LO STUDIO DI KANT…CHE PASSIONE!

 UN VECCHIO POST DI ELISA CACCIAPUOTI, SCRITTO  NELL’OTTOBRE DEL 2007, CHE RIPORTIAMO PERCHE’ MOLTO INTERESSANTE.

Sono una studentessa al quinto anno del liceo scientifico e per l’esattezza compio diciotto anni il prossimo 20 ottobre, per cui, di concerto con la mia famiglia, stiamo preparando una bella festa inneggiante alla mia maggiore età.

Ma, tra un’idea e l’altra, devo dedicarmi allo studio. In questi giorni sto studiando Kant, un filosofo che mi ha particolarmente colpita per la semplicità della sua esistenza e per la sua grandissima intelligenza.

Immanuel Kant nacque a Konigsberg, nella Prussia Orientale, nel 1724, da una famiglia di modeste condizioni. Studiò la dottrina newtoniana e l’opera di Wolf. Insegnò per molti anni presso l’università di Konigsberg, dove tenne corsi liberi finchè non gli venne assegnata la cattedra ufficiale di filosofia. Morì sempre nella città di Konisberg nel 1804.

Le opere di Kant si possono dividere in due gruppi principali: quelle apaartenenti alla prima fase della sua produzione letteraria, che sono dette precritiche; e quelle appartenenti alla seconda fase della sua produzionedette critiche.

Il periodo precritico della produzione di Kant è caratterizzato dall’interesse verso le scienze e la filosofia naturale. Nella Storia universale della natura e teoria del cielo, sotto l’influsso di Newton, Kant applica le forze di attrazione e repulsione per elaborare una teoria meccanicistica riguardante la formazione dell’universo.

Alle opere di argomento scientifico, seguono una serie di scritti tesi a tentare una riorganizzazione della filosofia, in questo caso Kant si propone di cercare un metodo filosofico rigoroso per approdare ad una certezza metafisica, paragonabile a quella raggiunta nell’ambito delle scienze sperimentali. Kant critica la metafisica tradizionale, contrapponendole una metafisica intesa come scienza dei limiti della ragione.

Nella Critica della ragion pura Kant si propone di sottoporre a giudizio la ragione umana. Per critica della ragion pura si intende l’indagine rigorosa “della facoltà della ragione riguardo a tutte le conoscenze a cui può aspirare indipendentemente da ogni esperienza” al fine di poter stabilire la possibilità di una metafisica come scienza.

Invece scopo della Critica della ragion pratica è la ricerca delle condizioni della morale. Secondo Kant nell’uomo è presente una legge morale (un fatto della ragione) che comanda quale imperativo categorico. Questa legge del dovere è come una norma che prescrive di obbedire alla ragione, un principio oggettivo, quindi, valido per tutti; esso indica come fine il rispetto della persona umana e afferma l’indipendenza della volontà come pure l’autonomia della ragione. I postulati della legge sono innanzitutto la libertà (se l’uomo non fosse libero non ci sarebbe moralità), l’immortalità dell’anima (poichè nel nostro mondo non si realizza mai la piena concordanza della volontà alla legge che rende degni del sommo bene) e l’esistenza di Dio (che fa corrispondere la felicità al merito acquisito). Così le idee della ragione (anima e Dio), solo pensabili nella Critica della ragion pura, ora si presentano come postulati della moralità.

La  Critica del giudizio deve scorgere il riflesso del regno dei fini sul mondo fenomenico e lo può fare in due modi: quale giudizio determinante o quale giudizio riflettente. Il caso del giudizio determinante è quello del giuizio gnoseologico e morale, in cui è già data una norma universale che permette all’intelletto e alla volontà di determinare il particolare, ossia il dato della scienza o l’azione della morale. L’esigenza del giudizio riflettente consiste nel fatto che è necessario trovare il suo principio unitario, la finalità della natura, formulato dalla facoltà di giudizio riflettendo su se medesima e sulla propria esigenza di unità.

