Mese Mariano: 18 Maggio 2023

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18. MARIA CI DIFENDE E CI LIBERA DAL MALIGNO

«Chi è costei, terribile come schiere a vessilli spiegati?». Ct. 6,10

Il Signore disse al serpente: «Poichè tu hai fatto questo, sii tu maledetto… Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la sua stirpe e la tua; questa ti schiaccerà la testa». Così la Genesi. Giovanni, nell’Apocalisse, scrive: «E il dragone si adirò contro la donna e se ne andò a far guerra contro quelli che osservano i Comandamenti di Dio e sono fedeli agli insegnamenti di Gesù». «Ma essi lo vinsero in virtù del Sangue dell’Agnello». «Gioite quindi, o Cieli, e voi che in essi abitate».
L’esistenza del Maligno è dunque una realtà, anche se si cerca di negarla. Non si vuole comprendere la storia degli uomini, né il suo carattere tragico ed infernale, facendo astrazione dall’opera tenebrosa del padre della menzogna, colui che fu omicida fin dall’inizio. Non pochi sono anche i cristiani che stentano a credervi con realismo. Oggi si giunge perfino ad irridere chi ne parla. È vero che i nostri padri hanno moltiplicato, a volte, con ingenuità la presenza del demonio, ma noi siamo caduti nell’eccesso opposto, negando la sua complicità nei più orrendi crimini umani. Non prestiamo dunque più fede neppure a Gesù che ne parla spesso nel Vangelo, che dallo Spirito Maligno fu tentato, e che tante volte scacciò i demoni dagli uomini? Non crediamo più neppure all’Apostolo Pietro che lo assomiglia ad un leone ruggente, che cerca di divorare le nostre anime? Non crediamo a Giovanni che lo chiama nemico di Dio e degli uomini? Non crediamo alla Scrittura che lo chiama: Dragone, serpente antico, diavolo, satana che seduce tutta la terra? Non crediamo alla Scrittura che ci narra la ribellione di Lucifero contro Dio, commettendo così il primo gravissimo peccato dopo la creazione degli spiriti angelici? È stato lui a trascinare anche l’uomo alla disobbedienza ed a portare nel mondo peccato, schiavitù e morte.
Se non esistesse il Maligno la Scrittura sarebbe piena di frottole e Gesù non si sarebbe
davvero incarnato per versare il suo Sangue e liberarci dalla tirannia e ridonarci la dignità di figli di Dio e farci eredi della sua gloria. La vita di Gesù è contrassegnata da una lotta senza quartiere contro Satana; la sua morte ci dice fino a qual punto Egli abbia lottato e sofferto per liberarcene e che ogni anima gli costa tutto il suo Sangue.
Anche se con la sua morte Cristo ha segnato la vittoria contro Satana, il peccato e la morte, tuttavia la lotta tra il maligno e l’umanità non è affatto conclusa. Egli, con tutta l’astuzia e la malvagità, cerca di rendere vana la Redenzione. Esiste ancora una lotta terribile, dice S. Paolo, perchè non combattiamo contro creature fatte di carne e di sangue, ma contro Principati e Potestà.
In questa terribile lotta, che ha per posta la nostra salvezza o la nostra dannazione, Dio è al nostro fianco, moltiplica grazie e aiuti soprannaturali, rinsalda la nostra fede. Al nostro fianco ha posto Maria, il nostro più grande baluardo, unica creatura che ha sconfitto la potenza di Satana, e che è stata, fin dal primo istante del suo concepimento, immune dal suo potere. Dio l’ha creata proprio perché schiacciasse il suo capo protervo. A lei, dicono con bella similitudine i Padri, Dio ha affidato la sua spada, perché nessuno potrebbe battersi come una madre che difende i propri figli. Maria, che ai piedi della croce per volere di Cristo ci ha generati con tanto dolore, non potrebbe giammai abbandonarci nelle mani del nemico di Dio. In noi Maria difende lo stesso suo Figlio Gesù, perché Satana con la sua guerra alle anime, mira proprio a distruggere in noi la vita di Cristo.
La figura radiosa di Maria è al nostro fianco, non cessa di impetrare per noi la grazia indispensabile per rinvigorire la nostra fragilità. Dice l’apostolo Giacomo che la tentazione può diventare addirittura fonte di gioia, perché è una lotta che si vince per il Regno di Dio. La grazia che Maria ci ottiene ci conduce alla vittoria e ci dona la gioia più grande che mai possa provare un’anima: possedere sempre Dio.
Ancora una volta trionferà l’amore di Cristo! Lo dice S. Paolo: «…in tutte le prove noi siamo vincitori per Colui che ci ha amati!».
Sii benedetta, Vergine Regina: ci hai dato Gesù che a prezzo del suo Sangue ci ha riscattati dalla schiavitù del Maligno: la tua potenza ci guidi alla vittoria gloriosa.

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