La Festa di Sant’Elena a Sant’Anna di Valdieri

La Festa di Sant’Elena a Sant’Anna di Valdieri è stata organizzata per la 31^ volta dall’Associazione Internazionale Regina Elena, alla presenza delle LL.AA.RR. la Principessa Reale Maria Pia di Savoia, decano della dinastia e presidente internazionale onorario, il Principe Michele ed il Principe Sergio di Jugoslavia, presidente internazionale, accompagnato dal Delegato generale e dal Vice Presidente Vicario Nob. Dr. Francesco Rosano di Viancino, accompagnato a sua volta da tre delegati nazionali, da numerosi delegati, fiduciari e soci di Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Sicilia, Principato di Monaco, Francia e Romania.

Erano presenti il Balì di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta S.E. fra’ Angelo Chiastellaro, il Prefetto, il Vice Questore, i Sindaci di Valdieri, Boves, Verzuolo e di altri comuni e gli Assessori di Cuneo con fascia e di Entracque, il Presidente del Parco naturale Alpi Marittime, l’Ordine di Malta ed il CISOM con bandiera, il Consigliere generale della Fondazione CRC, autorità civili, militari e religiose, la CRI, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco, la Protezione civile, il Soccorso alpino, il CAI.

A nome e con delega del Presidente Ilario Bortolan, assente per impegni famigliari, il Gr. Uff. Rodolfo Armenio ha salutato il Presidente del Coordinamento Sabaudo Maura Aimar, il Vice Presidente del Centro Studi “Vittorio Emanuele II” Milo Ferrua, il Presidente ed il Segretario degli Autori Associati della Savoia e dell’Arco Alpino Francis Buffille e Pierre Allio, la Pro Loco di Sant’Anna e Terme di Valdieri con l’amico Paolo Franco.

Il primo pensiero dell’Associazione Internazionale Regina Elena è andato a tutte le vittime ed ai malati di Covid-19 ed alle loro famiglie. Durante la pandemia, il sodalizio ha scelto d’aiutare gli anziani isolati: un’esperienza molto commovente, che ha anche insegnato ai volontari e donato tanto sotto il profilo umano e cristiano.

Un altro pensiero è stato dedicato all’amico popolo libanese. Il 3 agosto scorso con l’Esercito Italiano arrivavano per la 70a volta in Libano gli aiuti umanitari dell’Associazione Internazionale Regina Elena ed il giorno successivo il porto di Beirut diveniva teatro d’una tragedia inqualificabile. Immediatamente e personalmente, S.A.R. il Principe Sergio ha comunicato al Presidente del Libano ed agli Ambasciatori presso il Quirinale e la Santa Sede la sua solidarietà ed amicizia, ma anche la disponibilità a continuare con la consegna degli aiuti, iniziata 26 anni fa. Una parte rilevante è stata inviata tramite le Forze Armate italiane, in collaborazione con le delegazioni di Verona e della Lombardia del Sovrano Militare Ordine di Malta, che è stato ringraziato.

Infine, sono stati ricordati tutti coloro che sono stati richiamati a Dio quest’anno, per i quali abbiamo pregato, in primis l’amica di sempre Beatrice Rosano.

Il 4 e 5 novembre 2017 l’Associazione Internazionale Regina Elena era al Santuario di Vicoforte e non avrebbe mai pensato che pochi giorni dopo vi sarebbero stati finalmente riuniti, così vicini all’amata Valle Gesso, la Regina Elena ed il consorte. All’epoca l’associazione fu accolta con amicizia da Mons. Bartolomeo Bessone, che celebrò la S. Messa tre anni fa, e da don Gianni, allora Vicario generale della diocesi. Il sodalizio ci è tornato domenica alle 17, con due tonnellate di viveri per le opere del Santuario e di due comunità cuneesi.

Con umiltà, da 35 anni l’associazione cerca di perpetuare l’azione caritatevole della Regina Elena con la realizzazione di varie attività, in particolare con quelle di protezione civile. E’ convinta che se quest’ultima fosse esistita durante la vita di Elena del Montenegro, la “Regina della Carità” ne sarebbe stata una fervente promotrice, come lo fu con la creazione delle Infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana.

In conclusione, sono stati conferiti il Premio “Valdieri 2020” ed un attestato di benemerenza. Come consuetudine, i premiati sono stati chiamati in ordine alfabetico: Don Alberto Aimar, il CISOM – Gruppo di Cuneo, la Prof. Maria Grazia Colombari, Sauro Paciotti ed il Prefetto Giovanni Russo. Quindi, il Presidente Internazionale ha consegnato il riconoscimento di “Volontario dell’anno 2020 per la Regione Piemonte” a Milo Ferrua.