Kant è un filosofo affascinante, ma bisogna leggerlo e studiarlo con attenzione ed impegno ed io spero proprio di averlo fatto bene, perchè all’interrogazione ho propio voglia di prendere un bel voto (Per esempio un bell’otto, non sarebbe niente male!) Speriamo bene!

Ciao a tutti Elisa Cacciapuoti

 

 

9 Responses for “LO STUDIO DI KANT…CHE PASSIONE!”

  1. Luca
    Brava Elisa, veramente una bella ricerca, molto molto interessante.
  2. Arkin
    Ottimo Articolo su Kant, in bocca al Lupo per L’Interrogazione.
  3. Giuseppe
    Auguri, ma Kant è un autore insidioso. La Critica della ragion Pura va letta e interpretata con molta attenzione
  4. Tilde Maisto
    Giuseppe, Elisa è mia figlia, che come avrai intuito ha appena compiuto 18 anni e frequenta il 5° anno del liceo scientifico.
    Quest’anno è alla prese con filosi del calibro di Kant, Schelling, Schiller.
    Per la verità a lei piace molto la filosofia ed anche il suo professore mi dice che è abbastanza portata, ma mi sembra di capire che la “Critica della ragion pura” debba essere meglio interpretata?
    Tu sei sicuramente la persona più adatta per darci qualche lezione che accettiamo ben volentieri.
    Scusa se ti ho scritto io questo post, ma non so dirti quanto sia timida Elisa!!!!!
    Un abbraccio affettuoso
    Tilde
  5. Giuseppe
    però è brava Elisa, una che ama la filosofia non può non esserlo….poi anche i filosofi sono timidi….vedrò di inviarti qualcosa che corrabora il pensiero della “piccola” Elisa….mica tanto però piccola   Un sorriso a mamma e figlia
  6. Tilde Maisto
    Giuseppe, oltre ad essere bravissimo e dolcissimo nelle tue poesie, devo dire che sei anche simpaticissmo.
    Sono veramente felice di averti incontrato!
    Un abbraccio sentito, dal più profondo del cuore, perchè sei capace di strapparmi un sorriso anche in un momento di tristezza e scoramento, come quello che sto vivendo oggi!!!!!
    Grazie, ciao
    TildeP.S. Ti salutano anche Elisa e Luca (mio figlio 24 enne).
  7. Giuseppe
    Un affettuoso saluto alla giovane studiosa della filosofia. COn l’augurio che si appassioni sempre di più! Un abbraccio a te Elisa e mamma Tilde. Giuseppe
  8. Fabio
    Ciao Elisa, complimenti per il tuo articolo..sono un laureato di I livello (triennale) in filosofia, attualmente frequento la specialistica. Bene, Kant è il mio filosofo preferito in assoluto, gli devo molto e sono un buon conoscitore delle sue opere. Giuseppe ha ragione, Kant va ben interpretato, soprattutto considerando il fatto che è uno dei filosofi maggiormente interpretati e che alcune di queste interpretazioni non rispecchiano affatto il suo pensiero originario. Il suo rigore morale, la sua metodicità di vita sono assolutamente impareggiabili ma vanno un pò dis-appanate poichè sono (in parte) leggendarie. Ad esempio la storia degli orologi caricati in base alle sue passeggiate sono la caricatura di coloro i quali attaccavano il suo rigorismo etico, che è argomento molto serio invece. I suoi “nemici” l’avevano insomma un pò preso in giro. Resta però il suo stile di vita ordinato e rigoroso, la sua vita dedita alla ricerca e allo studio..Ti abbraccio e spero che ti appassionerai sempre di più alla materia più bella del Mondo.
    Fabio Elemento
  9. Alberto
    Un libro che consiglio a tutti gli appassionati di filosofia, uscito nel 2004.SEMPLICITA’ INSORMONTABILI”di Roberto Casati e Achille Varzi
    Editore Laterza.Buona serata

    P.S anche se un po in ritardo, complimenti Elisa.

    Alberto

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