La storia del Codice Carolino

BY GIOVANNI RAIMONDO

Carlo di Borbone, divenuto Re di Napoli, ed anche sulla base dei problemi che il Regno aveva ereditato dagli Spagnoli, si attivo’ per realizzare una politica di riforme. Fra tutte le riforme messe in atto vi fu quella del riordino legislativo napoletano, al quale confluivano ben 11 ordinamenti giuridici, ovvero quello romano, longobardo, svevo, normanno, angioino, aragonese, spagnolo, austriaco, feudale ed ecclesiastico.

Carlo di Borbone previde così la nascita di un codice nuovo napoletano chiamato “Codice Carolino”, in cui si consolidavano le vecchie leggi con quelle nuove. Il lavoro fu affidato a uomini distinti di ogni ramo di sapere, specialmente di giurisprudenza, tra cui i noti Francesco Vargas Macciucca, Giuseppe Aurelio di Gennaro e Giuseppe Pasquale Cirillo, nominato Segretario per distendere l’opera in lingua Latina e Italiana.

Tale codice varato nel 1752, rimase ineseguito e fu pubblicato solo nel 1789.

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