel 1815 il governo austriaco arrivò a Milano, egli per coerenza con le proprie idee politiche, preferì la via dell’esilio prima in Svizzera, poi in Francia ed infine in Inghilterra dove morì a Londra.

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– MESE DI MARZO 2017 –  Letteratitudini in musica per la “Festa della donna”. Il Soprano lirico Internazionale Maestro Teresa Sparaco accompagnata al pianoforte dal Maestro Michele della Ventura è stata protagonista della serata.  Inoltre in occasione del mese dedicato alle “donne”, l’incontro ha affrontato alcune tematiche femminili, ovvero: “Festa della Donna – la storia dell’8 marzo e quella leggenda che nessuno racconta… – Alcune donne che hanno cambiato il mondo”.

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MESE DI APRILE 2017 –  Serata di Letteratitudini incentrata sul grande Giovanni Verga, condotta egregiamente dal nostro relatore della serata Franco Martino. Franco Martino, di origini catanesi ha saputo cogliere tutte le sfumature letterarie e sociali legate al territorio, all’ambientazione in cui si muovono i personaggi narrati dal Verga. Egli, inoltre, ha evidenziato un parallelismo con la società attuale, riuscendo a trovare e ad esternare situazioni del nostro tempo, assolutamente analoghe a quelle narrate dal Verga, giungendo alla conclusione che egli sia di un’attualità travolgente. La figura del Verga, precisiamo che la sua prima formazione romantico-risorgimentale si svolse a Catania, dove abbandonando gli studi giuridici, decise di dedicarsi esclusivamente alla letteratura. Trasferitosi a Firenze nel 1865 compose i suoi primi romanzi Una peccatrice e Storia di una Capinera. Successivamente a Milano frequentò l’ambiente degli Scapigliati, rappresentando in modo fortemente critico il mondo aristocratico-borghese (Eva, 1873; Tigre Reale, 1873; Eros,1875). In seguito alla scoperta del naturalismo francese matura la sua svolta decisiva verso il verismo che sarà segnato dai racconti e dai romanzi di ambiente siciliano (Vita dei campi, 1880; I Malavoglia, 1881; Novelle rusticane, 1883; Mastro don Gesualdo, 1889). Lo scrittore crede nel progresso ma si interessa ai vinti e ai deboli; la sua è una visione della vita tragicamente pessimistica che si pone in antitesi con l’ottimismo imperante nei suoi tempi. Rappresenta un mondo di primitivi in lotta con il destino avverso cui inesorabilmente soccombono quando si staccano dalla religione, dalla famiglia e dal lavoro. Il linguaggio verghiano è arditamente innovatore: dando spazio al linguaggio dialettale riesce a raggiungere effetti di grandiosa coralità. Alla produzione narrativa si accompagnò quella teatrale, connotata sempre da una intensa drammaticità (Cavalleria rusticana, 1884; La lupa, 1884; In portineria, 1885; Dal tuo al mio, 1903). Lo scrittore muore nella sua città natale nel 1922.

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– MESE DI MAGGIO 2017 – l’incontro mensile di Letteratitudini, nell’ultimo incontro della stagione culturale 2016/2017, ha voluto omaggiare Ludovico Ariosto nei 500 anni dalla pubblicazione dell’Orlando Furioso. Una grandissima serata ricca di cultura con Ariosto che nella prima ottava del Proemio dice: “le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto, che furo al tempo che passaro i Mori d’Africa il mare, e in Francia nocquer tanto, seguendo l’ire e i giovenil furori d’Agramante lor re, che si diè vanto di vendicar la morte di Troiano sopra re Carlo imperator romano”. In questa prima ottava viene quindi presentato il tema cardine del poema e primo filone della narrazione: ovvero egli dice che parlerà della guerra che il re arabo Agramante porta contro Carlo Magno, imperatore del Sacro Romano Impero, per vendicare la morte del proprio padre per mano di Orlando. A fare da sfondo alla storia principale è quindi la guerra tra Cristiani e Saraceni. In realtà la trama, molto articolata e stratificata, ruota attorno a tre filoni principali: gli amori di Orlando, Angelica e Rinaldo; la guerra tra l’esercito cristiano di Carlo Magno e i Mori; ed infine il motivo encomiastico per la casata ferrarese degli Estensi, sviluppato attraverso le figure di Bradamante e di Ruggiero. La trama del Furioso si presenta come un organismo assai complesso ed articolato, infatti sulla vicenda principale della guerra tra franchi e Mori e della follia di Orlando si innestano una molteplicità di vicende secondarie, che sviano, dilatano e ritardano il corso naturale degli eventi. Il tutto è però sempre controllato con abilità dal narratore, che incastra una storia nell’altra in un “gioco” tanto sfaccettato quanto affascinante. Veramente una grandissima serata prima di salutarci per godere le meritate vacanze estive. Non è mancato un vivace dibattito tra tutti i partecipanti che, come sempre, è utile per scambiare idee e approfondire i vari argomenti. Una nota molto piacevole in questa occasione è stata la presenza di alcune giovanissime studentesse del 3° anno del liceo scientifico “G:Galilei” di Cancello ed Arnone, alunne della prof.ssa Marinella Viola, che hanno assistito allo svolgersi delle varie argomentazioni con interesse e partecipazione. Naturalmente non è mancato un frugale bouffet con prodotti tipici locali che ha chiuso l’incontro, dopo le vaie foto di rito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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