“LE PRIME LUCI DELL’ALBA” – (Pensieri Sparsi di Matilde Maisto)

Non esiste nessuna notte così lunga ed infinita da non conoscere le luci dell’alba…Eppure quelle notti mi sembravano interminabili!

Lentamente tentavo di appoggiare la testa sul cuscino e chiudevo gli occhi cercando di dormire, ma subito quel respiro affannoso mi procurava un sibilo che mi opprimeva e mi  rendeva molto nervosa.

Il cuore batteva forte, come un cavallo pazzo, ed i pensieri erano insopportabili. Cercavo di pensare a qualche avvenimento che mi rendesse felice, ma mi sembrava di non avere nulla, nulla che potesse allietare la mia triste vita.

Allora, mi giravo e rigiravo nel letto, smaniosa, triste, sola, finché non mi alzavo e camminavo nella stanza in lungo e largo.

Solo dopo ore mi sdraiavo nuovamente sul letto e sfinita dalla stanchezza chiudevo gli occhi in un dormiveglia che, se possibile, era anche peggiore del non dormire. Facevo sogni orribili, mi mancava il respiro ed in preda a crisi di panico totale saltavo come un grillo, allora seguivano crisi di pianto, di paure immotivate, di scene d’isterismo. Caspiterina stavo proprio male, avevo bisogno di un medico che curasse i miei stati d’animo e la mia depressione….

Eppure ad un tratto dalla finestra spuntavano le prime luci dell’alba ed automaticamente mi venivano alla mente le parole di mia madre: “Non esiste nessuna notte così lunga ed infinita da non conoscere le luci dell’alba…”
Con l’alba tutto prendeva una piega diversa, mi rannicchiavo sotto le coperte e mi addormentavo serenamente!

 

Matilde Maisto

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