LA DONNA NELLA STORIA – AUDREY HEPBURN

Aveva due fratellastri, Arnoud Robert Alexander e Ian Edgar Bruce, che la madre ebbe dal suo primo matrimonio con un nobile olandese, Hendrik Gustaaf Adolf Quarles van Ufford. Tra i suoi avi, la famiglia della Hepburn contava Edoardo III d’Inghilterra e James Hepburn, quarto Conte di Bothwell, dal quale potrebbe essere discesa anche Katharine Hepburn. Il lavoro del padre presso una compagnia di assicurazioni britannica obbligò la famiglia a frequenti spostamenti tra il Belgio, il Regno Unito e i Paesi Bassi.
Nel 1935 i genitori della Hepburn divorziarono e suo padre, simpatizzante del Nazismo, abbandonò la famiglia. Più tardi l’attrice dichiarò che quello fu il momento più traumatico della sua vita. Anni dopo, tramite la Croce Rossa, riuscì a ritrovare il padre che si era nel frattempo trasferito a Dublino. Rimase in contatto con lui aiutandolo anche finanziariamente, fino alla sua morte. Nel 1939, la madre si trasferì insieme ai figli nella città olandese di Arnhem ed in quella città la Hepburn frequentò il Conservatorio dal 1939 al 1945, dove studiò danza. Ma quando nel 1940 i tedeschi invasero Arnhem, la Hepburn cambiò il suo nome in Edda van Heemstra, a causa del suono “inglese” considerato pericoloso, del suo vero nome.
Verso il 1944 Audrey Hepburn era divenuta una ballerina a tutti gli effetti. Partecipava a spettacoli organizzati in segreto per la raccolta fondi a favore del movimento di opposizione al nazismo. Anni dopo disse: «Il miglior pubblico che io abbia mai avuto non faceva il minimo rumore alla fine dello spettacolo».
Dopo lo sbarco in Normandia delle forze alleate, la situazione sotto gli occupanti nazisti peggiorò. Durante la carestia dell’inverno 1944, la brutalità crebbe e i nazisti confiscarono le limitate riserve di cibo e carburante della popolazione olandese. Senza riscaldamento nelle case o cibo da mangiare, la popolazione moriva di fame o di freddo nelle strade e, per la malnutrizione, la Hepburn sviluppò diversi problemi di salute. L’impatto di quei tempi difficili avrebbe condizionato i suoi valori per il resto della vita.
La sua carriera di attrice iniziò con un documentario educativo: Nederlands in Sieben Lessen (L’olandese in 7 lezioni) del 1948. Iniziò poi a recitare in teatro in una serie di musical. Il suo primo ruolo per il grande schermo arrivò nel 1951, nel film di produzione britannica One Wild Oat, cui seguì una serie di ruoli minori in diverse produzioni cinematografiche. Durante le riprese di Vacanze a Montecarlo, nel 51, la scrittrice Colette, il cui romanzo Gigi era stato recentemente trasformato in una commedia per Broadway, la scelse per interpretare la parte della protagonista. La commedia riscosse un discreto successo di critica. Le repliche a New York fruttarono alla Hepburn il premio Theatre World Award.
Il suo primo ruolo significativo nel cinema fu nel film The Secret People, del 1952, nel quale interpretava una talentuosa ballerina. Nello stesso anno, la Hepburn si sottopose a un provino per il nuovo film del regista statunitense William Wyler, Vacanze romane. La Paramount Pictures voleva l’attrice inglese Elizabeth Taylor per il ruolo della protagonista ma, dopo aver visionato il provino della Hepburn, Wyler si convinse ad assegnarle il ruolo principale, quello della Principessa Anna.
Come rubare un milione di dollari e vivere felici, del 1966, fu uno degli ultimi film di Wyler e il terzo ed ultimo in cui l’attrice lavorò con il regista che l’aveva diretta nel 1953 nel suo primo ruolo da protagonista. Nella commedia poliziesca l’attrice, protagonista nel ruolo della figlia di un eccentrico falsario, recitò al fianco di Peter O’Toole e Eli Wallach. Vincitrice di un Oscar, di tre Golden Globe, di un Emmy, di un Grammy Award, di quattro BAFTA, di due premi Tony e di tre David di Donatello, la Hepburn fu una delle figure di spicco del cinema statunitense degli anni cinquanta e sessanta. Nel corso della sua carriera lavorò con registi come Billy Wilder, George Cukor e Blake Edwards, oltre che con attori del calibro di Gregory Peck, Humphrey Bogart, Cary Grant, Rex Harrison e William Holden, e divenne famosa grazie a ruoli come quello della Principessa Anna in Vacanze romane (1953), interpretazione che le valse l’Oscar come migliore attrice, di Holly Golightly in Colazione da Tiffany (1961) e di Eliza Doolittle nel film musicale My Fair Lady (1964). Altri importanti film cui prese parte sono Sabrina (1954), Sciarada (1963) e Come rubare un milione di dollari… (1966).
Negli anni settanta e ottanta apparve sempre più raramente sul grande schermo, preferendo dedicarsi alla famiglia. Nel 1988, fu nominata ambasciatrice dell’UNICEF e, da quel momento fino alla sua morte, si dedicò assiduamente al lavoro umanitario, in riconoscimento del quale, nel 92, ricevette la Medaglia presidenziale della libertà (Presi-dential Medal of Freedom) e nel 1993 il Premio umanitario Jean Hersholt (Jean Hersholt Humanitarian Award).Audrey Hepburn è stata proclamata, nel 1999, la terza più grande attrice di sempre dall’American Film Institute, ed ha una sua stella sull’Hollywood Walk of Fame, al 1652 di Vine Street.
Audrey Hepburn morì il 20 gennaio 1993 a Tolochenaz (Svizzera), dove fu sepolta. Aveva 63 anni. Ad officiare il funerale era il sacerdote Maurice Eindiguer che, trentanove anni prima, aveva sposato la Hepburn e Ferrer.
Lo stesso anno della sua morte, il figlio Sean fondò l’Audrey Hepburn Children’s Fund per favorire la scolarizzazione nei Paesi africani.

Colazione da Tiffany:

La vie an rose:

Vacanze romane:

Riceve l’Oscar per “Vacanze romane”:

 

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