Macerata Campania / Santa Maria Capua Vetere — Una bomba ambientale
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-Protocollo d’intesa ai fini dell’emersione delle notizie di reato in materia ambientale sottoscritto tra D.E.A con Procura della Repubblica presso Tribunale di S.M.C.V; Questura di Caserta ;Comando Provinciale Carabinieri di Caserta;Comando Gruppo Carabinieri Forestale dello Stato di Caserta ;Comando Carabinieri Nucleo Operativo Ecologico di Caserta; Capitaneria di Porto di Napoli;ARPAC
Al fine di verificare lo stato dei materiali ivi presenti in alcune aree appartenenti ai comuni di S.M.C.V e Macerata Campania (CE), già denunciati alcuni mesi fa dai volontari D.E.A , e da altre associazioni ambientaliste operanti nella zona, giunti in loco segnatamente nei vari sottopassi della linea FS, gli operanti, nel corso del sopralluogo, accertavano che i materiali contenenti amianto non erano mai stati rimossi, e non era nemmeno stata avviata la procedura di Messa in sicurezza di emergenza. L’area medesima,inoltre, era caratterizzata da vari materiali di diversa tipologia, accertandosi ancora, che vi erano stati ulteriori smaltimenti illeciti di materiali pericolosi, in prevalenza amianto in grandissime quantità, che molto probabilmente provengono da attività frutto di lavoro illegale, RAEE,bituminosi. In uno spazio di proprietà da accertare, opportunamente recintata e delimitata da sbarra metallica aperta, lateralmente la linea FS erano giacenti n 3 autovetture di grossa cilindrata di cui una apparentemente sembra una Mercedes classe C berlina. I veicoli molto probabilmente di provenienza furtiva si presentavano totalmente depredati e interamente combusti , coinvolgendo una parte dei materiali contenete amianto che si trovavano abbandonati sotto le autovetture sul nudo terreno,tale da costituire una bomba nefasta . Nel dettaglio l’ispezione ha fatto emergere la presenza di vari cumuli di materiali combusti di diversa colorazione di residui delle ceneri , che lascia presupporre il ricorso ripetuto a tale pratica illecita che espone al rischio di rilascio di fibre cancerogene e diossina nell’aria con la probabile contaminazione delle falde acquifere. Poichè su quest’area sembra essere calata l’indifferenza totale, ci chiediamo , chi dovrebbe bonificare questi siti visto che l’intera zona è una vera e propria discarica abusiva,e quali strategie sono state adottate per arginare e debellare questo fenomeno in crescita.
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