“La cultura muove il Meridione”,

                                              

Alla Redazione

Ho letto e condivido in buona parte l’articolo di S. Consiglio e M. D’Isanto su “La cultura muove il Meridione”, pubblicato in data 11-09-2019. In particolare condivido il passaggio in cui si rileva lo scarto che esiste tra la vivacità del mondo delle associazioni ai vari livelli in Campania a fronte del vuoto di proposte e di iniziative da parte delle istituzioni ad ogni livello. Al riguardo, rispetto alla varietà e ricchezza di alcuni esempi e buone pratiche ricordate nell’articolo in riferimento a Napoli, potremmo aggiungere tante altre esperienze attive in Terra di Lavoro e nelle altre Province: da quelle delle Piazze del Sapere, da oltre 10 anni impegnate a diffondere in TdL la cultura come fattore di coesione sociale, al Circolo dei Lettori di Capua, da Letteratitudini di Cancello A. a Pianeta Cultura di S. Maria CV, da Melagrana a Spartaco, per fare solo alcuni esempi.

Allo stato quello che manca è un amalgama istituzionale, una proposta capace di fare integrazione e di creare un sistema a rete, come avviene in altre Regioni. Per parte nostra ci proveremo con l’organizzazione degli Stati Generali della Cultura, che stiamo preparando in rete per sabato 28 settembre di mattina nella bella sede dell’Enoteca Provinciale Vigna Felix della Camera di Commercio, che negli ultimi sedi è diventata una sorta di agorà a disposizione delle associazioni del terzo settore e delle imprese sociali, che intendono investire in cultura ed apprendimento permanente.

Grazie anche alla collaborazione che stiamo avviando con altre importanti realtà associative che operano a Napoli ed in Campania – come Donne di Carta e Fondazione Sudd – ci permettiamo di avanzare una proposta alla Presidenza Regione Campania: di sottoporre al Consiglio Regionale una proposta di “Patto per la cultura”, che prende spunto da una recente Delibera approvata in Toscana, sulla scorta della “Carta dei diritti alla lettura”. Su questo chiediamo alla Presidenza Consiglio Regionale e alla responsabile settore cultura di aprire un confronto con un incontro di merito.

Così come riportato nell’articolo suindicato, siamo convinti che in questa fase occorrono strumenti e buone pratiche per poter ripartire con la cultura, per cercare di superare lo scarto tuttora esistente tra l’attivismo della società civile e la capacità/volontà di promuovere atti e proposte da parte delle istituzioni (regionali e locali).

Pasquale Iorio, Le Piazze del Sapere                                                            12  settembre 2019

 

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