L’INFIORATA A MARCIANISE: “PER RINASCERE DA TERRA DEI FUOCHI A TERRA DEI FIORI”

Per un percorso di rinascita della nostra città è importante che si cominci a produrre e a respirare la bellezza. Questo pensiero è stato il motore portante della manifestazione “L’infiorata”, fin dalla sua nascita, nel 2015. Quest’anno, quarta edizione, possiamo dire di essere cresciuti e di aver acquisito nuove risorse atte a migliorare la stessa kermesse. Ma non ci possiamo ancora considerare ad un punto di arrivo, poiché i nostri obiettivi sono più ambiziosi”. Si è espresso così il dottor Luigi Tartaglione, ideatore de “L’infiorata” di Marcianise, in programma per domenica prossima, 23 giugno, in prossimità del Duomo. Egli ha continuato spiegando che dal 2015 ad oggi le attività degli infioratori si sono moltiplicate, fino a coinvolgere il mondo della scuola e delle associazioni. Tutto cominciò con un disegno sul sagrato della chiesa dell’Annunziata, raffigurante un calice e un’ostia. Fu l’entusiasmo suscitato nei fedeli a sollecitare il seguito di una manifestazione che diventasse un appuntamento fisso, in occasione della festività del Corpus Domini. Così, l’anno successivo, i disegni di fiori divennero 2, poi 5 e così via, fino all’imminente edizione che vedrà la creazione di ben dieci immagini sul tema dell’ “Agnus Dei”,  dedicati agli ammalati oncologici della terra dei fuochi. Tra gli infioratori, che domenica pomeriggio lavoreranno per realizzare i loro tappeti di fiori, fin dal primo pomeriggio, oltre all’ “Associazione Infioratori Marcianise”, capitanati dal dottor Luigi Tartaglione, che produrranno ben 5 disegni, ci saranno tre scuole, ovvero l’ISISS “G. B. Novelli”, il Liceo Artistico Ferraris-Buccini, l’ICS “Cavour” e le due associazioni: “Noi voci di donne”, di Marcianise e “Persona” di Capodrise. Una piccola parte di Marcianise, quindi, domenica si vestirà di fiori, grazie all’estro creativo di un consistente numero di volontari che si attiveranno per rendere la loro città più bella. Questa partecipazione in crescendo, presuppone anche un autofinanziamento delle parti, necessario per l’acquisto del materiale occorrente, ma il valore di tale condivisione è ben più alto ed è da ricercarsi nell’aggregazione sociale, nello spessore artistico e culturale, nell’uso della didattica e della conoscenza, nella volontà di generare un’attrattiva turistica. Si partirà, quindi, con la proposta di un disegno capofila, che comprende una preghiera dedicata agli ammalati e si continuerà con altre immagini, che iniziando dal duomo, arriveranno al palazzo della cultura, formando tutti insieme un unico tappeto di fiori. Tutti potranno ammirare i lavori dall’inizio e fino a sera, al passaggio della processione del Corpus Domini, quando calerà il sipario su un’edizione dell’Infiorata che si prospetta di grande impatto emotivo. “Siamo molto contenti per come la manifestazione sta crescendo. Quest’anno essa si avvale del patrocinio morale del Comune, e questo ci rende più forti perché sappiamo che i nostri obiettivi sono condivisi. Tuttavia ci auguriamo che nei prossimi anni le cose vadano ancora meglio e che nella giornata del Corpus Domini si possa cominciare a lavorare fin dal mattino e tappezzando di immagini floreali tutta la via del Duomo. Desideriamo che il pubblico sia coinvolto nelle tematiche di attualità proposte e che la nostra Marcianise possa essere menzionata, in futuro,  non per le calamità di cui è vittima ma per la promozione della bellezza. Il fatto che le scuole, le associazioni, l’amministrazione, abbiano mostrato interesse ed entusiasmo per il nostro operato, ci invoglia a proseguire su questa strada. L’anno prossimo, ad esempio, col linguaggio dei fiori, pensiamo già di dar voce ai bambini maltrattati”. Ha concluso così, il dottor Tartaglione, auspicando un’ulteriore crescita futura per l’infiorata, tanta bellezza, un rinverdire della fede collettiva e soprattutto palesando un amore profondo per la sua Marcianise.

Caterina Vesta

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