“In Viaggio con Vincenzo”, ieri a Piedimonte Matese anche Eugenio Bennato ad omaggiare Vincenzo D’Allestro e le vittime di Dacca

PIEDIMONTE MATESE – Là dove c’era il feretro di Vincenzo D’Allestro, il 7 luglio di quest’anno, ieri 11 dicembre, in occasione dell’evento a lui dedicato, c’era uno schermo gigante, perché la gente accorsa ad omaggiare la sua memoria è stata talmente tanta che solo l’Auditorium Sveva Sanseverino non è bastato. Anche il suggestivo chiostro di San Domenico ha dovuto accogliere, altrettanto magicamente, gli ospiti intervenuti.

Tutti insieme per ricordare Vincenzo e le altre otto persone uccise in Bangldesh e per ricordare alcuni dei valori in cui credeva Vincenzo, ma anche gli scopi per i quali è nata l’associazione, le cui parole d’ordine sono: accoglienza, pari opportunità, contrasto all’emarginazione,  giustizia sociale. L’associazione si propone, infatti, di dare vita a numerosi altri eventi grazie ai quali, in futuro, raccogliere solidarietà, consensi e donazioni da devolvere ai progetti o alle persone che l’associazione individuerà e sosterrà.

A moderare l’eclettica Raffaella Martino, ex direttrice del Museo Civico di Piedimonte Matese. Per cominciare non è mancata occasione per ringraziare le comunità matesine che si sono strette attorno al dolore della famiglia dopo l’attentato terroristico che l’1 luglio 2016 ha stroncato la vita anche del giovane Vincenzo D’Allestro. Il dato di fatto però, e la serata di ieri l’ha dimostrato, è che da quella data il suo entusiasmo continua a vivere in una marea di giovani che insieme alla sua Maria Assunta faranno grandi cose. “Un evento magico, – ha asserito il sindaco di Alife Salvatore Cirioli – si respirava una vitalità che è esattamente necessaria adesso per andare avanti”. “Proprio ieri la comunità di San Potito Sannitico ha ricordato Vincenzo, – ha precisato il sindaco Francesco Imperadore – è stato il protagonista di una fiaccolata della pace e in sua memoria abbiamo piantato un albero le cui radici saranno forti come il suo ricordo”. In sala anche il commissario prefettizio di Piedimonte Matese Vittoria Ciaramella, l’assessore regionale Sonia Palmeri e l’onorevole Carlo Sarro.

Fabio, Daniela, Cristina e Gabriella:  anche loro a Piedimonte Matese per partire “In Viaggio con Vincenzo”. Chi sono? Il fratello di Marco Tondat e le tre sorelle di Cristian Rossi, i due giovani friulani che, insieme a Vincenzo e ad altri sei italiani hanno perso la vita  nella strage di Dacca lo scorso luglio.

Per l’occasione è stato presentato  “Il Volo dell’Aquila”, libro scritto da Carmelina Abbate la cui pubblicazione era stata fortemente voluta dallo stesso Vincenzo  il quale aveva ideato e avviato, qualche anno fa,  un più ampio progetto editoriale dedicato all’autrice, sua madre, e del cui sviluppo l’associazione si è fatta carico. Commovente il video proiettato in sala, nel quale padroneggiava la vitalità di Vincenzo che presenta il primo libro della sua scrittrice speciale, la mamma.  La scrittrice, al suo secondo romanzo appunto, analizza nel testo le tante sfaccettature dell’animo umano indagandone le contraddizioni che lo caratterizzano. Sullo sfondo di una Sicilia contadina dei primi anni del 900, Angela, la protagonista del racconto vive una storia d’amore e di dolore ma attraverso il perdono supera ogni contrasto con il passato per guardare al futuro senza ombre e alibi. Il libro sarà in vendita e il ricavato verrà interamente devoluto all’associazione che utilizzerà i fondi per  finanziare una borsa di studio volta a diffondere maggiore attenzione su temi di sicurezza internazionale come terrorismo, migrazioni e sviluppo sostenibile.

E poi sul palco i giovanissimi Briganti del Matese, Luca Salomone, Cristian Raccio e Raffaele Mennone che hanno interpretato un antico canto calabro che Vincenzo era solito intonare alla prima occasione utile per festeggiare. “Ci avrebbe insegnato le parole, – hanno esordito i giovani briganti sul palco – non c’è stato il tempo ma la sua famiglia ha provveduto a darci il testo e adesso lui potrà ascoltarla”. Un altro ospite speciale Luca Pisanelli, autore di un racconto per immagini, semplici, dirette, e molto comunicative nate per poter raccontare ai bambini cos’è stata la strage di Dacca ai bambini.

“[…] e nisciuno è pirata e nisciuno è emigrante simme tutte naviganti” ha cantato Eugenio Bennato. Si, proprio il noto cantautore e musicista tutto campano ma di fama internazionale ha duettato con il suo compagno di viaggi, il chitarrista Ezio Lambiase, eccellenza del nostro Matese. Di ritorno dal Kwait i due artisti hanno consacrato un momento speciale con musica e parole speciali. “Un libro molto ben fatto”, ha voluto precisare l’artista Bennato rivolgendosi all’autrice. “Non conoscevo Vincenzo, – ha continuato Bennato” ma ho percepito stasera innanzitutto la sua simpatia”.

Anche se forse il momento più profondo è stato la lettera di Maria Assunta, l’amore di Vincenzo. “Anche io avrei potuto essere con loro, ma Dio ha voluto che restassi qui e c’è sempre un perché. In quel giorno non solo ho perduto l’amore della mia vita ma anche amici e compagni di viaggio, compagni delle nostre avventure lavorative”. L’assordante silenzio dei primi giorni si è spezzato, era un fiume in piena Maria Assunta che da oggi sarà la forza della neonata associazione.

 

 

Adele Consola

Giornalista freelance

Ordine dei Giornalisti della Campania N. 144519

 Mail adeleconsola2@gmail.com

 

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