“LE STANZE DELL’ARTE” – GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO E DI CRITICA PER LA MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA

Il lontano e antico ha ospitato l’estremo moderno. Successo di pubblico e di critica per la mostra di arte contemporanea. Succede in provincia di Napoli, a Cimitile, alla mostra “Le stanze dell’arte” presso Palazzo Forte adiacente al Parco delle Basiliche Paleocristiane del comune. La mostra ha ospitato, dal 21 dicembre, vari 20 artisti che hanno esposto vari lavori.

Il Palazzo è un pregevole manufatto architettonico a ridosso delle sette basiliche paleocristiane, ristrutturato di recente dopo l’acquisizione da parte del comune. Il complesso basilicale di Cimitile, uno dei più fulgidi esempi d’arte paleocristiana in Europa, sorge sui resti di un’importante necropoli romana, il coemeterium nolanum (II – III sec a.C.), e comprende sette edifici di culto arricchiti da preziosi mosaici, decorazioni e affreschi. Il tutto è stato recuperato di recente e questa mostra è un’occasione per ammirarne le meraviglie.

Le opere, contemporanee, nelle “Stanze dell’arte” erano di stili diversi (per lo più arte povera) che prediligono la forma d’installazione, anche se vi sono sculture di approccio “classico” e qualche rarissima pittura.

Gli artisti provenivano tutti dalla Campania e precisamente: Castrense Di Giovanni, Claudio Bozzaotra, Cristina Cianci, Diana D’Ambrosio, Felix Policastro, Fiormario Cilvini, Marco Tirelli, Giacomo Savio, Gianfranco Coppola, Gianroberto Iorio, Giuseppe Di Guida, Mario Cicalese, Michele Mautone, Aniello Martiniello, Prisco De Vivo, Rossana Iossa, Ugo Cordasco, Raffaele Bova, Juan e Marco e Camillo Capolongo (per gentile concessione della figlia). Le opere sono state collocate rigorosamente senza titolo: solo il nome dell’artista. Questo perché dovevano parlare da sole dialogando con l’architettura.

Esse hanno occupato praticamente tutte le stanze dei tre piani del palazzo, compresa la scala interna e il terrazzo di copertura.

Curatori della mostra, nonché espositori con proprie opere, l’architetto Castrense Di Giovanni e la architetto Claudio Bozzaotra.

 

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