La prima manifestazione antimafia del 2017, in Italia, al Giardino della Memoria di Palermo.

Palermo, 3 gennaio 2017. – Cronisti e magistrati insieme nel ricordo di tutte le vittime della mafia. Un momento di riflessione dedicato a coloro che sono stati uccisi da Cosa nostra è stato organizzato stamane al Giardino della Memoria di via Ciaculli a Palermo. Si è trattato della prima manifestazione antimafia dell’anno che si è svolta in Italia e che è stata intitolata: “Comincia il nuovo anno, ricordiamoli ogni giorno”. L’idea dell’iniziativa è del giornalista Leone Zingales, Vice-Presidente nazionale dell’Unci: “A partire da quest’anno – ha detto Zingales – l’1 gennaio ricorderemo, in questo sito strappato alla mafia, i caduti: magistrati, giornalisti, sindacalisti, imprenditori, poliziotti, carabinieri, religiosi e tutti coloro che sono stati assassinati dai criminali mafiosi”.

Il giudice Matteo Frasca,  presidente della sezione distrettuale di Palermo dell’associazione nazionale magistrati, ha detto che “dedicare il primo giorno di ogni anno al ricordo delle numerose vittime di Cosa nostra vuole essere un modo non solo per rendere ancora una volta, con sobrietà e senza retorica, doverosa testimonianza ai caduti, ma ancor di più per ricordare che il genuino ed autentico impegno antimafia costituisce una priorità per tutti: Autorità e comuni cittadini”. “Un altro tassello si aggiunge – ha concluso Zingales – al grande mosaico della memoria. Le vittime della mafia vanno ricordate tutti i giorni e non in occasione delle varie commemorazioni. Cronisti e magistrati ricordano le vittime a cominciare dal primo giorno dell’anno. Un inizio di 2017 significativo nel solco di coloro che hanno sacrificato la vita per avere contrastato le organizzazioni mafiose e per la trasparenza. Questa iniziativa durerà nel tempo”.

 

Per la sezione distrettuale di Palermo dell’associazione nazionale magistrati ha partecipato il segretario dell’organismo, il giudice Giuseppe Rini. Presenti stamane al Giardino di Ciaculli anche la vedova del giornalista Beppe Alfano, Mimma Barbaro, ed il figlio Fulvio, il vice-questore vicario Dario Sallustio, il colonnello dei carabinieri Antonio Di Stasio, comandante provinciale dei carabinieri. E ancora, erano presenti: per la Dia di Palermo il maggiore dei carabinieri Alessio Artioli ed il luogotenente Maurizio Guarneri, per l’Esercito il tenente colonnello Virgilio Savarino, funzionari della Prefettura di Palermo, il tenente colonnello Persano del Gico della Guardia di finanza e per la Capitaneria di porto il sottotenente di vascello Gianluca Esposito. Ciascuno dei partecipanti, davanti all’albero che ricorda le vittime della strage di Capaci, ha dedicato una riflessione a tutti i caduti. Mimma Barbaro, nel suo intervento, ha detto che “il nuovo anno è cominciato nel segno del ricordo di tutte le vittime. E’ stato un fatto positivo e di ciò ringrazio cronisti e magistrati. L’esercizio della memoria va alimentato ogni giorno”. Per il presidente regionale dell’Unci, Andrea Tuttoilmondo, “la lodevole intuizione del Vice-Presidente nazionale Zingales di organizzare per l’1 gennaio la prima commemorazione dell’anno dedicata a chi ha sacrificato la propria vita alla ricerca della verità e all’affermazione della giustizia, rappresenta un modo prezioso ed efficace per piantare, in questo meraviglioso Giardino, un seme simbolico nelle coscienza di ciascuno di noi”. (UNCI)

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Il figlio del giudice ucciso in via D’Amelio interviene sulla manifestazione che si è svolta oggi al Giardino della Memoria di Palermo.   MANFREDI BORSELLINO: “COMINCIARE IL NUOVO ANNO CON IL RICORDO DELLE VITTIME DI MAFIA E’ SIGNIFICATIVO. GRAZIE A UNCI E ANM”. – Palermo, 2 gennaio 2016 – La lettura di una poesia di Eugenio Montale ha concluso la prima edizione dell’evento “Comincia il nuovo anno, ricordiamoli ogni giorno” organizzato da Unione cronisti e da Anm. Il Vice Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, ha spiegato che “la cultura, il sapere, l’istruzione, sono deterrenti ottimali per sconfiggere la mafia. L’Unione cronisti si è intestata una battaglia di vera legalità e di concreta lotta alla mafia. Le poesie, gli autori classici, i buoni libri, possono contribuire ad allontanare lo spettro della mafia che, dall’analfabetismo e dalla mancanza di cultura, trae linfa vitale per la sua sopravvivenza”.

 

Durante l’evento sono state dedicate delle riflessioni alle vittime che sono state lette dai partecipanti.  Il questore Guido Longo ha fatto pervenire un messaggio all’Unione cronisti: “Seguo sempre con attenzione tutte le attività organizzate da cronisti e magistrati e partecipo volentieri a tutte le manifestazioni. Ricordare le vittime il primo dell’anno assume un significato particolare. Ricordare le vittime è un imperativo categorico per tutti ed il ricordo non si deve materializzare soltanto durante le commemorazioni. Il ricordo delle vittime deve sostenere il nostro comportamento professionale ed extraprofessionale per tutti i 365 giorni dell’anno. Bene fanno, dunque, cronisti e magistrati, ad organizzare un evento come quello dell’ 1 gennaio”.

 

Per il generale Ignazio Gibilaro, comandante regionale della Guardia di finanza, “eventi come quello di oggi servono a dare un segnale di unità tra istituzioni e tutti coloro che credono nel bene comune”.

Il figlio di Paolo Borsellino, Manfredi, alla luce della nuova iniziativa promossa da Unci e Anm, ha fatto pervenire un messaggio al Vice-Presidente dell’Unci, Leone Zingales: “Aprire l’anno con una iniziativa come questa che si è svolta oggi al Giardino della Memoria rappresenta il modo più semplice e al tempo stesso più efficace per rinnovare la memoria di tutti i caduti”.

“Dedicare un momento di riflessione a tutte le vittime della mafia tutti i giorni – ha detto il colonnello Antonio Di Stasio, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo – significa celebrarne il ricordo e testimoniarne il coraggio. L’iniziativa di oggi, organizzata da cronisti e magistrati, è stata assai significativa. Le vittime ci aiutano a proseguire il cammino sulla strada della legalità e della lotta alle mafia”.

Il figlio di Beppe Alfano, Fulvio,  che assieme alla mamma Mimma Barbaro ha preso parte dell’evento di quest’oggi a Ciaculli, ha sottolineato che “il ricordo delle vittime deve essere perpetuo e non soltanto nel giorno in cui si celebrano gli anniversari. L’iniziativa dei cronisti e dei magistrati è da applaudire e da sostenere”. (UNCI)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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