I LIONS CASERTANI INSIEME “FARE SISTEMA……..moltiplica le forze“
di Domenico Petrillo
Carlo Azeglio Ciampi l’8 dicembre 2004, ultimo giorno della visita di Stato a Shanghai, prima di ripartire per l’Italia, rispondendo ai giornalisti che gli ponevano domande sul forum imprenditoriale del “Made in Italy in Cina” disse: l’esperienza di questa visita di Stato in Cina ci ha insegnato che noi italiani, quando facciamo sistema e lavoriamo insieme, vinciamo. Così finora è stato per i 6 Club Lions casertani che, superando ogni forma di competizione hanno fatto squadra utilizzando una forma strutturata di collaborazione per alcuni Service compartecipati di particolare impatto collettivo. Caserta Host con Domenico Petrillo, Caserta Vanvitelli con Michele Piombino, Caserta Reggia con Gaetano Bernardo, Caserta Villa Reale New Century con Cabiria Falco, Giovanni Imparato con Caserta Real Sito di San Leucio TdL e Caserta Terra di Lavoro Reloaded con Andrea Tartaglione, hanno avuto fiducia nelle grandi potenzialità dello spirito di squadra portando avanti dei progetti appositamente dedicati per i giovani e la comunità locale, superando quei preconcetti che ne limitano la riuscita. Una premessa fondamentale della vita sociale è che molte menti funzionano meglio di una sola, ma non sempre si riesce ad averne coscienza. Spesso ci si esalta all’idea di una competizione sottovalutando il valore della cooperazione perché si è gelosi del proprio sapere, del proprio valore, del buon risultato di un’azione, risultato che non si vuol dividere con altri per emergere individualmente. Questo fare sistema, invece, questa unione, questa connessione emotiva condivisa, questo senso di comunità misto alla percezione della similarità, crea un amalgama stimolante difficilmente arrestabile. Il perché? Perché questa sinergia sprona ad una competizione amicale che singolarmente fa dare il meglio di sé stessi. Con l’impegno collante messo in campo anche dal Presidente della Zona VIII Antonio Tisci, i suddetti Club casertani lo hanno ampiamente dimostrato con il pranzo di Natale condiviso con i poveri, con l’aiuto profuso ai colpiti da distrofia muscolare, con la befana ai bambini ospedalizzati e non per ultimo, con il concerto dell’Epifania per i contributi personali offerti ad una associazione che sostiene i senza tetto che non posseggono null’altro se non la propria disperazione. Non per questo, però, va messo da parte la dignità dei singoli Club Lions che hanno una propria storia e delle proprie tradizioni e specificità che vanno sempre salvaguardate. Stessa cosa dicasi per la realizzazione di Service che, indipendente dal fare sistema con altri Club Lions, vanno comunque preservati nelle loro finalità evitando, negli stessi ambiti territoriali, duplicazioni di tematiche e sovrapposizioni di eventi che possono creare fenomeni di divisione e concorrenza. Al di là di ogni considerazione, ci tranquillizza la certezza che in un mondo in cui il civismo è in costante declino e dove sembra trionfare l’individualismo, esistono tanti Lions che rifiutano l’apparire adoperandosi sinergicamente con il cuore per servire ed apportare dei cambiamenti positivi in contesti globali che appaiono quasi distopici.
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