In omaggio ad Andrea Sparaco

Nei giorni scorsi ho saputo per caso che un gruppo di persone sta promuovendo delle iniziative con mostre per ricordare la figura di Andrea Sparaco, scomparso quattro anni fa. Mi sembra una buona idea per rendere omaggio ad uno degli artisti ed intellettuali più importanti di Terra di Lavoro. Di lui sono rimaste solo alcune tracce, come la sala dedicata nel Polo Culturale della Provincia di Caserta a Villa Vitrone. Ci sono stati anche eventi in sua memoria, come quello realizzato qualche mese fa presso la SUN nella sede di S. Maria CV. Poca cosa rispetto alla sua opera e al ricco patrimonio culturale che ci ha lasciato in eredità.
Ricordo che nelle settimane successive alla sua morte organizzammo un evento nella Feltrinelli di Caserta, con i familiari. Ora è giunto il momento di colmare un vuoto, grazie anche ad alcune lodevoli iniziative (come quelle avviate dall’università e realizzate in collaborazione con Agrorinasce con la mostra degli artisti di Terra di Lavoro negli anni ’70 nel bene confiscato che ora è un bene comune, un centro di aggregazione artistica e giovanile nel cuore di Gomorra, a Casapesenna).
A tal fine cercheremo anche noi, come rete delle Piazze del Sapere, di ricordare e far rivivere i tratti salienti di un artista, un vero “intellettuale collettivo” (per riprendere un concetto gramsciano). Il primo dato che bisogna sempre mettere in evidenza è proprio questa caratteristica fondamentale, imprescindibile in Sparaco (come in tanti altri artisti ed intellettuali della sua epoca) : la volontà e la capacità di tenere sempre insieme, ben connessi la creatività artistica con l’agire quotidiano, con il suo fare politica (nel PCI) ed impegno nel sociale (nella sua CGIL, ed in particolare con la FLM, la federazione unitaria dei metalmeccanici, come ha ricordato di recente Luisa Cavaliere).
Di questa impronta particolare bisogna tener conto anche oggi, a partire dalla scelta dei luoghi e dei promotori, per mantenere una coerenza e congruità con il suo pensiero e con la sua opera di artista e di cittadino democratico. Anche attraverso la lettura di testi come quello curato da Paola Broccoli, ho potuto ricostruire alcuni momenti salienti in cui andrea fu protagonista: come le manifestazioni e le mostre organizzate nella metà degli anni ’70 nelle feste de l’Unità, a sostegno delle lotte operaie e del movimento sindacale per i diritti. Come pure vanno ricostruite le diverse performances artistiche, come l’originale esposizione organizzata a Castel Volturno nella Piazza S. Castrese, con quadri e sculture che documentavano la civiltà contadina e le tradizioni delle terre dei mazzoni (a partire dalla bufala e dalla mozzarella). Fu una bella intuizione della giunta di riscossa popolare guidata da Mario Luise, che poi venne miseramente distrutta nei mesi successivi.
Inoltre, mi preme ricordare il tratto più peculiare di Andrea, che possiamo definire un artista “glocale” – per usare una espressione cara a Bruno Schettini – di un intellettuale e di un cittadino che sapeva guardare ad ampi orizzonti del mondo globale, ma senza mai perdere di vista le radici del suo territorio e della sua comunità di formazione, sempre orgoglioso del suo “genius loci”(per dirla con Franco Cassano nel suo “pensiero meridiano”). Esempi fulgidi sono le tante iniziative organizzate da Sparaco e dagli altri artisti a fianco del movimento di lotta internazionale per la pace, dei popoli in lotta per la loro liberazione e per il riscatto dall’oppressione neocapitalistica.

Infine, mi preme ricordare un tratto distintivo della sua personalità schiva, ma nello stesso tempo gioviale. A lui non piaceva fare comizi in pubblico, preferiva il dialogo ed il confronto diretti con le persone e gli amici. Cercava di capire le opinioni degli altri, anche quando non le condivideva. Rigoroso ma aperto a confrontarsi, anzi sempre molto curioso ed attratto dalle novità.
La sua ricca testimonianza umana ed artistica va ricordata in modo degno ed adeguato. Per questo motivo ho chiesto e proposto ad alcuni intellettuali che lo hanno conosciuto bene di collaborare per organizzare entro il prossimo mese di gennaio un seminario sul tema: In omaggio ad Andrea Sparaco. Arte, cultura, politica e socialità.

Pasquale Iorio
Caserta, 7 dicembre 2015

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