Italia assente ai Mondiali 2018: i precedenti nel 1930 e 1958

È la terza volta che la nazionale Azzurra è fuori dalla competizione

L’edizione della Coppa del Mondo 2018 in Russia sarà soltanto la terza a cui l’Italia non prenderà parte.

Gli Azzurri hanno vinto quattro edizioni dei Mondiali: nel 1934, nel 1938, nel 1982 e nel 2006. La prima edizione della Coppa del Mondo a cui la nostra Nazionale non ha partecipato è quella inaugurale del 1930. Il torneo si disputa in Uruguay e vedrà il trionfo proprio della squadra di casa nella finale contro l’Argentina giocata allo stadio del Centenario di Montevideo e finita con il risultato di 4-2.

L’Italia allenata da Vittorio Pozzo, reduce dalla medaglia di bronzo vinta alle Olimpiadi del 1928 ad Amsterdam (Azzurri eliminati in semifinale proprio dall’Uruguay), non prende parte alla neonata manifestazione creata dall’allora presidente della Fifa Jules Rimet. La Federazione italiana decise di non iscrivere la Nazionale ai Mondiali del 1930 per via del lungo e costoso viaggio transoceanico da affrontare e anche per via di un certo snobismo delle nazioni europee nei confronti di tale torneo, in particolare dell’Inghilterra che fino al 1950 non parteciperà al Mondiale. Un peccato, tenendo conto della forza dell’Italia che vincerà poi i due successivi Mondiali.

L’altra e più cocente delusione per l’Italia arriva nelle qualificazioni ai Mondiali del 1958 (vinto dal Brasile della stella nascente Pelè in finale sui padroni di casa svedesi), quando gli Azzurri allenati dal commissario tecnico Alfredo Foni mancarono clamorosamente il pass per la Svezia. Inserita nel girone 8 con Portogallo e Irlanda del Nord, dopo il doppio confronto con i lusitani (3-0 per il Portogallo a Lisbona, 3-0 per noi a Milano) e il successo per 1-0 in casa con i nordirlandesi, alla Nazionale sarebbe stato sufficiente un pari con i britannici nell’ultimo impegno per qualificarsi.

Dopo che la partita venne declassata ad amichevole per l’assenza dell’arbitro, nel recupero giocato nel gennaio del 1958, un’Italia infarcita di oriundi (da Schiaffino a Ghiggia, da Da Costa a Montuori) perse 2-1 rimanendo esclusa dalla fase finale. La mancata qualificazione rappresentò il culmine di una situazione precaria con la Nazionale che faticava a risorgere dalle sue ceneri dopo il disastro di Superga che cancellò il Grande Torino. Nell’agosto dello stesso anno, la FIGC giunse a uno storico commissariamento e due anni dopo si arrivò alla mancata iscrizione alla prima edizione dei Campionati Europei in Spagna. Fu una sorta di anno zero per la FIGC e per la Nazionale, proprio coma ieri sera…

Italia fuori da Russia 2018, Buffon in lacrime: “Spiace chiudere così”

Il portiere Azzurro vede sfumare la possibilità di giocare il suo sesto mondiale

2018 World Cup Qualifications - Europe - Italy vs Sweden

“Dispiace non per me, ma per il movimento, perché abbiamo fallito qualcosa che a livello sociale poteva essere importante. Questo è l’unico rammarico che ho, non quello di finire, perché alla fine il tempo è tiranno, passa ed è giusto così”. Così Gigi Buffon, capitano e portiere della Nazionale, dopo lo 0-0 con la Svezia che ha condannato gli azzurri all’eliminazione della corsa per il Mondiale.

 

 

“Spiace che l’ultima partita ufficiale coincida con una non qualificazione”, ha spiegato ai microfoni di Raisport. “Non abbiamo sottovalutato niente, chi gioca queste partite sa cosa significa affrontare queste squadre, quanto sia difficile rimontare un gol. Non siamo riusciti ad esprimere il meglio che avremmo potuto fare. Cosa è mancato? L’energia e la lucidità per fare gol, però loro hanno fatto una gara come quella dell’andata. Si è deciso per degli episodi che a loro sono andati bene, a noi male. Ma quando ti va male è perché hai delle colpe, se ti vanno bene hai meritato”.

“Il futuro del calcio italiano? Abbiamo orgoglio, forza, siamo testardi, caparbi. Dopo delle brutte cadute troviamo il modo di rialzarci”, ha proseguito. “Lascio una Nazionale di ragazzi in gamba che faranno parlare di loro. Donnarumma e Perin non mi faranno rimpiangere. Faccio un grande abbraccio a tutti, a chi mi ha sostenuto. Ora il ct sarà il capro espiatorio? Lo sport insegna a perdere in gruppo e a vincere in gruppo, vivere gioie e dolori. Il mister ha le colpe che abbiamo noi e tutti quelli che hanno fatto parte di questa spedizione”.

Il campione, che ha giocato oggi la sua ultima partita ufficiale con la maglia della nazionale, è stato salutato anche dalla Fifa su Twitter: “Goodbye a una leggenda azzurra. Per sempre vincitore della Coppa del Mondo, Gianluigi Buffon”.

E a Gigi Buffo, arriva (via Twitter) un messaggio fraterno di Iker Casillas, grande portiere spagnolo (oggi al Porto), avversario, competitor e grande amico: “Non mi piace per niente per vederti così! Voglio vederti come prima, come quello che continui a essere per molti: una LEGGENDA. Sono fiero di conoscerti e orgoglioso di averti affrontato molte volte. Devi ancora divertirci nel calcio amico!”.

 

L’incredulità della stampa estera: “Un mondiale senza l’Italia!”

Dall’Equipe alla Bild, anche fuori dai confini italiani non ci si può credere

Incredulità e choc anche sulla stampa estera per la mancata qualificazione dell’Italia ai mondiali. In Spagna Marca titola ‘Un mondiale senza l’Italia’, su una immagine della disperazione di Buffon. ‘Ciao Italia’ è invece l’apertura de L’Equipe, in Francia, che mostra gli azzurri abbattuti sul campo di San Siro. ‘Peccato per il Mondiale, meglio per noi’, scrive la tedesca Bild sopra al titolo ‘Italien Raus’ a caratteri cubitali. ‘Arrivederci, l’Italia manca il Mondiale dopo 60 anni’ è l’apertura del portoghese A Bola.

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