Marcianise – Angelo Golino

Marcianise. Non è l’identità dei singoli candidati a poter indirizzare verso un partito piuttosto che a un altro, sono semmai i candidati di quel partito una volta eletti a orientare la propria azione politica lungo la direzione fissata dai propri elettori col voto. A prescindere dalla preferenza o meno, sono i rappresentanti del popolo/elettore a fissare linea e obbiettivi non il contrario. Un partito si sceglie per storia, identità, idee, ricette politiche che si hanno per il Paese, i candidati vengono dopo, e sono obbligati a osservare le storie, le identità e le idee del partito che li propone. E’ questo il cuore della Democrazia.

 

Assurdo dunque il tatticismo sfrenato dei tanti cui si assiste in queste settimane; tutti nella trepidante attesa di capire chi saranno i singoli candidati dai vari partiti per poi magari scegliere anche a soli pochi giorni dalle elezioni a quale soggetto politico accordare il consenso. Altro sintomo della crisi dei partiti e quindi della Democrazia. In realtà è impensabile possa accadere tutto questo, un partito e un’idea politica non sono qualcosa che si può abbracciare o tradire con la leggerezza di qualsiasi altra futile scelta.

Cambi di rotta possono certamente esserci, ma solo quando in gioco c’è il cuore stesso dell’agire politico del partito di appartenenza, e certamente non si può limitare invece la propria scelta alla sola ufficializzazione delle varie candidature, maggioritario o proporzionale non fa differenza, siano esse calate esclusivamente dall’alto o invece partorite dalle forze in gioco, dalle esperienze e dalle sensibilità dei territori.

 

Lungo il percorso che a fine 2013 mi portò a scegliere NCD, anche oggi ancor prima di conoscere i candidati di collegio che concorreranno per il Parlamento, il mio voto sarà accordato a ‘Noi con l’Italia’, che di NCD è emanazione diretta e che nato come cartello elettorale frutto di accordo tra vari leader di area, Lupi, Fitto, Tosi, Quagliariello, in queste settimane ha allargato la sua sfera di azione anche all’UDC (il partito che mi vide iniziare a far politica) che torna a essere il soggetto politico moderato e risorsa per il cdx.

 

Privo di ruoli, e senza aspirazioni dirette o immediate, forse parlerò a dei sordi, ma se tutti facessero le proprie scelte, se tutti ribadissero le proprie di sempre, già da ora, si sarà fatto un servigio alla Democrazia e magari ci si avvierà lungo un percorso di rinascita dei partiti nella loro accezione più nobile e salutare per la società, quella di corpi intermedi di sostegno al governo dei territori. L’invito in particolare, come sempre, lo rivolgo a chi come me crede nel centrodestra, il centrodestra dei moderati, popolari, europeisti e che soprattutto al sud ha l’alto compito di far da baluardo alle politiche più populiste purtroppo presenti in ognuno degli schieramenti.

Angelo Golino

 

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