I mille colori del Parco Sigurtà

Seicento anni di storia fanno sì che tanti siano i personaggi e gli eventi che si sono avvicendati tra le bellezze della natura nei 600.000 metri quadrati di prati e boschi del Parco Giardino Sigurtà, sito a Valeggio sul Mincio, a 25 chilometri da Verona e da Mantova. Scipione Maffei, ad esempio, si recava spesso sotto la Grande Quercia, uno tra gli alberi più antichi del Parco, a comporre quello che è il simbolo del teatro drammatico, la “Merope”. I 400 anni d’età di questo albero con la sua fiorente chioma fu definita da Carlo Sigurtà una cattedrale, sostenuta da un solo possente pilastro. Ed è sulla sommità della collina dove si adagia il Grande Tappeto Erboso che si erge maestoso il monumento in bronzo dello scultore Dante Carpigiani, dedicato a lui che, insieme al nipote Enzo, ha reso fruibile a tutt’oggi questa meraviglia della natura. Una tappa obbligata per gli appassionati di storia è poi il Poggio degli Imperatori: durante la Seconda Guerra di Indipendenza da questa altura gli imperatori Francesco Giuseppe I d’Austria e Napoleone III osservarono il campo di battaglia decisivo degli scontri di Solferino e San Martino, che causarono 40.000 vittime. A fine aprile un milione di tulipani con giacinti, muscari e narcisi, sono sbocciati in oltre 300 varietà. Tulipanomania 2015 ha presentato nei giorni scorsi nuove varietà di questi affascinanti fiori, tra cui quelli provenienti dalla Turchia, collocati in numerose aiuole, regalando ai visitatori giochi cromatici unici. A completare la fioritura più importante di casa nostra e la più ricca dell’Europa meridionale si possono ammirare il Narciso Sigurtà (registrato con il nome della famiglia Sigurtà), il Tulipano Nero ed un’incredibile passeggiata fiorita, caratterizzata da decine di migliaia di Tulipani e lunga oltre 400 metri. Prossimi appuntamenti con i fiori sono domenica 17 maggio quando sbocceranno nel parco 30.000 rose e torneranno le “roselline”, giovani ragazze che, con colori e allegria, per tutto il giorno regaleranno un make up speciale ai volti dei visitatori all’insegna del “Rosatrucco”. Dal 23 maggio al 14 giugno al via “Florart”, il progetto nato grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brescia “Santa Giulia”, che ha coinvolto 40 studenti nella realizzazione di elaborati creativi. Domenica 31 si svolgerà “Magic in a Magik Park”, performance di magia e di illusionismo. Per domenica 7 giugno acqua, sapone e fantasia del Clown Ferux saranno gli ingredienti per magiche Bolle Giganti che voleranno nel cielo del Parco.
Appuntamento imperdibile con Capitan Bretella, per la prima volta al Parco domenica 14 giugno. I ragazzi (tra i 6 e i 13 anni) potranno partecipare a uno dei sei laboratori ludico-creativi per conoscere alcune tecniche della divertente arte della giocoleria. Domenica 28 giugno il pomeriggio è dedicato alla musica con il Conservatorio di Mantova. I giovani artisti Horus Percussion Ensemble della classe di strumenti a percussioni del Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova si esibiranno in motivi, che spazieranno dall’etnico al contemporaneo, guidati dal Maestro Loris Stefanuto. Dal 20 giugno al 12 luglio appuntamento nelle sale della Fattoria Didattica con Stefania Pocchi e Bruna Zavattiero, che mostreranno ai visitatori i loro meravigliosi scatti fotografici. Tema dell’esposizione “Photosintesi” sono gli alberi e le loro foglie, colti nell’affascinante susseguirsi delle stagioni del Parco. Per il primo giorno di estate, domenica 21 giugno, le pecore cambiano look! Appuntamento vicino alla Fattoria Didattica dove le abili mani del tosatore libereranno questi animali dal vello, donando loro un nuovo aspetto e maggior benessere, per meglio affrontare il caldo estivo.
Intanto in giro per il parco sul Belvedere di Giulietta e Romeo si incontra la Meridiana Orizzontale, orologio solare dedicato a Galileo Galilei. Ideata nel 1990, la Meridiana è stata realizzata dall’ingegnere Dante Tognin e ha superato verifiche sperimentali per tre anni, oltre ad un controllo finale da parte dell’Osservatorio Astronomico di Asiago. Nascosto in un angolo di pace e tranquillità si trova, invece, l’Eremo di Laura, suggestivo tempietto in stile neogotico. Realizzato nel 1792 per volere di Antonio Maffei, questo piccolo edificio si caratterizza per la facciata ornata da una bifora e al suo interno ospita una statua raffigurante la Madonna ed è da qui che si apre una fantastica veduta del Grande Tappeto Erboso. Lungo il percorso di visita si incontra il Castelletto, che nel passato era adibito a sala d’armi, oggi invece è il luogo dove sono conservate le memorie storiche, letterarie e scientifiche della famiglia Sigurtà. Il punto più attrattivo del Parco è il Labirinto. Alla fine del Viale delle Rose, infatti, sorge questo straordinario percorso che mette alla prova i nuovi Teseo. 1500 esemplari di tasso accompagnano i visitatori lungo un coinvolgente itinerario che si snoda su una superficie di 2500 metri quadrati. Un’opera nata dal progetto di Giuseppe Inga Sigurtà in collaborazione con Adrian Fisher, il più noto disegnatore di labirinti al mondo. Oggi al centro del Labirinto si erge una torre: ispirata a quella del parco di Bois de Boulogne di Parigi, questa costruzione presenta una cupola e due scale contrapposte. Una volta raggiunta la sua sommità si comprende l’andamento del percorso e da qui si delineano i profili delle geometrie dell’intricato percorso e si possono ammirare da un differente punto di vista il Viale delle Rose, la Grande Quercia e i Giardini Acquatici. Due sono le alternative per arrivare alla soluzione: una più semplice, che consiste nel raggiungere direttamente la torre e l’altra, più impegnativa, che prima fa percorrere i due ponti – scala e poi seguendo la strada si giunge alla meta. Curiosamente questo Labirinto negli ultimi anni ha fatto da cornice scenografica ad uno spot pubblicitario per il profumo della casa di moda MOSCHINO. Quella attuale è solo la prima fase di sviluppo, dal momento che in futuro sono previsti l’apertura del tunnel sotterraneo, che sarà collegato alla torre centrale e nel quale sarà allestito il museo dei fossili collezionati da Enzo Inga Sigurtà e la realizzazione di due fontane con relative cascate.
All’interno del Parco 18 specchi d’acqua e il gioco di prospettive del castello scaligero di Valeggio sul Mincio del 1300, che si riflette nelle acque dei Giardini Acquatici completa l’effetto meraviglioso di un parco tutto-da-vivere.
Per godersi il parco in tutta la sua maestosità si può effettuare un tour a bordo del trenino panoramico o a bordo delle auto elettriche “golf-cart” per scoprire i punti più interessanti dove poi ritornare a piedi.
È possibile anche effettuare una visita guidata sullo shuttle elettrico per conoscere la lunga storia del Giardino e, per i più sportivi, godersi le bellezze naturalistiche in bicicletta.

Harry di Prisco
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