L’ANGOLO DEL RICORDO: DOMENICO MODUGNO

Artista pugliese, è nato a Polignano a Mare, il 9 gennaio 1928. Nell’adolescenza col padre Vito Cosimo impara a suonare la chitarra e la fisarmonica, mentre nel 1945 compone le sue due prime canzoni, che tuttavia non inciderà mai: E la luna fra le nubi che sorride al mio dolore e Il treno che fischia. Scrive anche alcune poesie, che fa stampare dal padre del suo amico Guglielmo Centonze, che è tipografo. Successivamente, le sue canzoni saranno scritte tutte nel dialetto del suo paese cioè San Pietro. Nel frattempo frequenta l’Istituto di Ragioneria a Lecce. Nel 1947 si trasferisce, all’insaputa del padre, a Torino, all’epoca la capitale del cinema italiano, per cercare fortuna e lavora prima come cameriere e poi come apprendista gommista, alloggiando in una baracca. Nel 1949, dopo il servizio militare a Bologna, ritorna a San Pietro e si lascia crescere i baffi. In questo periodo inizia ad esibirsi con la fisarmonica nei festini di paese, improvvisando serenate alle giovani ragazze, con il suo gruppo storico di amici, e conquistandosi la fama di “sciupafemmine” per via del suo aspetto fisico e delle sue doti arti-stiche straordinarie.
Modugno è considerato il padre dei cantautori italiani. Ha scritto ed inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione; ha recitato in 13 spettacoli teatrali e condotto alcuni programmi televisivi. Vincitore per ben quattro volte del Festival di Sanremo, nel 1958 emerse con la canzone Nel blu dipinto di blu, scritta con Franco Migliacci e universalmente nota come Volare, destinata a diventare una delle più conosciute canzoni italiane nel mondo. L’espresso, nell’agosto del 1958, così scrive nei titoli in copertina: “Modugno ha conquistato l’America, ed a fine anno i dati di vendita sono esaltanti, battendo ogni record per un disco italiano fino a quel momento: ben 800.000 copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo. Secondo i dati riportati dalla Siae, Nel blu dipinto di blu è stata la canzone italiana più eseguita al mondo dal 1958 ad oggi, ed ha avuto innumerevoli versioni in moltissime lingue”.
Modugno è stato il primo che si è affermato nel dopo-guerra, essendo Odoardo Spadaro e Armando Gill di epoca precedente, e come autore e interprete è tra i più grandi d’Europa, uno dei pochi europei a vincere nello stesso anno (il 1958) tre Premi Grammy:   uno come disco dell’anno, uno come canzone dell’anno ed uno come miglior interprete del 1958.
Per la televisione recitò nel 1965 nello sceneggiato Scaramou-che di Daniele D’Anza, insieme a Carla Gravina, la sigla di questo telefilm, L’avventura, divenne una delle sue canzoni più celebri.
Dal 1973 al 1976 fu Mackie Messer ne L’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht e Kurt Weill, diretta da Giorgio Strehler. Collaborò anche con i poeti Salvatore Quasimodo, che dopo averlo conosciuto gli diede l’autorizzazione per mettere in musica le sue due poesie Ora che sale il giorno e Le morte chitarre, e Pierpaolo Pasolini, che scrisse il testo della canzone Che cosa sono le nuvole.
Domenico Modugno fu colpito da un ictus il 12 giugno 1984 durante le prove della trasmissione di Canale 5 La Luna del Pozzo. Morì il 6 agosto 1994 nella sua casa di Lampedusa.

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VOLARE

Penso che un sogno così non ritorni mai più
mi dipingevo le mani e la faccia di blu
poi d’improvviso venivo dal vento rapito
e incominciavo a volare nel cielo infinito

Volare oh, oh
cantare oh, oh
nel blu dipinto di blu
felice di stare lassù
e volavo, volavo felice più in alto del sole
ed ancora più su
mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù
una musica dolce suonava soltanto per me

Volare oh, oh
cantare oh, oh
nel blu dipinto di blu
felice di stare lassù
ma tutti i sogni nell’alba svaniscon perché
quando tramonta la luna li porta con sé
ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli
che sono blu come un cielo trapunto di stelle

Volare oh, oh
cantare oh, oh
nel blu degli occhi tuoi blu
felice di stare quaggiù
e continuo a volare felice più in alto del sole
ed ancora più su
mentre il mondo pian piano scompare negli occhi tuoi blu
la tua voce è una musica dolce che suona per me

Volare oh, oh
cantare oh, oh
nel blu degli occhi tuoi blu
felice di stare quaggiù
nel blu degli occhi tuoi blu
felice di stare quaggiù
con te

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