Successivamente, la S. Messa è stata presieduta dal Vescovo emerito di Cuneo e Fossano, S.E.R. Mons. Giuseppe Cavalotto, in Piazzale Regina Elena, inaugurato nel 2002 su iniziativa del sodalizio intitolato alla “Regina della Carità” e del comune.

Dopo il Sacro Rito, coloro che avevano prenotato hanno potuto partecipare all’inaugurazione nel Palazzo Comunale di Valdieri della mostra “Vittorio Emanuele II, il Re cacciatore”, allestita dal Coordinamento Sabaudo. Il nastro azzurro è stato tagliato dalla primogenita di Re Umberto II e della Regina Maria José, che ha visitato l’esposizione con interesse ed ha chiesto notizie sull’origine dei documenti e degli oggetti originali, ricordando la visita del 29 agosto 1855 del Re di Sardegna Vittorio Emanuele II e del fratello Ferdinando, Duca di Genova, quando le Marittime offrirono al futuro Re d’Italia selvaggina abbondante, scorci incantevoli, un clima salubre ed il salutare diversivo delle acque delle Terme di Valdieri. Il Re ottenne dai comuni di Valdieri e d’Entracque la concessione esclusiva dei diritti di caccia, e successivamente anche di pesca, su gran parte dell’alta Valle Gesso. Nacque così, nel 1857, la «Riserva reale di caccia di Valdieri e Entracque», nucleo fondante del Parco naturale Alpi Marittime, che continua ad operare per preservare la storia e l’ambiente.

Nel municipio è stato anche consegnato a Gian Maria Aliberti Gerbotto un attestato di benemerenza del Comitato “Tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi” dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv. Infatti, il 48enne scrittore saluzzese dedica da anni degli articoli al Piemonte ed ha ambientato a Valdieri alcune scene del suo romanzo “La brava gente” (2018), che si era meritato il plauso della Regione Piemonte. Aliberti, professore di italiano presso le Scuole San Carlo di Cuneo, oltre a scrivere per i più diffusi settimanali nazionali, è anche protagonista su Rai 1 dei programmi di Gigi Marzullo. Oltre ai suoi cinque ultimi romanzi, lo scrittore ha al suo attivo già una decina di libri pubblicati da importanti case editrici (da Piemme A Mondadori), ed una collaborazione con il settimanale Vanity Fair. I loro proventi sono sempre stati donati in beneficenza alla ricerca sul cancro. Quelli dei suoi ultimi romanzi sono invece stati tutti donati all’Unione Italiani Ciechi per essere trasformati in audiolibri e poi resi fruibili gratuitamente dai 50mila ipovedenti d’Italia. Aliberti ha ricevuto diverse onorificenze, in particolare dal Duca di Loulè, diretto discendente del Re del Portogallo Giovanni VI.

E’ seguita una colazione privata prima del pellegrinaggio al Santuario Basilica Regina Montis Regalis di Vicoforte, dove per la prima volta la Principessa Maria Pia ha potuto raccogliersi sulla tomba degli amati avi prima di rendere omaggio al fondatore del luogo di culto religioso nel 1590, il Duca Carlo Emanuele I, padre del primo Principe di Carignano, Tommaso, capostipite del ramo regnante dal 1831 con Carlo Alberto.

I partecipanti sono stati attesi con cordialità nella Cappella di San Bernardo, Mausoleo di Casa Savoia, dal Rettore, don Franco Tarò, che ha recitato delle preghiere e benedetto le tombe prima della lettura della preghiera per l’Associazione Internazionale Regina Elena e per la beatificazione di Elena del Montenegro. Ha concluso un canto delle Suore della Congregazione delle Carmelitane di Santa Teresa di Torino nella stupenda cappella costruita tra il 1597 ed il 1665.

In conclusione, S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia ha consegnato la nomina a Presidente onorario della delegazione italiana odv al Barone Guglielmo Guidobono Cavalchini.

Quindi la Principessa Reale ed il figlio si sono raccolti sulla tomba del Re prima di visitare la Basilica e di ringraziare il Rettore.

Tutti hanno raggiunto il parcheggio del primo piano del Monastero, dove aspettava il camion arrivato da Modena con oltre due tonnellate di viveri, che sono stati consegnati al Santuario, alla parrocchia di Dogliani, retta da Mons. Bartolomeo Bessone, ed alla Congregazione delle Carmelitane.

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