Il maggio dei libri “Ardente passione educativa”

Ieri 9 Maggio 2021 alcuni componenti della Onlus Don Lorenzo Milani con sede a Grazzanise, tra cui il Presidente Tania Parente e la Vice Presidente Lucia Petrella, oltre ad alcune simpatizzanti dell’Associazione tra cui Giulia Di Nardo, Giovanna Scione e Matilde Maisto, con il dovuto rispetto delle norme di sicurezza dovute alla normativa Covid, si sono incontrare per dare seguito all’evento con il quale l’Associazione ha partecipato all’evento “Il Maggio dei libri”.

Tema dell’incontro Erasmo da Rotterdam.

Erasmo da Rotterdam professa il suo appassionato impegno per la scienza pedagogica. In questa disciplina distingue: la formazione religiosa, quella linguistica e culturale. Si ribella ai metodi educativi di scuole antiquate. Al centro del suo interesse vi fu il rinnovamento dei programmi educativi e il rinnovamento del metodo educativo, che non si fonda più sull’apprendimento ma sulla preparazione dell’individuo alla vita di relazione, attraverso un’educazione completa.

Erasmo da Rotterdam ha specificato Giulia Di Nardo, a cui è stato affidato il compito di relazionare sull’argomento, (1467 – 1536) si può considerare, come l’esponente più significativo dell’intero movimento umanistico europeo; nella sua composita opera letteraria Erasmo delinea compitamente i princìpi della cultura e dell’educazione umanistiche; se la sua rilevanza singolare è riconosciuta pressoché da tutti gli studiosi con gli stessi accenti, tanto che non sembra nemmeno opportuno insistere, qui, su questo punto, vale tuttavia la pena di soffermare l’attenzione su una recente interpretazione dell’umanesimo che ha risvolti anche per gli studi pedagogici.

L’umanesimo è caratterizzato dal riconoscimento critico dei limiti della visione del mondo tipica del Medioevo e significativamente si avvia sulla strada di quella che si definisce “piccola riforma”, per distinguerla dalla Grande Riforma che incendierà la cultura europea pochi anni più tardi. La riforma umanistica ha due fonti ispiratrici: da un lato, la cultura classica, che scopre nuovamente e della quale si imbeve per mettere in rilievo la sclerotizzazione della cultura ereditata dal Medioevo; dall’altro, l’ideale della vita evangelica, anch’essa compresa nella prospettiva di una critica alla fede e alle impalcature teologiche della religione medievale, nell’auspicio di un ritorno alla semplicità delle origini.

Una delle sue opere “L’Elogio della follia” è stato menzionato da Matilde Maisto e si è precisato che essa è senza dubbio un’opera educativa, perché Erasmo propone ai suoi lettori un esercizio pressante di autocoscienza ironica su se stessi. Il senso educativo di questo testo originalissimo del XVI secolo “che, per la sua modernità, sembra scritto oggi, sta nel compito etico che l’autore si assume nel denunciare apertamente le false apparenze e i falsi valori. Erasmo, attraverso l’espediente narrativo paradossale della Follia che parla in prima persona di se stessa, del mondo, degli uomini, propone ai lettori una sorta di “pedagogia del rispecchiamento’’, che consiste nell’apprendere rispecchiando su di sé le parole e gli esempi proposti dall’educatore che parla. La lettura delle pagine, dallo stile serrato e ricchissime di esempi, diventa un’esercitazione auto-formativa finalizzata a ricercare in se stessi e negli altri il volto autentico dietro la maschera. Erasmo utilizza l’ironia per educare il suo pubblico adulto. Propone parole di verità pro-nunciate da un personaggio, la Follia, che sceglie di indossare il berretto a sonagli del folle o del giullare per dire delle verità su cui tutti dentro di sé concordano, ma che nessuno ha il coraggio di dire a voce alta.

Abbiamo, senza alcun dubbio, trascorso un pomeriggio culturale molto interessante e siamo giunti alla conclusione che la follia di Erasmo non è intesa come un sinonimo di pazzia ma anzi, lo si ritiene un pregio del pensiero, poiché l’uomo attraverso la follia riesce a rivelare la sua vera anima.

A presto è previsto un ulteriore incontro de “Il Maggio dei libri”, ma l’argomento è ancora da decidere, mentre è stata scelta all’unanimità la nuova relatrice: Giovanna Scione.

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