“Mazze di Sant’Eufemia” in inventario PIC Campania, Marco Eramo: “Rinascimento di prestigio per nostra comunità”

CARINARO. Nel tardo pomeriggio di lunedì 30 dicembre, a partire dalle ore 18:30, si è tenuto, presso la sala consiliare del comune di Carinaro, un incontro, promosso dalla Pro Loco locale, per celebrare l’iscrizione delle “Mazze di Sant’Eufemia” nell’inventario del “Patrimonio Culturale Immateriale della Campania”.

Sono intervenuti il sindaco Nicola Affinito, il parroco don Antonio Lucariello, l’assessore alla Cultura, Alfonso Bracciano, il presidente della Pro Loco, Raffaele Compagnone, e il vicepresidente Giuseppe Barbato.

Il docente di scienze umane e filosofo, Marco Eramo, ha sottolineato quanto siasempre un momento emozionante parlare della festa di Sant’ Eufemia”. Allo stesso modo, ha commentato il carinarese, “è stato emozionante constatare la partecipazione ad una conferenza stampa che ha reso pubblica, ai fedeli devoti, l’assegnazione di un importante merito, di carattere culturale, alla comunità. Stiamo parlando delle tradizionali ‘Mazze di Sant’ Eufemia’, uno dei momenti clou dei festeggiamenti patronali, che sono entrati a far parte del patrimonio culturale immateriale della nostra Regione”.

“E’ un riconoscimento di prestigio – commenta Eramo -, perché Carinaro, più di ogni altra comunità campana, ha saputo mantenere intatta la propria identità culturale attraverso una centenaria pratica che affonda le sue radici nel culto e nella devozione della Santa patrona Eufemia. È un onore essere insigniti di un tale riconoscimento, oltre che un privilegio di cui solo un nativo carinarese può capirne il valore. Le ‘mazze’, con decreto dirigenziale n°205 della Regione Campania, vengono riconosciute come Evento Culturale ed Attrattivo, che, oltre a denotare le origini ed i valori della nostra comunità, rispecchiano i presupposti essenziali di un vivere sociale sano e comunitario”.

Marco Eramo pone in rilievo l’identità antropologica della ricorrenza patronale: “Possiamo, senz’ombra di dubbio, affermare che le mazze di Sant’Eufemia sono risultate necessarie per la formazione sociale di ogni abitante. I messaggi che esse trasmettono sono emblematici, ovvero senso di appartenenza alla comunità e salvaguardia delle proprie origini, espressione tangibile della pratica devozionale. Un misto di valori – conclude – tramandati di generazioni in generazioni che rendono sempre più solidale il fenomeno della collettività”.

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