Mercoledì 16 marzo: Fausto Paravidino, fra i drammaturghi italiani contemporanei più significativi, porta in scena “I Vicini”, al Teatro Nuovo di Napoli

Mercoledì 16 marzo 2016, Teatro Nuovo di Napoli

I Vicini di Fausto Paravidino

L’autore, attore e regista genovese racconta la guerra domestica di due

giovani coppie, attraverso un’atmosfera rarefatta e suggestivi toni noir

Le tensioni e la coesione della coppia, la paura del diverso, molta suspense e un’ironia coinvolgente sono gli elementi fondamentali de I vicini il nuovo spettacolo di Fausto Paravidino, che firma anche la regia, in scena da mercoledì 16 marzo 2016 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 20) al Teatro Nuovo di Napoli, prodotto da Teatro Stabile di Bolzano con l’organizzazione e la distribuzione di Nidodiragno/Coop. CMC.

L’occasione delle repliche partenopee dello spettacolo porterà Fausto Paravidino, giovedì 17 marzo alle ore 17.00, all’Ex Asilo Filangieri di Napoli, per un incontro con il pubblico, moderato dalla giornalista Francesca Saturnino.

Interpretato dallo stesso autore, affiancato in scena da Iris Fusetti, Davide Lorino, Barbara Moselli e Sara Putignano, I vicini è uno spettacolo sulle nostre paure, immaginarie e reali, sulle nostre paure reali che, spesso, sono le nostre paure immaginarie. In un’atmosfera rarefatta e sospesa, due giovani coppie s’incontrano e si scontrano tra le mura domestiche.

Lo spettacolo ricalca il tema di tanti thriller, di tanti film del terrore e del mistero. O forse, come dice l’autore, è più semplicemente uno spettacolo sulla paura tout court, la paura di ciò che non conosciamo, inspiegabile, irrazionale, la percezione dell’estraneo come ignota minaccia, che penetra proprio là, dove crediamo di poterci ritenere al sicuro, nel nostro rifugio, nella tana, nella caverna primordiale.

I Vicini è una commedia su un lui e una lei che vivono insieme, e si spaventano quando arrivano i nuovi vicini di casa, che rappresentano tutto quello che è fuori di noi e ci fa paura. Si può ammetterlo o meno, ma, generalmente, siamo spaventati dalla differenza, di qualunque tipo.

Paravidino gioca con grande abilità sugli elementi di suspense, sulle sensazioni di allarme per un pericolo incombente, sulla capacità di suscitare nello spettatore l’impressione, o l’attesa, che in ogni istante possa accadere qualcosa, mescolando ironia e spavento ed elevando la tensione ad ogni azione.

Casa, famiglia, coppia, intrecciate nelle tensioni della nostra realtà quotidiana, sono i temi attorno ai quali si dipana la commedia umana di questo giovane e, allo stesso tempo, maturo uomo di teatro.

Paravidino, con la sua vena inesauribile di autore raffinato e interprete sensibile, riesce a farci ridere e piangere di noi stessi in un rito liberatorio, che ci riporta al senso originario del teatro stesso.

Le scene sono a cura di Laura Benzi, i costumi di Sandra Cardini, le luci di Lorenzo Carlucci.

I Vicini di Fausto Paravidino

Napoli, Teatro Nuovo – da mercoledì 16 a domenica 20 marzo 2016

Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali), ore 18.30 (domenica)

Info e prenotazioni al numero 0814976267 email  botteghino@teatronuovonapoli.it

 

Da mercoledì 16 a domenica 20 marzo 2016

Napoli, Teatro Nuovo

 

Teatro Stabile di Bolzano

con l’organizzazione e la distribuzione di Nidodiragno/Coop. CMC

presenta

 

I Vicini

di Fausto Paravidino

Testo commissionato dal Théâtre National de Bretagne

 

con

Iris Fusetti, Davide Lorino, Barbara Moselli

Fausto Paravidino, Sara Putignano

 

scene Laura Benzi

costumi Sandra Cardini

luci Lorenzo Carlucci

 

regia Fausto Paravidino

 

durata della rappresentazione 100’ circa, senza intervallo

 

I Vicini è una pièce sulle nostre paure. Sulle nostre paure immaginarie, sulle nostre paure reali. Sulle nostre paure reali che sono le nostre paure immaginarie.

È una pièce su noi stessi, sugli altri, su noi stessi e gli altri, sui vicini lontani, sulla guerra, su quello che è reale, su quello che è immaginato, su quello che è reale perché è immaginato. Un po’ come certi fantasmi, un po’ come certo teatro.

Lui sente dei rumori provenire dal pianerottolo. Cercando di non farsi sentire va a guardare dallo spioncino. I rumori cessano. Ritorna al suo posto. Quando Greta torna a casa glielo dice: mentre lei non c’era lui ha visto i vicini. Com’erano?

Lui non sa dire, vedere non è capire, però ne ha paura. Perché? E chi lo sa, se sapessimo esattamente di cosa abbiamo paura, probabilmente paura non ne avremmo. Lui ha paura dei vicini.

Perché? Non lo sa. E Greta? Greta no. Greta non ha nessuna paura dei vicini. Anzi, non vede l’ora di farne la conoscenza, lei ha paura della vecchia. Che vecchia?

La vecchia che vede di notte. La vicina. La vicina che c’era prima che arrivassero i nuovi vicini. La vicina che c’era prima di morire. È un sogno? No. È un fantasma?

Se non è viva e non è un sogno si suppone che sia un fantasma, lui, come la maggior parte delle persone che non li vedono non crede ai fantasmi, Greta, come la maggior parte delle persone che li vedono, sì, un po’ ci crede.

 

I vicini non sembrano affatto pericolosi. Una sera si incontrano persino, tutti e quattro. Quella sera succedono cose strane, però non spiacevoli, bene.

Solo che la notte la vecchia ricompare. Lei ha sempre più paura, lui ne ha sempre meno, ormai lui va d’accordo coi vicini, si vedono di nuovo. I vicini sono molto cambiati. In peggio. Perché?

Fausto Paravidino

Dopo Goldoni, D’Annunzio, Pirandello, Eduardo, Pasolini, Dario Fo e  Spiro Scimone, Fausto Paravidino è l’ottavo autore italiano ad essere rappresentato alla  Comédie  Française, per la quale nella stagione 2010 ha curato la regia del suo testo La malattia della famiglia M,  messo in scena al Théâtre du Vieux-Colombier di Parigi con attori francesi. I suoi testi sono molto rappresentati in Europa.

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