ISTITUTO SANT’ANTIDA : spunta la protezione di un autorevole politico locale.

Antonio De Falco: pronti a costiturci parte civile nel processo penale contro l'istituto per i reati di appropriazione indebito e falso in bilancio.

GIOVANNA PAOLINO

Vincenzo Farina, Presidente dell’Istituto Sant’Antida , non avrebbe mai versato alcun canone al Comune di Caserta per i locali di proprieta’ del COmune e da lui utilizzati per la scuola, in quanto ” tutelato” da un influente Consigliere Comunale della amministrazione Petteruti e della amministrazione Del Gaudio, che avrebbe notevolmente condizionato l’attivita’ amministrativa in tal senso. Sembra anche che Pio Del Gaudio avesse tentato di porre un freno a questa situazione stipulando nel 2011 un nuovo contratto con l’Istituto Sant’Antida ma , a quanto pare, Vincenzo Farina avrebbe continuato imperterrito nel suo comportamento omissivo ai danni dell’amministrazione comunale. Queste le voci che si rincorrono nei corridoi di Palazzo Castropignano in seguito alla notizia data da Antonio De Falco, Presidente della Associazione ” Riprendiamoci Caserta “, secondo la quale varie Associazioni Casertane sarebbero pronte a costituirsi parte civile contro l’Istituto Sant’Antida per i reati di appropriazione indebita e falso in bilancio . Nei giorni scorsi l’Istituto Sant’Antida aveva annunciato il ricorso al Tar contro lo sfratto proposto dall’ Amministrazione Comunale di Caserta. A partire dal 1 luglio 2016 la Cooperativa dovra’ lasciare l’immobile di via Sant’Antida. Alla base del ricorso da parte della Societa’ guidata da Vincenzo Farina vi sarebbe il principio della mora del creditore, ovvero il COmune non avrebbe fatto nulla per accettare il pagamento del canone. A sua volta , Palazzo Castropignano risponde che non solo ” non ci sono stati incontri con i rappresentanti della cooperativa, ma nemmeno sono arrivati soldi per risolvere la posizione debitoria”. E questo confermerebbe la tesi della protezione fornita dal consigliere comunale di cui sopra. Dinanzi alla difesa dell’Istituto Sant’Antida Antonio De Falco ha precisato che , alla luce di quanto da noi ampiamente esposto, il comportamento della Cooperativa fin dal 2013 ad oggi contiene gli estremi dei reati della appropriazione indebita e del falso in bilancio. ” E poi – continua De Falco- come mai la cooperativa non ha mai pagato il Comune anche per il periodo antecedente alla amministrazione Del Gaudio ?”. Va ricordato, infatti, che il contratto originario tra Vincenzo Farina e il Comune di Caserta risale fin dal lontano 1978 e fu prorogato nel 2002/2003. ” Come ma- continua De Falco- Vincenzo Farina non ha mai corrisposto alcun canone ne’ pagato le utenze fin da allora?”. Sono in molti a ritenere che Vincenzo Farina sia stato coperto da alti esponenti dell’amministrazione pubblica nel corso di questi anni. ” Noi siamo fermamente intenzionati – continua Antonio De Falco – all’accertamento della verita’ attraverso il procedimento penale che molte associazioni casertane andranno ad attivare”. Ma non e’ tutto. La Cooperativa morosa dovrebbe ricevere dall’ Ufficio Scolastico Provinciale la somma il finanziamento previsto di 90mila euro oltre i finanziamenti concessi per la scuola d’infanzia. ” Chiediamo – conclude Antonio De Falco – che questa somma venga bloccata dal Comune di Caserta in attesa dell’esito del procedimento giudiziario amministrativo e penale”.

GIOVANNA PAOLINO

2 Comments

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    VINCENZO DOLABELLA Maggio 10, 2016

    Quante innumerevoli idiozie sono scritte in quest’articolo, ma perchè non vi accertate dei fatti e delle vicende occorse negl’anni tra l’istituto ed il Comune, prima di infangare le persone che lavorano onestamente?In primo luogo se ci fosse stato veramente l’influenza di un politico ad oggi non ci sarebbe un ingiunzione di sfratto, in secondo luogo un aspetto importante che ne il Comune e ne chi ha interesse a discreditare hanno mai menzionato, è che tra l?amministrazione comunale e l’Istituto c’è stato sempre un accordo tra le parti di interscambio, che si è differenziato nel corso dei vari anni con le varie Amministrazioni, fino al dissesto finanziario dello stesso. Per lunghi anni l’Istituto non solo ha soddisfatto le richieste del Comune, ma anche provveduto alla regolare manutenzione, messa a norma dei locali, al pagamento di tutte le bollette e tasse varie, locali lasciati all’abbandono dall’Amministrazione senza elargire mai un euro, senza parlare dello spreco di denaro pubblico che la a stessa Amministrazione ha sperperato installando un ascensore mai collaudato, una scala antincendio esterna, anch’essa mai collaudata ed altro ancora per aprire degli uffici IPAB distaccati al comune mai utilizzati.Ma giustamente queste cose non fanno notizia, fà notizia solo buttare per strada circa 50 dipendenti che lavorano, buttare per strada una storia di un Istituto che insegna ai bambini dal 1914 forse il più antico di Caserta e fà notizia il gossip del politico influente.Abbiamo visto tutti con un caso epocale di cosa è stato capace di fare la mala Amministrazione, sfrattando un’altra scuola secolare quella di Sant’Agostino in Via Mazzini, al suo posto è stato fatto un museo rovinoso fallito, poi i locali sono stati affittati, adesso ci sono uffici distaccati del comune dove non vi trovate mai nessuno, un custode e tanto altro spreco di denaro pubblico per le manutenzioni, vogliamo ancora questo? Lasciate che le Istituzioni facciano il loro corso, non scrivete articoli con fatti presi “DALLE VOCI DI CORRIDOIO”.

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      matilde Maisto Maggio 10, 2016

      Personalmente non saprei cosa dirle. Giro il suo commento alla corrispondente che ha redatto il pezzo. Saluti.

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