Il rilancio della zootecnia meridionale. Diversificazione, innovazione e sostenibilità

FOCUS SUL COMPARTO BUFALINO E BOVINO DA LATTE

5

 

 

caserta@confagricoltura.it

 

 

Caserta, 16 Febbraio 2017

 

 Convegno del 22 Febbraio 2017 alle ore 10,00 presso la Reggia di Caserta

La generale crisi del settore zootecnico nazionale è stata particolarmente sentita nelle Regioni del Mezzogiorno. Lo dimostrano i dati dell’evoluzione negativa zootecnica nelle regioni meridionali che mostrano tendenze più sfavorevoli all’evoluzione dei dati nazionali.

Il giorno 22 Febbraio alle ore 10,00 presso la Reggia di Caserta si terrà un Convegno organizzato da Confagricoltura e Cirio Agricola per affrontare il tema del rilancio della zootecnia meridionale, diversificazione, innovazione e sostenibilità, tenendo conto della particolarità di alcune aree meridionali che a fronte di una riduzione della produzione zootecnica del comparto bovino hanno visto negli ultimi anni un notevole incremento del comparto bufalino.

 

Il Convegno prevede una prima sessione con interventi iniziali del Prof. Giuseppe Pulina dell’Università di Sassari, del Dr. Alberto Menghi  del CRPA, del Dr. Antonio Limone dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, del Presidente della Cirio Agricola Dr. Andrea Benetton e del Dr. Gianpaolo Parente, Dirigente UOD di Napoli e Caserta della Regione Campania.

Seguirà una tavola rotonda con la partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali On.le Maurizio Martina, del Presidente di Confagricoltura Dr. Mario Guidi, del coordinatore degli Assessori Regionali dell’Agricoltura Dr.  Leonardo Di Gioia, e del Presidente Cluster Agrifood Dr. Paolo Bonaretti.

Sarà occasione per delineare lo stato dell’arte e rappresentare le esigenze reali delle Aziende, afferma l’Ing. Raffaele Puoti, Presidente di Confagricoltura Caserta.

La zootecnia meridionale è ad una svolta. Anche per il comparto bovino è necessario istituire i processi di tracciabilità della filiera ed il miglioramento degli standard produttivi, così come già realizzato per il comparto bufalino.

Inoltre, è fondamentale la valorizzazione del prodotto con garanzie di prezzo e di competitività.

I Piani di Sviluppo Rurali dovranno sostenere le Aziende negli investimenti, con misure rivolte alle esigenze del mercato ed all’innovazione tecnologica per una crescita qualitativa e competitiva delle strutture aziendali”.

1-800

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *