LA RAMBLA DI BARCELLONA: IL BELLO E IL BRUTTO

 

Visitare la Rambla di Barcellona

Il cantante Manu Chao con la sua celebre canzone La Rumba de Barcelona, attraverso parole semplici e una melodia tutta da ballare, rendeva omaggio alla famosa Rambla, al suo carattere cosmopolita e stravagante, a cui nessun viaggiatore può resistere!

Dal momento che nessuno di voi si vorrà perdere una bella passeggiata sul lungo viale alberato, allora proviamo a scoprire i mille volti della Rambla, i suoi segreti, le sue fregature e le sue gemme.

La Rambla è un po’ come una favola, fatta di personaggi e volti bizzarri.. ma attenzione però, così come nelle favole, i personaggi a volte possono essere anche ingannevoli!

IL SIMBOLO DI BARCELLONA

Non potrebbe essere diversamente, la Rambla rappresenta Barcellona. Parla del suo spirito controverso e artistico, del suo metissage culturale, dei suoi lati oscuri, dei suoi vizi e del suo DNA fiestero.

Le origini della parola Rambla derivano dall’arabo raml, che vuol dire sabbia, e indica infatti una strada ricavata da un corso d’acqua asciutto e ricoperto. Con l’inaugurazione del mercato della Boqueria nel 1836, questa zona è diventata il punto nevralgico del commercio barcellonese, agevolando così anche quel processo di urbanizzazione e modernizzazione dei suoi dintorni, che ha reso la Rambla una via dove poter fare shopping, mangiare qualcosa o bere un caffè.

COME RAGGIUNGERE LA RAMBLA

Il lungo viale inizia da plaça Catalunya (fermata della metro Catalunya, linea verde L3 o rossa L1) ed arriva fino alla Statua di Colombo (fermata Drassanes, linea verde L3). Ai lati della Rambla troviamo due dei quartieri che fanno parte della Ciutat Vella (Città Vecchia), che sono il quartiere del Raval (venendo da plaça Catalunya sulla destra) e il Barrio Gotico (sulla sinistra).

IL BELLO DELLA RAMBLA

Il fascino di questo splendido viale è dato dalla sua vivacità, dai colori che lo dipingono e dai volti che lo animano. Infatti, passeggiando sarete attratti da tutto ciò che vi circonda: statue viventi che stanno immobili per delle ore (che pazienza!), musicisti, mimi, caricaturisti, cartomanti e fiorai.

Ah, dimenticavo i venditori ambulanti, quelli che Manu Chao nella canzone chiama “Abdu Lula” alludendo appunto ai vari migranti che vi proveranno a rifilare di tutto lungo la strada. L’oggetto più famoso è una specie di giocattolino ad elica illuminata che sparano in aria con un elastico, e metà delle volte gli rimane impigliato tra gli alberi oppure cade in testa a qualcuno.

Altro giocattolo di “valore” è uno strano aggeggio che riproduce malamente il suono degli uccelli. Li vendono credendo che la gente sia felice di ascoltare questo stucchevole rumore (a me da un fastidio!); da parte mia gli ho consigliato di ritornare a vendere i vecchi carillon! 

LE  COSE DA FARE E SCOPRIRE LUNGO LA RAMBLA

Scendendo da plaça Catalunya verso la Statua di Colom (Colombo), queste sono le principali attrazioni che troverete lungo il vostro percorso:

  • La fontana di Canaletes: fontana situata proprio all’inizio della Rambla, affianco a plaça Catalunya. La leggenda vuole che chi beva quest’acqua, ritornerà sicuramente a Barcellona. Quindi non pensateci troppo e vedete se la leggenda è vera!
  • Mercato della Boqueriaper gli appassionati di mercato come me, questa è una tappa fissa. E se avete in affitto un appartamento venite qui a comprare i vostri prodotti: pesce fresco ogni giorno, spezie di tutte le parti del mondo e frutta come se piovesse.
  • Il Mosaico di Mirò: che la Rambla sia la via delle sorprese lo avrete già intuito, ma passeggiare con i vostri piedoni sopra il Mosaico di Mirò questo va oltre ogni cosa pensabile. Ebbene si, in mezzo alla Rambla, vicino alla fermata del metro di Liceu, troverete il grande mosaico che l’artista ha regalato in omaggio a questa splendida strada. Se riuscirete a scansare le mandrie di turisti che incessantemente proveranno a distrarvi c’è una mattonella firmata da Mirò stesso. Vediamo chi la trova e ci manda una foto sulla nostra pagina Facebook
  • Plaça Reial: lasciando alle spalle il bellissimo mosaico, sulla vostra sinistra vi apparirà come una piccola oasi la romantica plaça Reial. Le palme, i portici e una bellissima fontana nel mezzo sono lo scenario di una delle piazze più famose e frequentate di Barcellona. Per chi fosse alla ricerca di particolari, i lampioni che ci sono nella piazza furono tra le prime opere di un giovanissimo Gaudì. Per tornare sulla Rambla consiglio di uscire dal pittoresco Passatge Bacardì.
  • Il Covo degli artisti di strada: lungo la parte più bassa della Rambla entrerete come d’incanto in un’altra dimensione, quella dell’estro e della genialità dei vari artisti di strada. Sono tantissimi e sono l’ideale per una bella passeggiata in presenza dei vostri bambini. Ci sono statue viventi travestite nei modi più strampalati, con lo scopo di suscitare curiosità e perché no, qualche semplice sorriso. Poi incontrerete i famosi caricaturisti, mestiere ormai passato di moda (disgraziatamente). E poi ancora i mimi, i musicisti, i burattinai e chi più ne ha più ne metta. Il sabato e la domenica si riuniscono anche varie bancarelle dove potrete fare qualche bel regalino ai vostri cari che sono in Italia
  • Il Palau Guell: situato non proprio sulla Rambla ma in una piccola traversa a pochi metri dal celebre viale, sorge il Palau Guell, una delle prime opere del maestro Gaudí. Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 1984, questo edificio contiene l’essenza delle opere posteriori di Gaudí ed è imprescindibile per comprendere la sua architettura! Se volete visitarlo comprate direttamente il biglietto online del Palau Guell da questo link.

