Mauro Felicori: la mia assenza al tavolo Trenitalia non è dovuta ad inerzia ma ad approssimazione e vittimismo del Comitato

di GIOVANNA PAOLINO
“Desidero chiarire la mia posizione circa la  mia assenza all’incontro – dibattito organizzato dalla Associazione Pendolari Sannio- Terra di Lavoro. Nessuna inerzia mia  ma approssimazione e vittimismo del comitato organizzatore”.
Queste le lapidarie parole di Mauro Felicori , Direttore della Reggia di Caserta, che ci ha contattato per replicare , nella consueta maniera chiara e diretta, alle polemiche nate in seguito a quella definita da molti ” vera e propria diserzione ” dal tavolo istituzionale per la riqualificazione del trasporto ferroviario a Caserta e a Benevento, che si e’ tenuto venerdi’ 11 novembre all’Hotel Royal di Caserta al quale hanno partecipato anche esponenti di Trenitalia.
” Intendo precisare – afferma il Direttore Felicori – che  mai il comitato aveva chiesto e concordato la mia presenza al dibattito su Trenitalia”.
E continua : ” Solo qualche giorno qualche giorno prima della riunione mi hanno mandato due righe con data e ora fissate.  Ho  pensato:  “Peccato, sarei andato volentieri, purtroppo sono lontano da caserta””
” Ritengo che sia cosa quanto mai ovvia – conclude Mauro Felicori –  pretendere di concordare , con chi intende incontrarmi, dove , quando e come”.
Mauro Felicori  si e’ comunque spesso espresso sui disagi ferroviari che paralizzano lo sviluppo della citta’ di Caserta e, quindi, anche il turismo casertano.
“La stazione ferroviaria di Caserta – ha recentemente affermato il Direttore – è proprio davanti alla Reggia e questo è un enorme valore aggiunto per i visitatori.  Il problema è che il Frecciargento che da Roma porta a Caserta in poco più di un’ora fa solo due corse al giorno, non ha la concorrenza di Italo ed è sempre pieno. Mi sembra assurdo che non se ne aumenti la frequenza. Tra l’altro quello stesso  treno arriva anche a Lecce, pensi quanti turisti potrebbe trasportare fino al Sud. Il collegamento con Napoli invece è buono, ma si tratta di treni lenti e che non viaggiano di sera, pensati per i pendolari e non per i turisti».
Insomma, le premesse per un dialogo costruttivo con Trenitalia e con l’Associazione Pendolari Sannio- Terra di Lavoro sembrano esserci : non ci resta che attendere il prossimo tavolo istituzionale con l’invito ad evitare incidenti diplomatici.

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