IL BRUTTO DELLA RAMBLA

Il grande Shakespeare nel suo libro “Il mercante di Venezia” fu uno dei primi a citare il famoso proverbio italiano “non è oro tutto ciò che luccica” (“all that glitter is not gold”). Quindi non lasciatevi impressionare da tutto quello che vedete “luccicare”! Soprattutto negli ultimi anni infatti, la Rambla ha subito un processo di omologazione e mercificazione (la si potrebbe chiamare anche mcdonaldizzazione), dovuto alla crescente presenza di franchising, che fanno affidamento a prodotti standard, di bassa qualità e a prezzi ingannevoli.

Detto ciò, sapere cosa evitare nel lungo viale alberato penso sia importantissimo per non rimanere fregati o delusi da quello che incontrerete.

Ristoranti trappola: diffidate dalla moltitudine di terrazze che troverete lungo la Rambla. Tutte vi proveranno a vendere la loro specialità: “Paella and Sangria”. La paella sembra reduce da anni di ibernazione e la sangria potrebbe essere tranquillamente un mix di prodotti misteriosi. Per mangiare qualcosa di buono in zona Rambla ci sono La Fonda, La Masia e il Can Culleretes. Invece per bere un cocktail fatto con la “C” maiuscola è consigliato lo storico BAR BOADAS (carrer de Tallers 1). Fondato nel 1933, questa è la cokteleria più antica di Barcellona. Credo non abbia bisogno di ulteriori presentazioni!

Venditori: passeggiando per la Rambla incontrerete una miriade di personaggi che proveranno a rifilarvi di tutto, dai semplici oggetti di cui parlavo precedentemente, alla marijuana e alla tanto nominata e mal pronunciata “Cerveça Biar”. La marijuana a Barcellona è legale, ma solo per i residenti e consumandola all’interno delle associazioni cannabiche. Quindi attenzione, perché se vi beccano per strada son guai. La sera invece spuntano come funghi i famosi venditori di birra, ormai un classico in città. Disponibili in qualsiasi angolo, sentirete sempre in lontananza la loro melodica voce che vi vorrà vendere una birra. All’inizio mi chiedevo se i loro magazzini fossero delle piscine dove nuotare tra litri di birra, poi ho scoperto che spesso le tirano fuori dai tombini! Ah, importantissimo, non si può bere  birra o qualsiasi alcolico per strada, se vi beccano vi fanno la multa (recentemente l’ho presa anch’io!)

Borseggiatorisenza creare allarmismi, credo che sia scontato che dove ci sono fiumi di turisti che passeggiano a tutte le ore del giorno, ci siano anche ladruncoli che tenteranno di fregarvi. Nella folla è più facile fregare un portafoglio e poi dileguarsi. Tipo il film Inside Man. Un consiglioè quello di tenere il portafoglio nelle tasche davanti del pantalone. Nelle ore notturne invece potrebbe capitare che vi si avvicini qualcuno con fare amichevole e simpatico, e con la scusa di un abbraccio o di un contatto come per magia vi fanno sparire il portafoglio. Quindi camminate decisi e se si avvicina qualcuno dite sempre “No Gracias”, almeno evitate qualsiasi inconveniente.

Prostitute: non vi scrivo con l’intento di sensibilizzare o fare del moralismo spicciolo. Non sono contro la prostituzione, e credo che se venisse regolarizzata e controllata porterebbe più benefici che danni. Qui però le “perle nere” che vedrete nelle ore notturne sulla Rambla sono sottoposte ad una vera e propria forma di schiavitù. Non vi dico come spendere i vostri soldi, ma mettetevi una mano sulla coscienza e chiedetevi se nel 2018 una donna debba ancora vendere il proprio corpo non per scelta ma per necessità.

Ora che avete tutti questi bei consigli non mi resta che augurarvi una buona passeggiata…

2(Tilde e Gianni sulla Rambla a Barcellona)

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